“Nel corso del Question time di oggi, Salvini ha mentito al Parlamento sulle modalità dell’assegnazione degli alloggi ad alcune famiglie sgombrate da un campo Rom a Milano. Il Comune ha operato nel rispetto della legge e in accordo con la prefettura: la ricostruzione che è stata fatta da Salvini non è pertanto veritiera” così la deputata democratica, Silvia Roggiani è intervenuta in aula alla camera stigmatizzando la mancanza di rispetto del vicepremier Salvini a cui ha chiesto di “chiedere scusa al parlamento”.
“La crisi della Moda sta avendo ripercussioni gravi anche in Toscana, soprattutto per quanto riguarda la pelletteria nei distretti di Firenze, Scandicci e Santa Croce sull'Arno. Abbiamo presentato quindi una interrogazione ai Ministri Urso e Calderone per chiedere misure urgenti ed efficaci a sostegno delle imprese e dei lavoratori coinvolti e per allargare il tavolo interministeriale, convocato per la prossima settimana, anche agli enti locali interessati”: è quanto dichiara una nota congiunta di Simona Bonafè vice presidente dei deputati Pd e Emiliano Fossi, segretario Dem della Toscana.
“L'incerto contesto internazionale, caratterizzato dall’aumento dei costi energetica, dai conflitti globali, e dalla riduzione della domanda dei mercati internazionali, ha creato una contrazione economica generalizzata che ha colpito il sistema regionale: un comparto fondamentale per l’economia territoriale e che conta 3.690 imprese e 13.800 addetti. Fino ad oggi nonostante le numerose sollecitazioni della Regione e delle associazioni di categoria non sono state però ancora attivate le necessarie misure per contrastare la crisi”: conclude la nota.
“Il Governo lascia fuori la Pontremolese da decreto infrastrutture, nessuno stanziamento previsto per l’ultimazione dell’opera. Ancora una volta il governo a parole dice di voler sostenere e potenziare le infrastrutture in Liguria, ma non lo dimostra nei fatti”, lo dichiara Valentina Ghio vicepresidente PD alla Camera e componente commissione trasporti che ha presentato un’ordine del giorno, firmato insieme ad Andrea Orlando, in cui ha chiesto al governo di adottare iniziative nel primo provvedimento utile per finanziare il completamento dell’opera.
“Si tratta - prosegue Ghio - di un’opera attesa da anni e sulla quale nonostante lo stato di avanzamento dei lavori il governo non ha ancora previsto lo stanziamento dei fondi necessari per il completamento. Ci saremmo aspettati che in un decreto che trattava di infrastrutture, questa che è un’opera fondamentale e attesa da tempo, avesse uno spazio ben preciso, invece nulla. Anzi il governo ha accolto sì il mio ordine del giorno per il completamento, ma senza assumersi impegni finanziari precisi, anzi espungendo la richiesta di garantire nel primo provvedimento utile i finanziamenti necessari a completare la realizzazione della prima tratta tra Parma e Vicofertile oltreché a mettere in atto, in tempi brevi, tutte le procedure necessarie per completare tutte le fasi di progettazione delle tratte successive per il raddoppio della linea ferroviaria".
“La linea Pontremolese non solo rappresenta una infrastruttura strategica per il collegamento fra Liguria, Toscana ed Emilia Romagna, di grande importanza per il trasporto intermodale delle merci tra le diverse aree produttive e i porti di La Spezia e Massa e tra il Mediterraneo e l’Europa, come parte integrante della rete Ten- T Comprehensive. Il completamento del raddoppio porterebbe benefici anche di carattere ambientale, con il parziale spostamento del traffico su gomma al ferro, con importanti migliorie ambientali e di sicurezza sull’intera rete infrastrutturale”, spiega la deputata PD.
“Da tempo il territorio aspetta almeno il completamento della prima fase, che riguarda la tratta tra Parma e Vicofertile, per realizzare la quale mancano 113 milioni di euro rispetto a quanto era stato originariamente previsto e stanziato.
Ci saremmo aspettati l'inserimento di questa cifra nel decreto infrastrutture, ma niente di tutto questo. E anche l'accoglimento del mio ordine del giorno è stato annacquato espungendo il riferimento all'inserimento della cifra che manca nel primo provvedimento utile. Peggio è stato fatto con l'ordine del giorno del centro destra, che non ha avuto neppure il parere favorevole, ma è stato blandamente recepito come generica raccomandazione con la cancellazione addirittura della previsione della cifra che manca nella prossima legge di bilancio. Cosi ancora una volta il completamento del raddoppio della Pontremolese rimane lettera morta", conclude Ghio.
