29/10/2024 - 18:36

Cosa pensa Giuli di insulti a Ghali da parte della Lega?

“Crippa oltre ogni limite. Insulti razzisti che incitano all’odio contro Ghali, giovane autore e rapper le cui canzoni non ha evidentemente mai ascoltato: l’unico che incita alla violenza è proprio Crippa. Lo aspetto al concerto di Ghali a cui andrò nella prossima data romana” così la deputata democratica Ouidad Bakkali commenta le parole del  vice-segretario della Lega, Andrea Crippa, sul rapper Ghali. “In tutto questo vorremo sapere cosa pensa il ministro Giuli di questo ennesimo tentativo del partito del vicepremier Salvini di mettere la mordacchia alla cultura rap? Giuli si professa indipendente, ci dica allora cosa pensa, sempre che possa farlo”.

28/10/2024 - 14:19

“È necessaria un'informativa urgente da parte del ministro Piantedosi su quanto successo nel naufragio di Roccella Jonica nella notte tra il 16 e 17 giugno. Le immagini mandate in onda da Report fanno rabbrividire e facciamo nostre tutte le domande dei giornalisti autori del servizio. Il governo deve spiegare qui alla Camera del perché si è fatto silenzio su una strage così grave e di cosa, questo silenzio, stia nascondendo”. Così il deputato Andrea Casu, segretario d'Aula a Montecitorio nella richiesta del Pd di informativa urgente a Piantedosi.
“Siamo di fronte ad azioni che se confermate vanno contro il diritto internazionale e la coscienza umana. Piantedosi deve riferire all'Aula tutto quello che è stato fatto prima, durante e dopo il naufragio e deve farlo al più presto”, conclude Casu

24/10/2024 - 15:23

Solidarietà alla giudice Silvia Albano minacciata di morte per il suo lavoro nella sezione del Tribunale specializzata in immigrazione. Gravissime intimazioni che colpiscono un magistrato nelle sue funzioni e alimentate da uno scontro irresponsabile tra poteri dello Stato.

Lo ha scritto su X Debora Serracchiani, deputata Pd e responsabile Giustizia

23/10/2024 - 13:13

"Il nuovo decreto del governo sui presunti "paesi sicuri" e, di conseguenza, sui centri per richiedenti asilo in Albania, non cambia le cose. Avere deciso di far diventare la lista una legge non cambia il fatto che i giudici sono tenuti ad attenersi al principio sancito dalla Corte di giustizia europea. Esiste una gerarchia, quando si parla di leggi e tribunali, e nessun decreto la può stravolgere perché i giudici rispondono alla legge, non al governo di turno.
E questo lo sanno anche la presidente Meloni e i suoi ministri. Ma dovevano fare qualcosa e dare un segnale al loro elettorato a cui avevano promesso di chiudere i porti, il blocco navale, i respingimenti di massa.
Ma in uno stato democratico esiste il diritto che ti impedisce di fare le cose che fanno nei regimi totalitari. Quindi hanno dovuto inventarsi questo protocollo con l'Albania che costa un sacco di soldi, circa 800 milioni, per un centro che può contenere al massimo 3mila persone in un anno. L'anno scorso sono arrivare 152mila persone in Italia: cosa risolve un centro da 3mila posti? E, soprattutto, cosa risolve quando, mentre in Albania si portano 16 migranti - poi diventati 12 e poi riportati tutti in Italia - a Lampedusa ne arrivano mille in un centro che può ospitare al massimo 400 persone?
Niente. E' solo propaganda. Una costosissima propaganda". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

22/10/2024 - 18:05

Due anni di disastri del governo Meloni in Europa, con scelte e alleanze sbagliate che ci hanno sempre più isolati e resi irrilevanti. Pensiamo solo al negoziato al ribasso sul patto di stabilità così come ai tappeti rossi stesi ai sovranisti Orban o Le Pen. L'ultima vicenda sui migranti, peraltro, pone forti interrogativi sulla capacità o volontà della destra di rispettare le norme e sentenze europee così come diritti fondamentali. Stanno tirando la corda facendo temere addirittura per un rischio Italexit. Noi democratici abbiamo ottenuto il Next generation, loro neppure riescono a spendere i fondi europei, mettendo a rischio anche l'efficacia di questo strumento rivoluzionario per il futuro dell'Italia e dell'Europa intera.

Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche UE della Camera.

22/10/2024 - 12:20

“Il Governo ha trasformato l'Italia in un Paese sicuro per le scelte ridicole. Varano in fretta e furia un Decreto che non cambierà niente, dichiarano guerra alla Corte di giustizia UE, alle Direttive e ai giudici per giustificare lo spreco di 800 mln in Albania”. Così il capogruppo Pd nella commissione Esteri della Camera, Enzo Amendola.

22/10/2024 - 09:44

Nordio stravolge princìpi fondanti dell'UE. Pensa ad Italexit?

