10/12/2024 - 16:17

“Consiglio dei ministri e vertice di maggioranza non hanno sciolto i nodi del confronto al loro interno, se non per confermare le strategie che accontentano i soliti noti di questo Paese. Il problema dei 21 mesi di calo ininterrotto della produzione industriale resta purtroppo solo sullo sfondo. Ogni giorno registriamo nuove crisi aziendali e nuovi posti di lavoro a rischio, ma nella legge di bilancio presentata dalla destra non c’è alcuno strumento per invertire la rotta”.

 

Così il capogruppo Pd in commissione Bilancio alla Camera, Ubaldo Pagano.

10/12/2024 - 13:19

“A poche ore dal voto in Commissione Bilancio degli emendamenti è necessario un cambio di passo da parte del governo sulla manovra economica. Alle promesse elettorali devono seguire fatti concreti e soprattutto, l'esecutivo deve garantire efficienza e sicurezza nel settore dei trasporti, garantendo le giuste risorse per evitare la crisi di un comparto già in grande difficoltà. Mi riferisco in particolare al caro voli e alla continuità territoriale dove non è stato investito neanche un euro a fronte del costo fino a 800€ per il volo Milano-Catania. Per non parlare poi del trasporto su rotaia dove da questa estate ogni giorno è nero: i treni arrivano e partono con ore di ritardo se non vengono cancellati all'improvviso. Ma a calmierare i prezzi ecco che arrivano i due treni 'Sicilia Express' per le vacanze: peccato che per arrivare da Torino a Messina servano 'solo' 16 ore e 40 minuti. Insomma, una manovra invisibile”. Così il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in Commissione Trasporti alla Camera e segretario regionale siciliano.

10/12/2024 - 13:18

Bocciato emendamento Pd alla Manovra

“Il governo continua con scelte discriminatorie che fanno cassa sui diritti dei lavoratori stranieri. È stato ingiustamente bocciato il nostro emendamento che avrebbe eliminato una norma discriminatoria nei confronti dei contribuenti extracomunitari”. Così la deputata democratica Matia Cecilia Guerra commenta la bocciatura del suo emendamento alla manovra da parte della Commissione Bilancio della Camera.
“La disposizione proposta dal Governo esclude ingiustamente dalle detrazioni per familiari a carico i lavoratori stranieri i cui familiari risiedono all’estero, una misura che appare in contrasto con il diritto dell’Unione Europea. Ricordiamo che i titolari di permesso di lungo periodo e di permesso unico lavoro hanno diritto a un trattamento paritario rispetto ai cittadini italiani per quanto riguarda le agevolazioni fiscali.
Una simile esclusione genera disuguaglianze in palese contrasto con i principi di equità e giustizia sanciti dal quadro normativo europeo e nazionale”.

10/12/2024 - 13:05

“Pare che anche la maggioranza stia ripensando a tornare indietro su alcune delle  misure sbagliate della sua legge di bilancio, cosi come da subito abbiamo chiesto con gli emendamenti del Partito Democratico. Penso all'abolizione del blocco parziale del turn over per gli enti locali,  al rifinanziamento del fondo affitti azzerato dalle due precedenti manovre, allo stop a un ampliamento ingiustificato della web tax a piccoli operatori che gia pagano l'imposta sui redditi. Bene, ma ci sarebbe piaciuto discuterne insieme gia oggi in commissione.
Niente invece ancora sulle proposte finalizzate a fronteggiare le gravi crisi industriali che attanagliano il paese o a stabilire infine un salario minimo legale che metta uno stop alla corsa al ribasso dei salari.
Temi che non sembrano appassionare questa maggioranza quanto la battaglia per intestarsi questa o quella riduzione, temporanea, di imposta per questa o quella categoria di fortunati contribuenti. Questione di priorità”. Lo dichiara Maria Cecilia Guerra, deputata Pd e responsabile nazionale Lavoro.