“Il governo Meloni sui tagli ai finanziamenti per le connessioni ferroviarie per l’Interporto di Livorno smentisce calorosamente il sottosegretario Rixi e la Lega che fino a ieri continuavano ad assicurare che i 300 milioni di euro, sottratti lo scorso anno, sarebbero stati subito ripristinati. Anche chi nutriva alcune flebili speranze (e mi riferisco ai parlamentari di destra del territorio) si è dovuto ricredere: abbiamo avuto la conferma che di quelle risorse stanziate dai governi precedenti non vi è più traccia”: è quanto dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio Marco Simiani, sul suo ordine del giorno al Decreto Infrastrutture respinto oggi alla Camera .
“Questa modalità di sottrarre arbitrariamente risorse già stanziate ad alcuni territori per destinarle ad altro è il modello di governo che sta perseguendo la destra con Meloni e Salvini; ancora una volta l’improvvisazione ha preso il posto della programmazione. Inaccettabile anche il disperato tentativo di snaturare il nostro testo con una proposta di riformulazione che conferma come le promesse fatte in questi mesi del Governo fossero scritte sulla sabbia. La destra si è dunque assunta la responsabilità di votare contro le sue stesse rassicurazioni. Ma più in generale la destra ed il Governo Meloni hanno votato contro i territori toscani. Un comportamento vergognoso che rappresenta una presa in giro per cittadini e Istituzioni ed anche una penalizzazione per le imprese”: conclude Marco Simiani.
L'intervento di Fitto è in linea con il suo stile. Numeri e dati in sequenza per confondere le acque ed eludere il gravissimo problema esploso nelle ultime ore sull'assenza di risorse adeguate per supportare gli investimenti delle aziende nelle Zes con il credito di imposta. Nella versione precedente delle 8 Zes regionali, il credito d'imposta valeva fino al 45% degli investimenti. Grazie allo 'straordinario' lavoro di Fitto oggi la percentuale del credito d'imposta per investimenti nella nuova Zes unica è pari secondo i calcoli al 10% circa dell'investimento. Era ampiamente immaginabile questo disastro visto l'ampliamento del territorio Zes di 500 volte. Un ammontare ridicolo causato certo non dall'agenzia delle entrate, che ha semplicemente applicato le indicazioni e modalità di calcolo previste dal Governo. L'acronimo ZES equivale ormai a Zero Investimenti al Sud. Fitto si assumesse le proprie responsabilità e chieda scusa al Sud e alle imprese.
“Il senso della nostra interrogazione era quello di individuare una modalità per non creare discriminazioni fra regioni, che anche in base alle parole del sottosegretario ci sembrano ancora più evidenti: i limiti di spesa per quanto riguarda il superbonus non sono in discussione, quello che è in discussione è l’elenco delle zone sismiche che esclude la Regione Emilia Romagna. In merito all'Imu, è nostro compito sostenere la ricostruzione privata degli immobili non conclusa e quindi l'elemento dell'Imu, sia per i comuni che per i soggetti privati, è un elemento importante di un tassello fondamentale di questa ricostruzione. Non sono quindi soddisfatto e mi auguro che il governo, in previsione della prossima legge di bilancio, possa almeno riconsiderare questa posizione”. Così il deputato dem Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze, intervenendo in replica al Question time in commissione al sottosegretario Freni.
Nel presentare l’interrogazione, lo stesso Merola ha chiesto al sottosegretario Freni se avesse intenzione di interrompere “un’evidente discriminazione di trattamento verso la Regione Emilia Romagna, sia per quanto riguarda l'Imu dei fabbricati inagibili colpiti dal sisma sia per quanto riguarda le deroghe previste di recente per il superbonus che elencano le regioni colpite dal sisma ma escludono l'Emilia Romagna”.
Si è conclusa oggi la prima audizione in merito al Piano nazionale aeroporti. Per noi è uno strumento importante che attendiamo da molto tempo: ci batteremo per inserire previsioni cogenti per gli aeroporti italiani a tutela dei passeggeri. In atto vi è uno scivolamento evidentissimo sulla qualità dei servizi: evidenti e diffusi ritardi nelle file per gli imbarchi e per i controlli; il continuo lievitare dei prezzi nei bar degli aeroporti italiani per l'acquisto dei beni di prima necessità come acqua e panini; ed ancora mancanza di trasparenza nelle procedure di gara indette dalle società di gestione degli aeroporti. Per non parlare poi del fatto che non vengono rese pubbliche le risorse trasferite dagli aeroporti alle compagnie aeree. Chiediamo che vengano migliorati i servizi come il numero dei pullman, il numero del personale impiegato, i parcheggi, che devono essere previsti con dei costi e delle tariffe e accessibili”. Così il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti, a margine dell’audizione del Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, Galeazzo Bignami, sulla predisposizione del Piano nazionale aeroporti.