“In attesa di leggere approfonditamente nel merito il testo del Decreto Legge approvato dal Governo ci permettiamo di ricordare al Ministro Nordio due concetti basilari e persino banali della nostra appartenenza all'UE, che però nella conferenza stampa di ieri sono stati clamorosamente stravolti e calpestati. Primo, un decreto legge è soggetto al pieno rispetto del diritto UE e delle pronunce della Corte di giustizia proprio come un decreto ministeriale. Secondo, i giudici nazionali sono tenuti a disapplicare non solo i decreti ministeriali ma anche e soprattutto le norme di legge se incompatibili con la disciplina europea. È un principio fondamentale del primato e dell'effetto diretto del diritto UE già affermato da decenni di giurisprudenza della Corte di giustizia, accolta anche dalla Corte costituzionale. È grave solo pensare che cambiando la fonte normativa nazionale sui Paesi sicuri cambi la natura degli obblighi europei per gli Stati membri e per i giudici. A meno che non pensi ad un'Italexit, il Governo non può derogare a questi princìpi e, se ne faccia una ragione, deve rispettare norme, regole e diritti europei” così in una nota il capogruppo democratico nella commissione politiche europee della Camera, Piero De Luca.

21/10/2024 - 13:45

"Se fossero confermate le indiscrezioni, ci troveremmo di fronte a un decreto in netto contrasto con l’Unione Europea, che, con la recente sentenza della Corte di Giustizia, ha posto la definizione dei 'paesi sicuri' sotto la disciplina europea". Così in una nota la responsabile nazionale giustizia del PD, la deputata Debora Serracchiani commenta la decisione del governo di approvare un nuovo decreto legge per elevare a norma di legge di rango primario l’attuale decreto interministeriale che stabilisce l’elenco dei Paesi di provenienza di migranti che per l’Italia sono sicuri. "La sovranista Meloni attacca frontalmente le regole comunitarie – continua Serracchiani - con l’intento di mettere paletti alla nuova Commissione europea e presidiare, in Europa, la leadership dei gruppi anti-europei, cercando anche di arginare la concorrenza interna di Matteo Salvini sui temi dell’immigrazione. Se questa sera il Consiglio dei Ministri dovesse varare un nuovo decreto – conclude Serracchiani – avremmo due conseguenze chiare: l’ennesima dimostrazione della correttezza delle decisioni dei giudici del Tribunale di Roma, poiché il fatto stesso che si renda necessaria una nuova legge dimostra che l'attuale normativa non prevede il percorso immaginato dalla Presidente del Consiglio. In secondo luogo, nasce un problema piuttosto grande per Ursula von der Leyen e per i popolari europei, sotto scacco della politica populista e sovranista".

19/10/2024 - 19:18

“In un Paese serio, un governo che spende quasi 1 miliardo per i CPR in Albania, trasporta 16 persone con una nave Militare per poi riportarli in Italia il giorno dopo, dovrebbe scusarsi con tutti gli italiani. Soldi che potevano essere investiti nella sanità, contro il caro spesa per le famiglie, per il contrasto alla povertà, che la destra ha buttato per la propria disumana propaganda. Ci hanno trasformato nello zimbello del mondo, altro che patrioti. Incapaci e pericolosi” dichiara Chiara Gribaudo vicepresidente nazionale del PD.
Infine, aggiunge Gribaudo: “il Governo e la presidente Meloni dovrebbero smettere di fare propaganda e addossare le proprie colpe ad altri poteri dello Stato”

18/10/2024 - 17:23

Il capogruppo di Fratelli d’Italia Foti decide di attaccare i magistrati che non hanno convalidato i fermi per i migranti trasferiti in Albania parlando di toghe rosse coordinate con il Partito Democratico e in particolare con me. Questo attacco sguaiato, indegno del capogruppo del partito di maggioranza relativa di una democrazia liberale, rivela tutta la strumentalità faziosa e di pura propaganda dell’operazione Albania.
Voglio rassicurare il collega Foti, non ho alcun potere di controllo sulla magistratura. La differenza tra me e lui è abbastanza semplice: io conosco le norme, e nella fattispecie la sentenza della corte di giustizia europea. E so che è vincolante.
E so anche che i magistrati sono tenuti ad applicare le norme anche quando il governo vorrebbe violarle.
A Foti evidentemente tutto questo non solo sfugge, ma rende evidente ancora una volta la sua pericolosa concezione della magistratura, chiamata secondo l’esponente di FDI a dover solo eseguire le volontà politiche del governo al di fuori di ogni cornice di diritto” così la deputata democratica, Rachele Scarpa

18/10/2024 - 16:54

Grave attacco alla magistratura da FdI

“Quanto accaduto oggi è estremamente grave e prefigura anche un potenziale danno erariale. Il governo deve fare luce rapidamente, perché siamo di fronte a una doppia crisi: economica e di rispetto dei diritti umani” così in una nota il gruppo parlamentare del Pd della Camera. “Molto preoccupante - aggiungono i dem - è l'attacco frontale alla magistratura da parte dei deputati del partito della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che conferma una deriva pericolosa verso l'autoritarismo.