10/12/2024 - 12:38

“Un’alluvione ti porta via la casa o l’azienda su cui hai investito tutta la vita? Il Governo non ti dà un euro. Non paghi le tasse o non rispetti la legge, per di più mettendo in pericolo la salute del prossimo? Il Governo ti premia. La decisione di cancellare le multe ai No-Vax è l’ennesima pagina di vergogna scritta da Giorgia Meloni. Spiegate ai medici e agli infermieri questa indegna cambiale elettorale sulla loro pelle. Spiegate a chi la legge l’ha rispettata che è un fesso. Spiegate a chi, a causa del Covid, ha perso un proprio padre, madre, figlio, amico, parente che è stato tutto uno scherzo.
Avete creato un precedente devastante per la credibilità dello Stato. E se dovesse riaccadere, perché può riaccadere, tra negazionisti e regali ai No-Vax quale risposta dovremmo aspettarci per contenere un virus? Aprire nuovi cimiteri?
Vergognatevi” così sui social il responsabile nazionale welfare del Pd, il deputato democratico, Marco Furfaro.

10/12/2024 - 11:30

“Alleluia, il governo e la maggioranza di destra riconoscono l’errore commesso e annunciano, come dal Pd chiesto da tempo, il rifinanziamento della Zes unica Sud e della Zes agricola. Ora li aspetteremo al varco”.

Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd della commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, dopo la notizia diffusa da Fratelli d’Italia sull’accordo raggiunto con il governo sulle integrazioni alla manovra finanziaria sulla Zes unica e sulla parte agricola ivi ricompresa.

“Da tempo - aggiunge - ci eravamo fatti interpreti di questa esigenza tanto che sul tema abbiamo attivato specifiche iniziative parlamentari, dal sindacato ispettivo alle proposte emendative. L’ultima è sulla manovra finanziaria, attualmente in discussione, con un emendamento che non solo interviene sul 2024, per riparare al pasticcio commesso dal ministro Lollobrigida sui tempi di attuazione della misura prevista lo scorso anno, ma che prevede anche per il 2025 le agevolazioni economiche con un importo superiore al precedente. Ora vedremo come la maggioranza vorrà procedere in Parlamento. Basterebbe votare l’emendamento del Gruppo Pd che peraltro abbiamo inserito tra gli emendamenti segnalati. Sarebbe grave - conclude - che agli annunci fatti non seguano gli atti conseguenti”.

10/12/2024 - 11:14

“In piazza Capranica al fianco delle donne e degli uomini di ACI Informatica che oggi stanno scioperando per chiedere la soppressione dell’Art.116  della manovra finanziaria del Governo Meloni che con un prelievo di 50 milioni di euro annui dal 2025 mette a rischio la continuità di servizi pubblici e di innovazione tecnologica  indispensabili per i cittadini e il destino di 500 famiglie. Insieme ai deputati della Commissione Bilancio Silvia Roggiani, Ubaldo Pagano e Claudio Mancini continueremo a batterci in Parlamento e in Aula per cancellare al più presto questo ennesimo scempio della destra sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori”. Così il deputato dem Andrea Casu, vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera.

09/12/2024 - 20:20

Il Partito Democratico ha illustrato oggi in aula alla camera una mozione per rispondere alla mancanza di una visione strategica nelle politiche industriali del governo, proponendo un piano concreto per il rilancio dell’industria italiana. “In un contesto globale segnato dalle transizioni ecologica e digitale - ha detto il democratico Christian Di Sanzo - è essenziale promuovere innovazione, competitività e la creazione di lavoro stabile e qualificato. La mozione del Pd - ha continuato Di Sanzo - si articola su quattro priorità: una governance moderna, incentivi selettivi e condizionati a obiettivi sociali e ambientali, una rinnovata sinergia tra pubblico e privato e risorse mirate per sostenere la doppia transizione e valorizzare il Sud. L’Italia, seconda potenza manifatturiera in Europa, deve recuperare competitività per affrontare le sfide globali. Con questo impegno - ha concluso Di Sanzo - il Partito Democratico intende sfidare il governo e chiede di mettere in campo misure concrete, già nell’ambito della manovra di bilancio, per preservare il ruolo centrale del nostro sistema industriale, garantendo sviluppo sostenibile, coesione sociale e prospettive di crescita per le nuove generazioni”.