“Chiederemo – conclude Barbagallo – anche un controllo e strumenti efficaci di sanzione nei confronti della società aeroportuali. Per noi è anche determinante l'intermodalità con l'inserimento di tutti gli aeroporti italiani nella rete Ten-T così da poter garantire connessioni rapide ed efficienti”.
Pd presenta interrogazione parlamentare
“Fanno fermare i treni e fanno partire i voli quando tutto sembrerebbe impedirlo: questo è il governo dei fenomeni paranormali” ironizza il capogruppo democratico nella commissione trasporti della camera, Anthony Barbagallo in merito alla notizia secondo cui, nel giorno del collasso del trasporto aereo, la tratta Roma Fiumicino-Milano Linate, schedulata alle 13, è la sola a decollare tra quelle di Ita Airways. A bordo il ministro delle Infrastrutture con Molinari e Lupi. “Presenteremo un’interrogazione parlamentare per sapere da Ita cosa è accaduto e, se la notizia fosse confermata, chi è in che modalità ha chiesto e fatto pressioni per ‘salvare’ il volo di Salvini e quali conseguenze ha avuto questa decisione sugli altri voli programmati”.
A Cinecittà nomine all’insegna dell’amichettismo e della vicinanza politica
“L’industria cinematografica e audiovisiva italiana sta vivendo una grande frenata per colpa dell’azione del governo: Sangiuliano-Borgonzoni la stanno affossando. Tagli alla legge cinema, tagli al tax credit, politicizzazione delle modalità di finanziamento pubblico e incertezza normativo sono un mix letale che sta bloccando le produzioni nazionali e allontanando quelle internazionali. A questo si aggiungono nomine che sembrano dettate unicamente da amichettismo e vicinanza politica, come quelle annunciate oggi dalla sottosegretaria Borgonzoni per Cinecittà”. Così in una nota i deputati democratici della commissione Cultura della Camera.
“Il Sistema Informativo Nazionale per lo sviluppo dell’Agricoltura sarà incorporato di diritto nell’Agea. Lo ha stabilito il decreto Agricoltura convertito nei giorni scorsi dal Parlamento. Un atto di imperio voluto dal ministro Lollobrigida con il sostegno del direttore di Agea, senza che nelle fasi precedenti al varo del decreto venisse informato il personale e senza ovviamente alcuna interlocuzione con i sindacati al fine di costruire una norma condivisa. Peraltro il passaggio del personale da inquadrare in Agea presenta una evidente difficoltà poiché la norma è stata approvata ad invarianza di spesa, che tradotto in operatività avrà ripercussioni negative sul benessere organizzativo dei lavoratori e sui servizi che dovranno essere erogati all’utenza. Anche la mobilitazione che si è svolta in queste ore, con presidi davanti al ministero non hanno prodotto alcuna novità. Il Ministro e il Capo di Gabinetto non hanno dato riscontro alla richiesta di un incontro per esaminare tutte le problematiche. Sosteniamo senza indugi le richieste dei lavoratori, viste pure le modalità con le quali si è arrivati ad assumere le decisioni, e chiediamo al Ministro ovvero al direttore di Agea in sua vece, di aprire un urgente tavolo di confronto con le OO.SS. Ascoltare prima di decidere è una pratica democratica che dovrebbe appartenere a chi rappresenta le istituzioni.
Capito signor Ministro?”.
Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.
“L’istruzione non deve essere oggetto di strumentalizzazioni politiche. Per questo siamo fortemente preoccupati per le modalità con cui è stata disposta la revoca dell’incarico di dirigente *scolastico* del Liceo Classico Umberto I di Palermo, a Giusto Catania. Una revoca che potrebbe essere stata determinata dalle ingerenze della politica, e segnatamente da parte di FdI”.
Lo dichiarano Sergio Lima, componente della Direzione nazionale del PD e della segreteria regionale del PD Sicilia e Giovanna Iacono, deputata nazionale del PD e componente della Commissione parlamentare Cultura, Scienza e Istruzione, che sull’argomento ha presentato *un'interrogazione* al Ministro dell’Istruzione Valditara, insieme ai deputati siciliani del PD.
