28/12/2023 - 19:33

“Ormai questa maggioranza ogni giorno che passa svela sempre più il suo volto. Nuove tasse, precarietà, stretta sulle pensioni, sfruttamento dei lavoratori, accanimento sui più deboli. Ma come se tutto questo non bastasse sotto gli occhi di tutti è ormai plastico anche l’attacco alle persone con disabilità. Proprio questo governo e proprio Giorgia Meloni che diceva di essere in prima linea per le battaglie delle persone con disabilità. Tagliare di 400 milioni il fondo per la disabilità, questo è il loro impegno. Espropriare 400 milioni a chi ne ha bisogno per fare cassa sulla pelle delle persone, questo è il loro impegno. E non contenti sono arrivati a livelli mai raggiunti prima.  Attraverso un emendamento con due commi: nel primo per mascherare il taglio di 400 milioni di euro si aumentano i fondi di 320,4 milioni, nel secondo si ripristina il taglio della stessa cifra. Un'operazione di raggiro, propaganda e menzogna degna di epoche buie. Dovrebbero vergognarsi. La disabilità è una responsabilità collettiva e la politica ha il dovere di garantire i giusti strumenti per poter permettere a una persona disabilitata, e non disabile, di potersi autodeterminare.

Togliere in questo modo altri fondi, che già sono insufficienti per una piena autonomia, significa essere responsabili di ulteriori disabilità. E oggi in aula, bocciando l'emendamento a mia prima firma che prevedeva ripristino dei fondi tagliati, questo governo dimostra al Paese di essere non solo responsabile ma anche inadeguato”. Lo ha dichiarato il deputato democratico Marco Furfaro, capogruppo in commissione Affari sociali e componente della segreteria nazionale del Pd.

28/12/2023 - 18:43

“In Italia ci sono purtroppo tre morti al giorno sul lavoro ma il Governo Meloni non solo non investe in prevenzione e sicurezza ma nega anche il rifinanziamento del fondo a sostegno dei familiari delle vittime”: è quanto dichiara il deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana sull’emendamento alla Legge di Bilancio bocciato oggi, giovedì 28 dicembre, dall’Aula di Montecitorio.

“Abbiamo chiesto un aumento di 15 milioni di euro all’anno per garantire un sostegno concreto ma questa destra, dopo aver dimezzato nei mesi scorsi il budget destinato al risarcimento ai parenti delle vittime del lavoro, ha ancora una volta umiliato chi ha perso la vita mentre cercava di mantenere onestamente la propria famiglia”: conclude Emiliano Fossi.

28/12/2023 - 17:13

“Dicono no al salario minimo, ma poi chiedono la proroga per l’intero 2024 per le concessioni ai balneari. Difendono la rendita e umiliano il lavoro. Fratelli d’Italia è diventato il partito di quelli che ce l’hanno fatta”.

Lo scrive sui social il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

28/12/2023 - 17:05

“Il governo della premier Meloni si rimangia la riduzione dell’Iva sui pannolini per i neonati e gli assorbenti femminili. Oggi è stata respinta la richiesta del PD a mia prima firma avanzata per non aumentare dal 5% al 10% l’IVA su questi prodotti che sono di prima necessità per le donne e per le coppie con figli, garantendo giustizia economica e sanitaria, per ovviare ad una discriminazione di genere che pesa sulle donne che in Italia lavorano meno e guadagnano poco e sulle giovani coppie che vanno aiutate a fare figli e non ostacolate aumentando i costi dei beni per l’infanzia”. Lo dichiara la deputata democratica Sara Ferrari, della presidenza del Gruppo.

