15/11/2023 - 17:22

“Le votazioni in commissione Trasporti delle risoluzioni sui porti rendono con netta evidenza la mancata chiarezza da parte di governo e maggioranza su alcuni aspetti cruciali per il futuro del settore”. Lo dichiara la vice presidente del Gruppo Pd alla Camera Valentina Ghio, spiegando la posizione assunta oggi in commissione Trasporti insieme ai componenti del Gruppo Pd Barbagallo, Bakkali, Casu e Morassut.

"Con il no a diverse importanti nostre richieste - aggiunge Ghio - non si sciolgono i dubbi sulle modifiche della natura giuridica delle Autorità di sistema portuale: la formulazione vaga della maggioranza, forse per coprire divisioni al loro interno, lascia aperte diverse incognite sul controllo pubblico nella riforma che riteniamo in questo modo non venga garantito a sufficienza, aprendo spiragli a processi di trasformazione delle ADSP in società per azioni come ha detto intervenendo oggi un rappresentante della maggioranza, o di maggiore privatizzazione

Così come giudichiamo insufficiente la riformulazione delle misure di sostegno al lavoro portuale previste dal decreto 34 del 2020, espressamente richiesto dalle imprese portuali: dal 1 gennaio 2024 le imprese portuali senza quel sostegno rischiano crisi occupazionali importanti e hanno bisogno di risposte certe non di una incerta valutazione subordinata alle priorità del bilancio. Il timore è che accada come al recente emendamento presentato sul tema e ritirato al Senato.

Infine è arrivato anche un ‘no’ alla richiesta di inserire il lavoro dei portuali nella categoria degli usuranti, come sarebbe giusto fare, oltre il mancato accoglimento dell'adozione del decreto sulla regolamentazione dell'autoproduzione per tutelare imprese e lavoratori da fenomeni di concentrazione e concorrenza sleale.

Stupisce inoltre che non abbiano accettato richieste come la semplificazione della normativa per attuare le comunità energetiche portuali o percorsi per la tutela e l'incremento del lavoro femminile nei porti. Un passo indietro rispetto a transizione energetica e parità di genere.

Mancano punti fondamentali di chiarezza sulla natura giuridica pubblica e su tutela del lavoro: da qui si deve ripartire per un processo condiviso di riforma”.

09/11/2023 - 13:44

Da Pd proposta contro vittimizzazione secondaria

Il Manifesto di Venezia per il rispetto e la parità di genere nell’informazione è per noi un punto fermo e il risultato di anni di battaglie e del lavoro prezioso della Federazione Nazionale Stampa italiana, del sindacato dei giornalisti Rai e l’associazione GiULiA Giornaliste, perché venisse riconosciuto il ruolo fondamentale dell’informazione e dei media sul fenomeno della violenza di genere ed è oggi strumento imprescindibile per analizzare quanto accaduto nella trasmissione “Avanti popolo” e nel racconto della violenza e dello stupro avvenuto a Palermo.

Anche se intenzione della trasmissione era quella di denunciare la cultura dello stupro, è stato un errore grave, tanto più da parte del servizio pubblico, esporre una sopravvissuta alla lettura di messaggi dei propri stupratori o alle “opinioni” di cittadini che - a volto coperto – hanno commentato quanto le è successo. Opinioni che, accompagnate dai messaggi di odio sui social, hanno veicolato il messaggio distorto e non più sopportabile che la ragazza se la sia andata a cercare.

Sono anche nostre le preoccupazioni espresse dalle oltre 300 tra giornaliste, intellettuali, scrittrici, attiviste, survivor nella lettera indirizzata ai vertici Rai e Agcom. Nello stesso contratto di servizio il Gruppo del Partito democratico aveva proposto uno specifico emendamento sul tema della vittimizzazione secondaria: promuovendo linguaggi, narrazioni rispettosi delle sopravvissute e che non alimentino gli stereotipi e le colpevolizzazioni che ne derivano.

Così la deputata del Pd Ouidad Bakkali, componente della commissione di vigilanza Rai e la senatrice dem Cecilia D’Elia.