09/12/2024 - 17:05

Governo dia messaggio unita’ istituzioni

“Purtroppo la tragedia d Calenzano ci riporta di nuovo nell’incubo delle morti sul lavoro. Che non si è mai interrotto visto il bollettino drammatico che ci parla di tre vittime al giorno nel 2024. Questa strage impone immediatamente un segnale corale da parte del Parlamento. Abbiamo una legge di bilancio in discussione in queste ore: il Governo dia un messaggio di unità delle istituzioni. Lavori per rafforzare gli strumenti di ispezione e di controllo, anche nel settore delle aziende partecipate. Abbiamo un emendamento che prevede l’assunzione immediata di 1000 ispettori ulteriori per il 2025. Lo approvi, sarebbe un segnale potente di collaborazione di fronte a quella che ormai è una vera e propria mattanza”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera.

09/12/2024 - 12:48

“Le stime dell’Istat sul dimezzamento della crescita del PIL rendono evidente che la Legge di Bilancio è poco solida. I conti non tornano ed è già alto il rischio di una manovra correttiva in primavera: il Governo deve chiarire subito come intende evitarla, invece di ricorrere a soluzioni tardive che porterebbero solo a nuovi tagli ai servizi e aumenti delle tasse. Il vertice di maggioranza di oggi sia chiaro su questi punti. Nel merito della manovra chiediamo un ripensamento radicale delle priorità: servono più risorse per sanità, pensioni, salari e servizi pubblici essenziali, dalla scuola ai trasporti. È tempo di scelte coraggiose e responsabili per garantire stabilità e sostegno ai cittadini”. Così in una nota il capogruppo democratico nella commissione bilancio della camera, Ubaldo Pagano alla vigilia del vertice dei leader di maggioranza con Meloni e Giorgetti.

09/12/2024 - 12:07

“Quella che chiamate riforma per la separazione delle carriere dei giudici in realtà è la separazione delle magistrature. Questo intervento è mosso da un intento punitivo nei confronti della magistratura che è autonoma e indipendente, ed è ispirato dalla tradizionale ossessione ideologica della destra in materia di giustizia. Il governo insegue scalpi e bandierine nel disinteresse più totale verso l’efficienza del sistema mentre, con la manovra di bilancio, taglierà risorse alla giustizia, 500 milioni dal 2025 al 2027”. Così il deputato dem Federico Gianassi, capogruppo Pd in Commissione Giustizia alla Camera intervenendo sul ddl costituzionale Giustizia.
“È una riforma costituzionale – continua il parlamentare - la cui relazione d'accompagnamento è una mezza paginetta, tutta improntata all’auto-difesa, per giustificare lo stravolgimento delle regole stabilite dai padri costituenti. Si finisce per trasformare il PM da organo di giustizia a accusatore seriale tutto teso e improntato allo scontro forense.” “La separazione delle carriere di fatto già esiste ma il governo vuole solo dividere gli attori della giurisdizione e il Paese perché non accetta che in una democrazia matura la magistratura è autonoma e indipendente e non invece chiamata a sostenere e realizzare il programma di governo” conclude Gianassi.

06/12/2024 - 15:06

“I lavoratori stanno pagando ingiustamente per colpa del continuo scarica barile fra Governo e Stellantis. Il Governo si assuma le proprie responsabilità e stanzi fondi per l’automotive, invece di tagliarli”. Lo dichiara Stefano Graziano deputato Pd, a margine della manifestazione dei lavoratori di Stellantis a Pomigliano d’Arco.
“Servono misure strutturali, serve un fondo europeo. Il Governo ascolti le istanze dei sindacati e convochi subito un tavolo di confronto fra azienda e parti sociali e soprattutto ritiri il taglio dell’80% al fondo automotive previsto dalla manovra di bilancio nel 2025 e negli anni a seguire. È a rischio tutto il settore dell’automotive e l’intero comparto industriale italiano”.

06/12/2024 - 15:05

“Insieme ai colleghi della Commissione trasporti ho richiesto una audizione urgente con il viceministro Rixi perché venga in Commissione a riferire sui contenuti della riforma, che da notizie a mezzo stampa dovrebbe essere presentata al CIPOM entro metà mese.
In Commissione, in questa legislatura, sono state presentate diverse risoluzioni sui temi oggetto della riforma e nelle varie audizioni il cluster portuale ha sollevato anche preoccupazioni sul suo impatto con l'organizzazione consolidata del lavoro portuale. Ci sembra inusuale e poco rispettoso di quel lavoro parlamentare apprendere dell'avvio dell'iter senza che ne vengano esplicitati i principi guida e le impostazioni prima in Commissione.
Un primo passaggio fondamentale che deve andare di pari passo con la chiarezza sulle competenze. Ad oggi infatti non è chiaro quale Ministero deciderà sulla riforma, se quello del mare con a capo Musumeci o quello dei Trasporti di Salvini, in un rimbalzo di competenze, che genera confusione e risultati contraddittori.
Viene fatto cenno a un super ente nazionale ma senza alcuna chiarezza sulle competenze in rapporto con le Autorità di sistema. Non sappiamo se ci saranno eventuali interventi sulla modifica dello stato giuridico delle autorità o se la riforma andrà a modificare l'equilibrio raggiunto nel sistema del lavoro portuale.

