“Una legge che dà risposte concrete a un problema reale. Non una bandierina di una parte politica, come conferma l’unanimità raggiunta oggi alla Camera, ma un intervento, che una volta approvato anche dal Senato, consentirà l’abbattimento delle liste d’attesa per l’ottenimento del passaporto all’estero ” così il deputato democratico, vicepresidente del Pd alla Camera, Toni Ricciardi, promotore della legge approvata oggi dall’aula di Montecitorio o con l’ok di tutti i gruppi parlamentari. “Questa legge migliora le modalità di rilascio dei passaporti all’estero introducendo un criterio di produttività nella pubblica amministrazione che destina una quota dei proventi derivanti dal rilascio dei passaporti direttamente alle sedi consolari. Questa legge – sottolinea Ricciardi - riguarda la 21esime regione d’Italia: gli oltre 7 milioni di italiani residenti all’estero che oggi, grazie a questo forte messaggio di unità che proviene dalla Camera, si sentono ancora più integrati nella comunità nazionale. Non era mai accaduto che un provvedimento che riguarda i residenti all’estero seguisse un iter ordinario e non fosse inserito in una legge di bilancio o in un decreto milleproroghe.
Abbiamo lavorato per un diritto di cittadinanza, dando una risposta concreta a tante italiane e italiani che troppo spesso vengono tirate per la giacchetta. Ringrazio tutti i gruppi parlamentari che hanno lavorato senza pregiudizio su una legge del Pd che, in Italia come all’estero, lavora per una pubblica amministrazione più efficiente e orientata ai bisogni dei cittadini” ha concluso Ricciardi.
Dichiarazione di Silvio Lai, deputato Pd
Una lunga e costante processione di ministri accompagna la campagna del centrodestra necessaria per nascondere i disastri di Solinas ma anche per evitare che Truzzu si esponga troppo. Oggi è la volta di Valditara e di Tajani , con quest’ultimo che incontra gli agricoltori in protesta sui trattori ai quali sarà costretto a dire, se prevarrà come speriamo l’onestà intellettuale, che grazie alla loro protesta e alla determinazione del Pd in Parlamento sono stati costretti a reintrodurre gli sgravi fiscali che Lollobrigida e Meloni avevano in maniera improvvida cassato.
Di contro, il ministro Valditara arriva sull’isola sapendo del suo fallimento sul caro affitti per gli studenti non avendo attivato quel tavolo istituzionale, più volte chiesto, per concertare azioni e misure che avrebbero consentito di abbassare i costi degli affitti, aumentare le disponibilità, garantire i necessari controlli per evitare le ricorrenti speculazioni.
D’altronde, Valditara si trova in buona compagnia visto che la Giunta regionale si è dimenticata della scuola in Sardegna. Sono peggiorati i risultati dei test degli studenti, hanno lasciato per 7 mesi senza borsa di studio migliaia di universitari idonei perché non si mettevano d’accordo sul Cda dell’Ersu (diritto allo studio) e molti si sono dovuti ritirare. Peraltro hanno perso decine di milioni di euro sulla formazione e la Sardegna è stata l’ultima per le attività di politiche attive del lavoro per i giovani. Un fallimento totale per il sistema scolastico regionale.
In più hanno cancellato decine di autonomie scolastiche e il centrodestra nazionale ha bocciato il mio emendamento al milleproroghe che poteva salvarle.
Lo dichiara il deputato del Pd Silvio Lai
“La destra in Parlamento ha purtroppo certificato che il pedaggio tra San Piero Palazzi e Rosignano, in provincia di Livorno, nonostante sia una inutile tassa per gli automobilisti non verrà tolto. L’Aula di Montecitorio ha infatti respinto un ordine del giorno del Pd al Milleproroghe che voleva rimuovere il casello. Alla collega di Forza Italia Chiara Tenerini, che si è vantata di aver sollevato il tema con un Question Time a Montecitorio in cui il Ministro Salvini, in diretta Rai, ha addirittura fatto credere di aver tolto il pedaggio per i residenti quando l’esenzione era stata introdotta da oltre dieci anni dico di stare tranquilla: si occupi di altro perché con questa maggioranza la Tirrenica resterà un miraggio”: è quanto dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente della Camera.
“Dopo aver bocciato tutti gli emendamenti che avevamo presentato nel milleproroghe il Governo Meloni esprime parere contrario anche all’’odg per chiedere la proroga di tutte le graduatorie concorsuali per il settore educativo e scolastico in scadenza entro l'anno in corso, indispensabile per garantire il corretto funzionamento di nidi, scuole dell'infanzia, e rispondere alle esigenze delle famiglie ed evitare la possibile ed inaccettabile mancanza di insegnanti in un settore cruciale per il nostro Paese.