07/11/2023 - 15:53

“La marcia delle donne per la parità dei diritti è un cammino lungo e tortuoso ancora in divenire. L’incontro di domani alla Camera dei Deputati rappresenterà l’occasione per fare il punto sulle battaglie vinte e su quelle ancora da vincere”. Così Simona Bonafè, vicepresidente vicaria dei deputati Pd, in merito all’evento “Un Viaggio Dispari” che avrà luogo domani, mercoledì 8 novembre a Roma dalle ore 15, presso la Sala della Regina di Montecitorio.
L’evento che parte dal Podcast realizzato da Chora Media e Istituto Luce sulla lunga marcia dei diritti delle donne italiane, vedrà la presenza di Anna Ascani, vicepresidente della Camera, Chiara Sbarigia, presidente Cinecittà Spa, della giornalista Flavia Perina, Patrizia Gabrielli, professoressa di Storia contemporanea e Storia di genere all'Università di Siena, Elvira Valleri, studiosa dell'associazionismo femminile e saggista, e dell'attrice Cristiana Capotondi.

26/10/2023 - 18:09

"Oggi, nell'aula di Montecitorio, abbiamo votato a favore del provvedimento del governo sul contrasto della violenza contro le donne e la violenza domestica, nonostante evidenti limiti. Limiti dovuti al fatto che il testo include prevalentemente misure cautelari e penali,  così come la mancanza di stanziamenti. Abbiamo contribuito a migliorare il testo attraverso nostri emendamenti e abbiamo votato a favore per dare un segnale di disponibilità e collaborare su un tema così drammatico. Disponibilità data anche per l'impegno preso dalla ministra Roccella di dare seguito alle nostre richieste di introdurre prima possibile norme volte alla formazione di assistenti sociali, giudici, forze dell'ordine, avvocati, medici, psicologi e consulenti tecnici, così come all'educazione affettiva e sessuale dei nostri ragazzi e ragazze nelle scuole. Sono infatti proprio l'educazione e la formazione le misure necessarie e indispensabili per sconfiggere la violenza di genere e la violenza domestica fin dalle sue fondamenta culturali.
La repressione serve, ma non basta: la violenza va, infatti, riconosciuta quando si verifica e non minimizzata come troppo spesso ancora accade. Vanno riconosciuti gli abusi e anche le molestie. E vanno prevenuti educando le nuove generazioni al rispetto, alla parità e al consenso perché ogni atto sessuale senza consenso è stupro. Vigileremo sull'impegno che la ministra Roccella ha preso verso l’opposizione e verso tutte le donne e le ricorderemo, costantemente, che la sicurezza delle donne vale una voce di bilancio". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

25/10/2023 - 15:18

Dichiarazione di Paola De Micheli, deputata Pd
“A cosa serviranno questi incentivi? Perché se nelle modalità possiamo aver trovato qualche accomodamento, ancora non è chiaro per cosa li utilizzerete . E le verifiche che sono state giustamente introdotte per cosa si faranno? Per il raggiungimento di quali obiettivi: solo quelli tecnici, numerici, o si faranno sul raggiungimento di precise politiche industriali , di transizione e di modernizzazione del nostro sistema produttivo?”

Così Paola De Micheli, annunciando il voto di astensione del gruppo del Partito Democratico alla delega in materia di revisione degli incentivi alle imprese. “ Riorganizzare gli incentivi sulla base dei criteri previsti è sicuramente urgente, come è urgente garantire chiarezza, trasparenza e semplicità . Ma è importate – ha proseguito De Micheli- garantire anche la parità di genere e introdurre il processo della loro verifica se questi hanno davvero raggiunto gli obiettivi. Noi del Pd vi abbiamo chiesto di introdurre il codice degli incentivi, per noi assolutamente strategico “. Nel corso della dichiarazione di voto, l’esponente Dem , rivolgendosi alla maggioranza ha chiesto di sapere “qual è il ruolo dello Stato che questo governo ha in mente rispetto alle imprese e quindi rispetto all’utilizzo delle risorse pubbliche. Manca – per De Micheli- la definizione di una prospettiva del nostro sistema industriale.