“Non possiamo non notare come nel breve lasso di tempo tra la nomina e la revoca – aggiungono – abbiamo assistito, sui social e non solo, ad un vero e proprio fuoco di fila di interventi scomposti e a gamba tesa da parte di esponenti e associazioni legate a Fratelli d’Italia, che potrebbero avere esercitato - concludono - *un'indebita* pressione, *per* spingere verso la revoca dell’incarico”.
“Il governo agisce in modo irresponsabile aprendo a varianti anche sugli immobili presenti nei parchi nazionali e regionali e nelle aree con vincoli paesaggistici. Siamo davanti ad una deregulation smodata che permetterà di fare modifiche significative anche sugli immobili vincolati e su quelli presenti nei parchi nazionali. Una norma inaccettabile”. Lo dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente di Montecitorio, a proposito della riformulazione da parte del governo ad alcuni emendamenti di maggioranza al dl salva casa.
Tagli e politicizzazione stanno bloccando tutte le produzioni
“I dati presentati dalla sottosegretaria Borgonzoni sono la conferma del successo della legge Franceschini del 2016. Una legge che, a quasi dieci anni dalla sua approvazione, può certamente essere perfezionata ma che è sbagliato smontare e definanziare con tagli drastici alle produzioni; eliminando gli automatismi dell’intervento pubblico; politicizzando le scelte, anche quelle artistiche; e immettendo incertezza e caos nelle modalità e nei tempi dei finanziamenti. I dati del 2022 presentati da Borgonzoni sono molto positivi - aggiunge Manzi - purtroppo non sarà così il bilancio della gestione Sangiuliano che sta affossando l’industria cinematografica italiana. A riguardo i dati sono inconfutabili e confermano la brusca frenata di tutto il settore: gli investimenti sono fermi; gli stabilimenti cinematografici sono vuoti; le grandi produzioni stanno virando verso altri paesi nostri concorrenti; e i lavoratori del settore in grande affanno. Il ticket Sangiuliano-Borgonzoni è catastrofico per il settore cinematografico e audiovisivo”, conclude Manzi.
Sangiuliano e Borgonzoni ai ferri corti, a Cinecittà nomine figlie dell’amichettismo
“Le produzioni cinematografiche italiane sono ferme e quelle internazionali stanno virando altrove a causa della scelta del governo di definanziare la legge cinema e modificare le modalità di finanziamento con regole poco chiare che eliminano gli automatismi e politicizzano le scelte. L’imminente entrata in vigore del decreto tax credit determinerà inoltre un commissariamento politico dell’arte cinematografica, che dovrà sottostare alle richieste e capricci del ministro di turno per poter accedere ai finanziamenti: un passo indietro drammatico per l’industria audiovisiva italiana”. Così in una nota la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi.
“Da quel che oggi evidenzia anche la stampa, al Collegio Romano - aggiunge la
democratica - è in corso un braccio di ferro senza precedenti tra Lega e Fratelli d’Italia, con la sottosegretaria Borgonzoni che fa di tutto per scippare definitivamente a Sangiuliano un settore a lui particolarmente ostile ma su cui vuole avere l’imprimatur. Anche Cinecittà è ormai trasformata in un territorio di spartizione dove amichettismo e vicinanza politica sembrano essere gli unici criteri per le nomine della nuova governance e delle figure manageriali interne”.
Migliaia di malati di gioco d’azzardo in carico al ssn
“Non sentivamo davvero il bisogno di questa novità. Ma l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha immesso sul mercato ben nove nuovi gratta e vinci, i cosiddetti Multiprice Epsilon perché sono di tutti i prezzi, dai 10 centesimi ai 20 euro, quello più caro può fare vincere fino a 100 mila euro. E la novità è che questi biglietti si comprano e si giocano online, senza più intermediari e come dice qualcuno "comodamente seduti sul divano". Lo dichiara Stefano Vaccari deputato del Pd.
“Non dobbiamo spiegare la pericolosità di tutto questo, nemmeno più la deterrenza dello sguardo degli altri, mentre in casa, da soli davanti ad un PC, cadono tutti i freni inibitori e le dipendenze si acuiscono.
Per questo è folle scrivere, come fa un pezzo su "il Veggente", "un'estate all'insegna del divertimento", e “attenzione che potrebbe creare dipendenza”, ma quale divertimento? Ma come si fa a ironizzare sulla dipendenza in positivo quando ci sono migliaia di malati di azzardo in carico al servizio sanitario nazionale? Vediamo solo grossi pericoli. Per tutti, in particolare per i più giovani e i più fragili. Non ne sentivamo davvero il bisogno. Per il Governo tutto a posto?”, conclude Vaccari.