Chiediamo al Governo idee chiare su un tema cosi strategico per il Paese e adeguata informazione e trasparenza sulle commissioni parlamentari competenti.

Cosi come chiediamo chiarezza e rapidità nelle nomine dei nuovi Presidenti della ADSP. La Liguria aspetta da troppo tempo di avere un Presidente nella piena operatività: ci sono partite  strategiche fondamentali ferme,  su cui non si hanno risposte. Mentre si evidenziano grandi contraddizioni tra il Presidente Bucci, che annuncia il presidente del porto entro pochi giorni e il viceministro Rixi, che parla di fine gennaio ed emergono scenari spartitori con FDI e Lega che giocano a risiko con i porti di La Spezia e Genova, i ritardi evidenziano la difficoltà a trovare la quadra su figure autorevoli che da subito possano entrare nel vivo dell’attività e portare avanti tutte le risposte che il Porto di Genova aspetta da tempo. Peraltro le nomine devono passare nelle Commissioni di Camera e Senato, ma non essendo stato ancora avviato l’iter, temiamo che il tempo si allunghi in modo preoccupante.

Non è più il tempo delle dichiarazioni, ma il momento di dare le risposte che i porti aspettano da tempo, a partire dall'illustrazione in Parlamento del disegno della riforma, se esiste, e dell'inserimento in manovra delle questioni che il lavoro portuale aspetta da tempo: proroga dei fondi 199, riconoscimento del lavoro portuale come usurante, sblocco del fondo per l'incentivo all'esodo, più risorse su ferrobonus, ripristino del fondo amianto. Queste sono alcune delle risposte concrete che il settore aspetta ” così Valentina Ghio, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera e componente Commissione Trasporti dopo le dichiarazioni di Rixi e Bucci al Forum dello Shipping

06/12/2024 - 14:34

"La crisi di Stellantis rischia di affossare il comparto dell’automotive, trascinando una parte così significativa del sistema industriale italiano. Non c’è più tempo da perdere e il Governo deve assumersi fino in fondo la responsabilità di dare una risposta." Così il deputato dem Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in Commissione Attività produttive.
"La presidente Meloni convochi l’azienda e le parti sociali a Palazzo Chigi come richiesto a gran voce dai sindacati e dalle opposizioni e, soprattutto, ritiri il taglio dell’80% al fondo automotive previsto dalla manovra di bilancio nel 2025 e negli anni a seguire. Il Ministro Urso ha dimostrato in questi mesi di non essere in grado di sciogliere i nodi al tavolo presso il suo ministero né di saper difendere il comparto dai tagli di Giorgetti", conclude Peluffo.

06/12/2024 - 10:54

“Siamo di fronte all'ennesimo provvedimento esaminato di fretta e molto probabilmente al nuovo voto sulla fiducia. L'urgenza, però, è un altra: contrastare la crisi climatica, proteggere le biodiversità e spingere sulle rinnovabili. L'urgenza di fare bene, non di fare in fretta e peggio di prima. È un decreto che tiene in vita il modello fossile da cui dovremmo affrancarci e non guarda alla transizione ecologica ed energetica e alla semplificazione delle procedure autorizzative.” Così la deputata dem Eleonora Evi intervenendo in Aula su decreto Ambiente.
“Il governo più volte sceglie, poi ritira e poi reintroduce nella Manovra una norma gravissima” continua la parlamentare. “Mi riferisco a quella che aprirebbe la presenza dei privati nelle società pubbliche per il servizio idrico integrato, da affidare in house. Non vi ricordate del referendum del 2011 in difesa dell'acqua pubblica? L'acqua è un bene comune essenziale, non un profitto. Fermatevi!”, conclude Evi.

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