A questa delega manca cioè l’anima , la tensione alla trasformazione verso cosa e in quali tempi”. Per De Micheli “ il governo si deve rendere conto che è in corso uno shopping di medie imprese in Italia da parte gruppi internazionali . Per noi democratici manca una visione e non sono chiari gli obiettivi di politica industriale su cui puntare. Ci sono alcuni dossier – ha concluso De Micheli- come Tim, Ilva, Ita dove si evince una grande confusione da parte del governo, proprio sugli obiettivi di politica industriale . Il rischio è che se non ci sono obiettivi chiari, condivisi e definiti è che le decisioni siano figlie solo di operazioni di forza e la politica industriale non può dipendere solo dalle legittime attività delle lobbies o esclusivamente dalle emergenze . Noi chiediamo – ha concluso l’esponente Dem- che vengano previsti obiettivi precisi su una transizione ecologica e digitale verso nuovi modelli organizzativi , di produzione e sviluppo . Perché noi siamo e saremo dalla parte della modernità e della modernizzazione delle nostre imprese.”

03/10/2023 - 16:39

Dichiarazione di Ouidad Bakkali, deputata Pd e componente la Vigilanza Rai

Il contratto di servizio, quello approvato oggi, farà fare molti passi indietro al servizio pubblico e orienterà a rappresentare nei media della Rai non l’Italia che esiste, ma quella che vorrebbe questa Destra: chiusa alle diversità, disposta a proteggere solo certe minoranze sociali e non altre. Definire le discriminazioni è l’unico modo per contrastarle davvero.
Allora bocciano tutti i nostri emendamenti a cominciare  da quello che definisce quali discriminazioni nominare : razzismo/abilismo e omotransfobia.
Bocciato anche l’emendamento che chiede una corretta rappresentazione delle culture e la promozione della partecipazione delle persone di origine straniera nella programmazione Rai.
Clamorosa la bocciatura dell’emendamento nel quale chiediamo di mettere al centro della programmazione dedicata ai più giovani l’argomento della dispersione scolastica che fa parte della grande emergenza educativa del nostro Paese.
Avevo presentato  un emendamento anche alla letteratura per l’infanzia,  pensando che progetti come Nati per Leggere e il lavoro dei pediatri italiani potessero trovare spazio “ nella più grande industria culturale italiana”, ma no, nessuno spazio.
Abbiamo chiesto un impegno perché vi sia maggior promozione delle Istituzioni europee. E ancora, più   educazione alla Pace e alla solidarietà,  principi che non hanno trovato il favore di questa maggioranza.
Meno sorprendente,  ma sicuramente grave,  la bocciatura dell’emendamento sul linguaggio di genere e del linguaggio inclusivo nel servizio pubblico Rai.
Sono stati tutti bocciati anche gli emendamenti che tendevano a promuovere i modelli di riferimento femminile e maschile, paritari e non stereotipati,  e quelli alle informazioni volte a promuovere il rispetto delle diversità di genere e di orientamento sessuale.

21/09/2023 - 16:31

“Dal Governo nessuna risposta sulla formazione del personale per la prevenzione e la gestione della violenza sulle donne. Oggi in Commissione Affari costituzionali il PD ha presentato un question time al Ministro della Pubblica Amministrazione per chiedere risorse finanziarie e misure organizzative per una necessaria e a urgente formazione e specializzazione di tutto il personale che interviene per donne e minori vittime di violenza. Un intervento ormai indifferibile rispetto alla sconvolgente gravità del fenomeno. Ma Il Ministro ha invece parlato d’altro: non ha risposto nel merito e si è riferito genericamente, alle iniziative del suo Ministero sulla parità di genere. Cosa importante, sì, ma non una risposta né pertinente né accettabile di fronte all’ondata di femminicidi e di violenza”. Lo dichiara la deputata democratica Michela Di Biase intervenuta oggi in commissione per illustrare l’interrogazione.