28/12/2023 - 16:02

"Abbiamo davanti una manovra che ignora le condizioni del Paese; che trascura la crescita e sovrastima le previsioni, che vive alla giornata limitando le poste principali, come il rinnovo del taglio del cuneo fiscale ad un anno soltanto, che soffia sul fuoco delle disuguaglianze colpendo le donne, i giovani, le persone e i territori che hanno meno possibilità.
Una manovra che lascia chi non ce la fa al proprio destino.
Una manovra iniqua, che non considera più la mobilità come un diritto dei cittadini: il rifinanziamento del trasporto pubblico locale risulta largamente insufficiente alle necessità della transizione ecologica. Non sono presenti interventi adeguati sulla continuità territoriale e soprattutto viene abbandonato completamente il concetto di mobilità sostenibile, riducendo gli investimenti su ciclabilità e sostenibilità e abdicando ad una idea di città e di territorio differente, ad un’aria più respirabile, a città più vivibili, alla promozione di stili di vita più sani.
Una manovra che non sostiene la portualità e non accoglie il nostro emendamento per il rinnovo del sostegni al lavoro portuale: gli effetti di questa decisione la pagheranno i lavoratori sulla loro pelle, se il Governo non rimediera' nell'ultima occasione utile con il Milleproroghe.
Una manovra iniqua sulla sanità, sulle scuola, sui lavoratori poveri e sui giovani. La priorità della maggioranza è stata quella di erogare mancette dallo sci nautico ai golf club, mentre solo grazie alle opposizioni unite verranno destinati 40 milioni per affrontare la violenza maschile contro le donne, finanziando i centri antiviolenza, il reddito di libertà, la formazione degli operatori e delle operatrici. Questa manovra evidenzia che le priorità di questa maggioranza e questo governo non sono le priorità del Paese. Non servono mancette, ma lungimiranza ed equità, che in questo provvedimento sono totalmente assenti". Lo ha detto in Aula Valentina Ghio, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, intervenendo sulla legge di bilancio.

28/12/2023 - 15:43

“Durante la discussione sulla Legge di Bilancio i banchi della maggioranza sono semi vuoti”. A farlo notare è il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, intervenuto nell’aula di Montecitorio.

“Questo – continua Morassut – è il rispetto che ha la destra per il Parlamento”. Il parlamentare dem ha poi attaccato duramente la finanziaria: “Una manovra senz’anima, senza visione, senza un piano per la crescita, piena di mancette elettorali: regali ai furbetti, tagli alla sanità e alle pensioni. Questa è la legge di bilancio delle tre I: ingiusta, inadeguata, inefficace. A noi, invece, basta una sola I: quella di Italia. E lavoriamo per quella”, ha concluso.

28/12/2023 - 15:35

“Prorogare per almeno tre mesi le disposizioni del Superbonus: per evitare che migliaia di imprese vadano in crisi ed oltre 300mila famiglie perdano i propri risparmi”: è quanto dichiara una nota congiunta di Marco Simiani e Ubaldo Pagano, rispettivamente capogruppo Pd in Commissione Ambiente e Bilancio di Montecitorio, annunciando sul tema un emendamento ed un ordine del giorno alla Legge di Bilancio.

“Occorre una riforma urgente dei bonus edilizi ma va anche garantita la tenuta di un settore chiave dell’economia nazionale che ha permesso di rilanciare il paese dopo la pandemia e che sarà fondamentale nei prossimi anni per attuare la direttiva Case Green europea”: concludono.

28/12/2023 - 14:22

"Siamo dentro ad una grande farsa. Questa è una manovra costruita su piedi d'argilla. La misura più importante, la riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti, è finanziata per un solo anno e chiedendo i soldi in prestito. Noi invece crediamo che questa sia una misura estremamente importante, che va resa strutturale e che quindi non debba essere finanziata con il debito, ma riportando un poco di equità nel nostro sistema fiscale. Interventi provvisori, riforma fiscale e taglio del cuneo fiscale sono misure precarie in questa manovra. I soldi non vanno trovati tagliando sanità, spingendola verso il privato, istruzione e pensioni future, come avete già fatto in questa manovra. Per ora questa manovra di bilancio è solo un grande bonus una tantum che vale solo per un anno. Rinascono le clausole di salvaguardia nate con voi, con il ministro Tremonti e ora le riproponete e questo avrà conseguenze forti anche sulle manovre future. La maggioranza dice continuamente 'basta bonus', ma sta facendo esattamente l'opposto. Invece di proporre misure strutturali, propone bonus e misure provvisorie, con esiti casuali. Questa legge di Bilancio è il pasticcio di un governo che naviga a vista con misure senza futuro, o perché improvvisate, o perché finanziate per soli 12 mesi. Un quadro davvero preoccupante".