Il Partito Democratico ha già presentato un’interrogazione parlamentare ai ministri Tajani e Crosetto, sia alla Camera che al Senato, per fare luce sulla gestione degli appalti milionari relativi alla costruzione e gestione dei centri per migranti di Gjader e Shengijn in Albania. Si chiedono dettagli sull'importo speso fino ad oggi, sull'elenco delle ditte coinvolte e sui criteri di selezione utilizzati, considerata l’opacità emersa da inchieste giornalistiche e la preoccupante assenza di trasparenza nel processo. Inoltre, la recente decisione del tribunale di Roma, che non ha convalidato il trattenimento di migranti in Albania, conferma la delicatezza della questione. La sentenza della Corte di giustizia europea sui "paesi sicuri" mette infatti in discussione la legittimità di delegare la gestione dei migranti a Paesi terzi, aprendo un nuovo fronte sul rispetto degli standard internazionali. Il governo deve garantire massima trasparenza sugli appalti e assicurare che le risorse pubbliche siano utilizzate correttamente e nel rispetto dei diritti umani”.

18/10/2024 - 16:10

"La sentenza della sezione immigrazione del tribunale di Roma, che non ha convalidato il trattenimento dei migranti all’interno del CPR di Gjader in Albania, è perfettamente coerente con i pronunciamenti della Corte di Giustizia dell’Unione Europea sul tema, ed esplicita chiaramente che i migranti vanno riportati immediatamente in Italia. Io sono ancora in Albania e vi rimarrò finché la sentenza non verrà fatta rispettare e queste persone rimesse su una nave per rientrare in Italia, dove hanno diritto ad essere trattati con la dignità e le procedure degne di uno stato di diritto". Così la deputata dem Rachele Scarpa.
"Questa sentenza conferma la totale insostenibilità giuridica dell’ignobile teatrino messo in campo dal governo in questi giorni e in generale con la costruzione dei centri in Albania. Un’operazione di pura propaganda fatta sulla pelle delle persone migranti pagata con milioni di euro dei contribuenti per concludersi in un fallimento totale", conclude la parlamentare Pd.

18/10/2024 - 16:09

"Gli italiani stanno pagando di tasca propria la propaganda del governo sui migranti. La mancata convalida del trattenimento di 12 migranti a Gjader è la conferma di ciò che denunciamo da tempo, a maggior ragione dopo l'ultima sentenza della Corte di giustizia UE che ha smontato l'impianto dei "Paesi Sicuri" creato dal Governo. L'accordo con l'Albania è inefficace ed inattuabile per cui si prefigura solo come un enorme danno erariale. Un miliardo di euro complessivo letteralmente buttato a mare per un accordo propaganda che non può essere neppure applicato. Uno spot carissimo a carico dei contribuenti che non risolve un'emergenza strutturale, ma aggrava solo il carico di difficoltà nella gestione dei flussi e vìola gravemente i diritti umani. Invece di chiedere scusa ai cittadini pronunciano parole gravissime contro i magistrati aprendo un pericoloso conflitto tra poteri dello Stato. Irresponsabili". Così Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione politiche Ue alla Camera.

18/10/2024 - 16:07

"Il Tribunale di Roma non ha convalidato il trattenimento dei 12 migranti che al momento si trovano nel cpr di Gjader, in Albania. Questo significa che dovranno essere liberati e riportati in Italia perché, secondo gli accordi tra Meloni e Rama, non possono restare sul suolo albanese.
E' la conferma che l'operazione Albania, tanto sbandierata, è mera propaganda di Meloni sulla pelle dei migranti e in spregio delle normative che l'Italia è tenuta a rispettare.
Un esito che avevamo ampiamente previsto perché i giudici italiani non possono che attenersi alla sentenza della Corte di giustizia europea secondo cui un paese non può essere considerato sicuro se non lo è in tutto il suo territorio e per tutte le persone che vi abitano.
Il primo, fallimentare, trasporto di migranti in Albania è costato, finora, 20 mila euro per ogni persona trasferita, come riportato da diversi organi di stampa, a cui bisognerà aggiungere i costi per portarli in Italia. Con che risultato? Nessuno". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

17/10/2024 - 19:09

Oggi una delegazione di deputati del Partito Democratico e delle opposizioni si è recata in Albania, a visitare i centri per migranti voluti dal governo Meloni. “È un luogo straniante” dichiara la parlamentare dem Rachele Scarpa. “Abbiamo avuto modo di parlare con alcuni dei trattenuti e ci hanno raccontato una metodologia molto dubbia di screening. Al largo di Lampedusa è avvenuto un pre-screening, chiedendo soltanto se le persone erano in salute oppure no, se avevano i documenti oppure no. Chi viene portato qui è sostanzialmente una cavia del governo". “La struttura di Gjadër – continua il deputato dem Paolo Ciani - è 90 km quadrati di pali di ghiaia sotterranea per sostenere un enorme campo di detenzione che contiene Cpr, carcere, uffici”.
“Confermiamo quanto denunciamo da mesi – continuano Scarpa e Ciani -,  il Cpr è solo un enorme macchina di propaganda e di sperpero di denaro pubblico per violare sistematicamente i diritti umani che non risolverà affatto la questione migratoria”.

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