Solo per Roma Capitale significa dover rinunciare alla possibilità di potenziare e rafforzare i servizi grazie a 6000 candidate idonee che hanno già espletato procedure concorsuali per profili professionali rispettivamente dedicate ai nidi (educatore) e alle scuole per l'infanzia (insegnante). Nidi e scuole delle infanzia sono le prime vittime dell’assurda crociata contro gli idonei del Governo Meloni”. Così i deputati democratici Andrea Casu e Marianna Madia.
"Voteremo No ad un provvedimento con molte ombre e poche luci e che ancora una volta premia i furbetti e penalizza i cittadini onesti": è quanto dichiara la vicepresidente dei deputati Pd Simona Bonafè, intervenendo oggi in Aula nel corso della dichiarazione di voto del Decreto Milleproroghe.
"I 400 milioni di euro stanziati sono infatti serviti per lo stop alle multe per chi non si è vaccinato, per la riapertura dei termini della rottamazione delle cartelle esattoriali e per il nuovo condono. In questo modo vengono umiliati il personale sanitario, che è stato in prima linea contro la pandemia, ed i contribuenti onesti: l'unica proroga fiscale che avevamo chiesto come Pd e che riguardava il differimento dei termini per imprese e famiglie colpite dall'alluvione in Toscana è stata però bocciata".
Dichiarazione di Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente
"È ormai appurato che con i lunghi tempi di realizzazione della Tirrenica il casello di Rosignano - San Pietro in provincia di Livorno sarà inutile per molti anni e rappresenterà solamente una tassa iniqua per gli automobilisti. È anche chiaro che con varie sfumature gli unici favorevoli al casello sono i concessionari autostradali: Regione Toscana, comunità locali, enti territoriali, esponenti politici di maggioranza ed opposizione si sono infatti espressi contro questa gabella. Ho presentato un ordine del giorno al decreto Milleproroghe che verrà discusso lunedì prossimo dall'Aula di Montecitorio: chiedo ai colleghi deputati di destra della Toscana, se vogliono smettere con le polemiche, votino insieme a noi questo atto di indirizzo per impegnare il governo a cancellare il pedaggio", è quanto dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente della Camera Marco Simiani.
Il deputato democratico, Arturo Scotto ricostruisce su facebook il botta e risposta che ha avuto ieri con il sottosegretario Bignami nel corso dell’esame del decreto mille proroghe.
Ecco il testo del suo post
“Breve ricostruzione di una brutta giornata parlamentare.
Ieri sera, durante il pessimo dibattito alla Camera dei Deputati sulla Commissione Covid, mi sono avvicinato ai banchi del Governo per sollecitare il sottosegretario alla Salute Gemmato a far abbassare i toni.
Lo stesso hanno fatto successivamente il collega Sarracino e il collega Pagano, animati dallo stesso obiettivo.
La seduta era diventata una bolgia ed emergeva in maniera evidente la voglia di vendetta che attraversava questa forzatura della destra. L’intervento della collega di Fratelli d’Italia, Buonguerrieri, era un comizio in piena regola che oltre a riecheggiare i soliti slogan dei no vax era pieno di notizie false.
A partire da quella su Conte e Speranza condannati. Pazzesca manipolazione della realtà.
Accanto a lui c’era il viceministro Bignami, evidentemente tronfio per aver portato a casa questa specie di Tribunale speciale contro gli avversari politici, che si è intromesso nel colloquio tra me e Gemmato rivendicando che le denunce a Conte e Speranza le aveva fatte lui e che era meglio che non gli rompevo i coglioni.
Esattamente così.
Non proprio una frase degna di chi siede al governo, come gli ha detto il collega Pagano diviso dai banchi del Governo dal collega Sarracino che ha fatto da forza di interposizione, diciamo.
Nella concitazione gli ho risposto per le rime, sicuramente sbagliando. E
me ne scuso perché è un linguaggio che preferisco sempre evitare nella vita pubblica come in quella privata.
Meglio quando si veste da nazista a carnevale che da c…e qual è: più o meno mi sarebbe scappata questa battuta nella foga del diverbio, secondo le cronache. Una cosa è sicura: rivolgendomi a lui ho pronunciato senz’altro nella stessa frase le due espressioni.
Vorrei tuttavia rettificare.
In ogni caso, e’ comunque meglio andare in giro da c…e che da nazista.