28/12/2023 - 13:12

"La seconda legge di Bilancio del Governo Meloni è addirittura peggiore della prima. Una manovra iniqua che non aiuta le donne, non aiuta i giovani e non aiuta le famiglie. Nessuna prospettiva di crescita per il Paese, nessuna delle proposte elettorali (dalla flat tax all’abolizione della Fornero) messa a terra, ma una legge di bilancio di mance e mancette, senza visone di futuro. Anche sulle pensioni è stato creato un caos, inasprendo le regole e non consentendo più, soprattutto a chi ha lavori gravosi, di poter andare in pensione prima. Qualcuno potrebbe pensare 'magari non si occupano delle pensioni perché pensano ai giovani'; invece nessuna misura per le giovani generazioni, nessun aiuto sui mutui prima casa, anzi viene aumentata l’iva sui prodotti igienico-sanitari sia per le donne sia per i neonati, quindi famiglie e giovani, tassati di più e in cambio zero. Sulle donne, gli unici soldi veri destinati alle donne, soprattutto alle donne vittime di violenza, li ha messi l'opposizione, l'opposizione unita! E sulla sanità nulla è stato fatto, ma è chiaro che l’orizzonte di questo governo sembra rivolto più a guardare alla sanità privata come nelle regioni in cui governano (modello lombardo e piemontese), dove è in atto un vero e proprio smantellamento della sanità pubblica, in Piemonte, dove un bambino per avere una visita oculistica aspetta un anno. Questa è una manovra sbrigativa, iniqua, che mette in luce tutte le contraddizioni in seno alla maggioranza di destra, che ha raccontato in campagna elettorale di essere pronta, ma che ha ampiamente dimostrato di non esserlo. Ma la tragedia è che a pagarne il prezzo saranno gli italiani". Lo ha detto in Aula Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito democratico, intervenendo in discussione generale sulla legge di Bilancio.

27/12/2023 - 16:43

La guerra, l’inflazione, le regole, il debito, il superbonus: Giorgetti in commissione Bilancio si attacca a tutto per cercare un alibi ad una legge di bilancio ingiusta e senza prospettive. Ma è l’insofferenza verso l’Europa che non riesce proprio a nascondere: per lui la sospensione del patto di stabilità è stata solo un’allucinazione collettiva e non un’occasione per cambiare in modo strutturale le regole verso una maggiore integrazione e solidarietà europee. Ed ora dà lezioni contro il debito e accetta il patto di stabilità dopo aver messo l’Italia nelle condizioni di non contare nulla e di far pagare al Paese a breve il prezzo di un compromesso che è passato sulla testa del governo e della Meloni.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

27/12/2023 - 13:00

Dichiarazione di Silvio Lai, deputato Pd della Commissione Bilancio della Camera

"Secondo Meloni, Doveva essere il Governo che non ostacolava chi produce, invece con la manovra di bilancio 2024 arriva il primo conto salato per le imprese che secondo l'ISTAT vale un effetto di cassa negativo del 10,5% nel 2024 ." lo scrive sui social il deputato Dem Silvio Lai,  della commissione bilancio. "L'abolizione dell'ACE, l'agevolazione fiscale che premiava chi reinveste gli utili in azienda, consentendo di pagare meno imposte e rendere conveniente investire risorse proprie e che favoriva la crescita del dimensionamento delle imprese, ha consentito al Governo di recuperare 4,6 miliardi nel 2024 ma comporta un aggravio di imposta che non sarà compensato dalla deduzione IRES  sul costo del lavoro dei nuovi assunti che "costa" solo 1,8 miliardi. Sempre secondo ISTAT sarà una impresa su 4 ad essere colpita da questo aggravio delle imposte casuato dall'imprevista cancellazione dell'ACE. “Non solo, Per Lai, “le imprese che avranno bisogno di risorse dovranno chiederle al sistema bancario con interessi impossibili, solo parzialmente e limitatamente compensati dalla nuova Sabatini, finanziata per solo 100 milioni di euro. Tra taglio dell'ACE, nuove deduzioni e nuova Sabatini, il conto delle imprese ammonta a 2,7miliardi in meno di risorse, cui si aggiungono lo stop di industria 4.0 e la nebulosa del sostegno alle imprese del mezzogiorno con la nuova ZES che doveva sostituire il credito d'imposta Sud ma di cui non si vedrà nulla sino a Giugno 2024 quando dovrà essere definito il piano di sviluppo da una delle tante task force del ministro Fitto. A questo si aggiungono i ridimensionamenti dei bonus assunzioni e le crisi che arriveranno sulle imprese edilizie per i tagli al PNRR sui finanziamenti ai comuni e il blocco del bonus 110%. Insomma,  alla fine per le imprese non sarà un gioco a somma zero ma a perdere, al nord come al Sud: da un Governo che prometteva solo deregulation emerge l'assenza di una politica industriale, per le piccole come per grandi imprese, come dimostrano le situazioni di crisi dell'ILVA, di ITA, e gli effetti su TIM e su MPS a seguito delle decisioni del Governo.
Lo dichiara Silvio Lai, deputato PD della Commissione Bilancio della Camera

27/12/2023 - 12:49

“Oggi in audizione il ministro Giorgetti non potrà sottrarsi in audizione alle domande sul Mes e sulla riforma del patto di stabilità, temi sui quali in Europa il governo ha perso su tutta la linea. Il Ministro dell’Economia sa bene che non è possibile parlare di manovra senza toccare questi due punti fondamentali, visto che questa sarà l’ultima manovra che potremo fare in deficit e che molte misure del governo come quella sul cuneo fiscale non potranno essere riconfermate”.

Così la deputata Pd in Commissione bilancio Silvia Roggiani, intervenendo questa mattina a Radio Popolare.

23/12/2023 - 14:30

Aspettiamo Giorgetti in Commissione Bilancio il 27 pomeriggio. Ci fa sapere che parlerà solo di manovra. Mi domando come potrà sottrarsi dallo spiegare al Paese le conseguenze del fallimento del suo Governo in Europa di questi giorni.

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

22/12/2023 - 09:52

"Se ci troveremo di fronte a una cirsi bancaria l'Italia avra' bisogno di trovare risorse altrove, come detto anche dal presidente Abi. Il Patto di Stabilita' prevede margini di flessibilita' minimi e ipoteca la possibilita' di fare operazioni di crescita nei prossimi anni". Lo ha detto la capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Braga, a Start su Skytg24. "La manovra correttiva sara' di 15 miliardi e la maggioranza la fara' dopo le europee per massimizzare il consenso. Per la maggioranza quello che e' importante e' raccontare che va tutto bene, ma ha votato contro il Mes indebolendoci sempre di piu'", ha aggiunto Braga.

20/12/2023 - 18:20

“Malgrado le tante promesse fatte al comparto, il Governo non è riuscito a fare nessun progresso concreto per scongiurare gli effetti di quel piano di riorganizzazione delle strutture di diagnostica di laboratorio che ora rischia di far saltare il sistema. La conferenza di oggi è stata l’occasione per fare il punto proprio sulle conseguenze di questa riforma, che rischia di smantellare una rete capillare di laboratori presenti sul territorio, con serie ripercussioni sia in termini occupazionali che in fatto di efficienza del sistema e qualità delle prestazioni offerte.”
Così i deputati pugliesi del Partito Democratico Claudio Stefanazzi, Marco Lacarra e Ubaldo Pagano, in merito alla norma che obbliga le Regioni a considerare, ai fini dell’accreditamento istituzionale, soltanto le strutture che abbiano un volume minimo di 200.000 esami di laboratorio erogati nel corso di un anno, ai margini di una conferenza stampa a Montecitorio che ha visto la partecipazione di diverse associazioni di categoria ed esponenti del comparto.
> “Abbiamo presentato per l’ennesima volta, sia sulla manovra che sul DL “Anticipi”, un emendamento che consente alle strutture di raggiungere la soglia minima in forma aggregata. Una soluzione ampiamente condivisa e capace di salvaguardare il personale, gli investimenti fatti finora e soprattutto una rete di laboratori vicina ai cittadini, anche nelle località più remote. Anche in questa occasione, e nonostante le rassicurazioni date dai parlamentari di centrodestra pugliesi, la nostra proposta è stata completamente ignorata”.
“Il Governo – concludono i dem – ascolti il grido d’allarme che proviene dal settore e si attivi immediatamente per evitare un clamoroso passo indietro del nostro sistema sanitario.”

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