Scelga lui, ma secondo me peggio di nazista non c’è nulla.
E con i nazisti non sono abituato a parlare”.
“In questo decreto si parla di proroghe, ma in realtà si tocca la carne viva di tantissime persone, purtroppo incidendo in una maniera sbagliata. Non dare la proroga dello scorrimento delle graduatorie per le assunzioni nella pubblica amministrazione sarebbe un esito tremendo. Non lo diciamo solo noi, ma anche i sindacati. Non approviamolo senza che dentro ci sia la proroga più attesa e più importante, che coinvolge decine di migliaia di ragazzi e anche migliaia di cittadini che tutti giorni si confrontano con la pubblica amministrazione. Si colpiscono persone che hanno studiato, svolto il concorso, sono risultate idonee ad entrare in graduatoria, per poi restare escluse senza neanche una spiegazione. Sarebbe inconcepibile. Non ci arrenderemo. Presenteremo una specifica proposta di legge e chiederemo a tutti i gruppi di sottoscriverla. Se il governo volesse intervenire veramente dinnanzi a questa urgenza con un suo provvedimento, siamo pronti a sostenere anche questa iniziativa. Non è possibile che in questo decreto vengano premiati i No Vax che hanno messo a repentaglio la sicurezza della nostra comunità e non tutti quei giovani che sono in graduatoria per essere assunti nella pubblica amministrazione”.
Così Andrea Casu, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, intervenendo in Aula nella discussione generale del Decreto Milleproroghe.
“Un condono al giorno toglie il fisco di torno.
Anche il decreto milleproroghe si chiude con l’ennesimo premio a chi non paga le tasse. Da un lato si permette di pagare con ritardo le rate della rottamazione sia a chi è decaduto dal beneficio perché non ha pagato, sia a chi è in regola con i pagamenti, senza alcun versamento di interessi. Una vera pacchia: è come ottenere un prestito dallo Stato a tasso zero. Dall’altro il ravvedimento speciale, per regolarizzare le dichiarazioni fiscali con sanzioni fortemente ridotte, viene esteso a tutto il 2022. Gli interessi sono richiesti solo sulle ultime rate, ma solo al 2%, mentre quelli legali sarebbero del 5%. Con i miei emendamenti avevo detto: se riapri i termini e ritardi il pagamento di quanto dovuto per rottamazioni e ravvedimenti vari, fai almeno pagare gli interessi legali. Se estendi di un ulteriore anno il ravvedimento speciale, fai almeno partecipare chi non ne ha già approfittato l’anno scorso, perché errare è umano ma perseverare è diabolico. I miei emendamenti sono stati bocciati e il messaggio a chi evade è sempre lo stesso: puoi dormire sonni tranquilli, dammi il tuo voto”. Lo dichiara in una nota Maria Cecilia Guerra, deputata del Partito democratico.
*Scotto: per governo non sono priorità, maggioranza non trova fondi*
“Consideriamo un errore il rinvio ulteriore a un comitato ristretto della Commissione sulla legge che prevede conservazione del posto di lavoro per i lavoratori affetti da malattie oncologiche. Per questo abbiamo votato contro questa scelta. Abbiamo fatto un lavoro di cucitura unitaria tra maggioranza e opposizione per mesi su questo provvedimento, ma dal Governo non arriva ancora una risposta su quanto costa il provvedimento e se i soldi ci sono. Hanno trovato risorse persino nel Milleproroghe su tante partite che interessavano alla destra: su questa che riguarda migliaia di lavoratori e famiglie si va piano e si brancola nel buio. Continueremo a lavorare in maniera costruttiva, ma troviamo insopportabile questa tecnica del continuo rinvio. Il Governo si assuma le sue responsabilità e dica se vuole finalmente varare questa legge di civiltà. Noi ci siamo ma non possiamo essere trattati da scolaretti” così il capogruppo democratico nella commissione lavoro della Camera, Arturo Scotto commenta il rinvio avvenuto oggi in commissione.
“Sul pedaggio tra il casello tra San Pietro in Palazzi e Rosignano, in provincia di Livorno, si è consumata l’ultima vergognosa giravolta della destra. L’emendamento Pd che avrebbe dovuto eliminare almeno fino al completamento della Tirrenica questa inutile tassa, peraltro aumentata dal primo gennaio scorso, è stato infatti bocciato. I numerosi parlamentari della maggioranza che chiedevano fino a poche settimane fa a gran voce la soppressione di ‘questa inutile gabella’ sono stati sconfessati dal Ministro Salvini, dalla Premier Meloni e da un governo che si è schierato apertamente con i concessionari autostradali dimenticando pendolari e cittadini”: è quanto riporta una nota congiunta dei deputati Pd firmatari dell’emendamento Marco Simiani, Emiliano Fossi e Simona Bonafè.
“L’approvazione da parte delle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera del nostro emendamento al Decreto Milleproroghe che proroga fino al 2025 la limitazione della responsabilità penale medica alla sola colpa grave è certamente un passo importante. Ora, però, occorre andare con determinazione in direzione della piena attuazione dell'articolo 32 della Costituzione. Occorrono infatti iniziative normative per giungere ad una vera depenalizzazione dell'atto medico. Fatte salve, naturalmente, quelle situazioni particolari e limitate nelle quali si possa riscontrare colpa grave o dolo, bilanciando l’esigenza di salvaguardia degli operatori sanitari, la loro professionalità e la serenità necessarie nel prendere le decisioni migliori per il paziente, da iniziative giudiziarie ingiuste con i diritti del paziente, che deve comunque poter adire il giudice civile, qualora si ritenga danneggiato da episodi gravissimi di negligenza medica. Un segnale importante di fiducia nella classe medica, che troppo spesso si allontana dalla sanità pubblica verso estero o privato anche per la violenza e la litigiosità che subiscono".
Lo dichiara la deputata democratica della commissione Affari sociali, Ilenia Malavasi, prima firmataria dell’emendamento 4.75 al Decreto Milleproroghe.
“Le commissioni congiunte Bilancio e Affari costituzionali della Camera hanno approvato un mio emendamento al Decreto Milleproroghe, con cui chiedevo di ripristinare la Zona Franca Urbana in area sisma. La riformulazione operata dal Governo formalizza una proroga fino al 31/12/2024 stanziando 11,7 milioni di euro. Si tratta ovviamente di una cifra inferiore alle aspettative ma confido che, nel corso dell’anno, si potrà lavorare per integrarla. La Zona Franca Urbana è un modello che, negli anni, si è dimostrato indispensabile per sostenere il tessuto economico delle aree terremotate. E’ questo il motivo per cui lo stralcio operato dall’Esecutivo, nella Legge di Bilancio, aveva generato enorme preoccupazione tra le imprese del cratere. L’emendamento dunque, nel restituire alle Aziende importanti strumenti agevolativi, evita il rischio di vanificare gli sforzi fin qui compiuti per la ripartenza e lo sviluppo dei territori colpiti dal sisma”.
Lo dichiara il deputato democratico, Augusto Curti, firmatario insieme alla collega Irene Manzi dell’emendamento 17.012 al Decreto Milleproroghe.
“Molto bene l’approvazione di due nostri emendamenti al DL Milleproroghe in materia di professione forense presentati anche da altri gruppi parlamentari. Il primo, che proroga il regime transitorio per l’esame di abilitazione alla professione forense, tutela i giovani che si affacciano alla professione di avvocato ed era infatti sostenuto dall’Associazione Italiana Giovani Avvocati. Il secondo, che proroga il regime transitorio per l’iscrizione nell’albo speciale per il patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori, è certamente una buona cosa e raccoglieva proprio le sollecitazioni del mondo dell’avvocatura”.
Lo dichiarano i deputati democratici della commissione Giustizia, Federico Gianassi (capogruppo), Debora Serracchiani (responsabile Giustizia del Pd), Michela Di Biase, Alessandro Zan e Marco Lacarra.
Positiva marcia indietro Governo su tagli
"La notizia che il fondo straordinario per i disturbi alimentari, anche per il 2024, potrà contare sui 10 milioni di euro di risorse, che in precedenza erano state tagliate dal governo, è una notizia positiva. L’emendamento al milleproroghe dà ragione alle associazioni e all'opposizione che si sono battute da subito per contrastare quella che era una vera e propria ingiustizia. Il governo aveva tagliato risorse fondamentali che avrebbero avuto un impatto devastante sulla vita di milioni di persone e sugli enti locali che non sarebbero più stati in grado di garantire livelli minimi essenziali di cura. È un passo in avanti, ma non basta: serve il decreto attuativo per strutturare il percorso autonomo nei LEA perché di disturbi del comportamento alimentare ogni giorno muoiono 10 persone e non possiamo più permetterci di perdere tempo o di fare giochetti sulla pelle dei più fragili". Lo afferma Marco Furfaro capogruppo PD in commissione affari sociali e membro della segreteria nazionale.