“Nel contrasto alla violenza sulle donne - continua l’esponente dem - è emerso chiaramente negli anni, non ultimo dai lavori della Commissione femminicidio della scorsa legislatura, l’esigenza di una necessaria formazione e specializzazione di tutto il personale che interviene con donne e minori vittime di violenza per far sì che le vittime di violenza contro le donne e di violenza domestica ricevano un'assistenza adeguata. Quindi polizia e carabinieri, magistrati, personale della giustizia, personale socio-sanitario, insegnanti, polizia municipale devono essere coinvolti in un'apposita azione di formazione, di aggiornamento e di qualificazione, con natura continua e permanente.

La Convenzione di Istanbul, ratificata da questo Parlamento nel giugno 2013 – conclude Di Biase - prevede peraltro proprio un’adeguata Formazione delle figure professionali che si occupano delle vittime o degli autori di tutti gli atti di violenza. Stesso impegno era contenuto nella mozione unitaria, frutto di uno sforzo che ha visto coinvolte tutte le forze politiche, approvata lo scorso 23 novembre”.

21/09/2023 - 12:38

Presentati emendamenti Pd su pluralismo, digital strategy e centri produzione

“Il Contratto di servizio in esame è stato oggetto di approfondita analisi da parte del nostro gruppo che ne contesta una impostazione davvero riduttiva, priva di ambizione, e non degna della più grande azienda pubblica di informazione e intrattenimento.
Si sofferma marcatamente su alcuni dettagli identitari, anacronistici, in un tempo in cui quello radiotelevisivo rimane uno degli strumenti di collegamento con il mondo.
Non vengono colte alcune priorità di questo tempo e declinate alcune sfide come ad esempio quella della transizione digitale in modo adeguato.
Registriamo oggettivamente due passi indietro rispetto al precedente contratto di servizio tuttora in vigore.
Abbiamo quindi proceduto ad utilizzare la dinamica emendativa in maniera costruttiva, con l’obiettivo di apportare nell’interesse generale miglioramenti ad uno strumento vitale per l’azienda”. Lo ha detto Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione di Vigilanza sulla Rai, intervenendo in commissione.

“Con i nostri emendamenti puntiamo ad esplicitare meglio la tutela della divulgazione scientifica perché questo è il primo contratto che andiamo a rinnovare dopo la pandemia e dobbiamo far tesoro di quanto accaduto, valorizzando l’informazione scientifica, per non trovarci di fronte a situazioni imbarazzanti come quella che purtroppo abbiamo registrato ieri con l’ospitata in una trasmissione radiofonica di tesi no vax senza contraddittorio”, ha aggiunto Graziano, spiegando punto per punto tutti emendamenti presentati dal Pd.

“Ci auguriamo che vi possa essere un effettivo confronto di merito e confidiamo nel buonsenso affinchè si possa sottrarre la Rai ad un esercizio muscolare di potere e provare invece a contribuire a migliorarne la capacità di esercitare la propria funzione di servizio pubblico come la principale azienda culturale di questo paese. E che come tale possa vedere nei fatti garantiti i principi di pluralismo, di parità di genere, anche nella terminologia, di capacità competitiva sulla base della qualità”, conclude Graziano.

22/08/2023 - 11:30

"Cosa sta succedendo nel nostro Paese? La cronaca fotografa una spaventosa escalation di violenze commesse dagli uomini contro le donne, non ultimo l'atroce stupro di gruppo compiuto a Palermo: sette giovani, di cui uno minorenne, si sono accaniti in branco su una ragazza di 19 anni scatenando tutta la loro ferocia. A corollario di tanto orrore, sono spuntate come funghi non solo le chat dove si prendono le difese degli aguzzini secondo il solito, infame schema ('Lei se l'è cercata', 'Lei era ubriaca', 'Lei era una poco di buono'), ma anche le altre dove viene condiviso il video di quello stupro, con più di 16mila 'brave persone' che lo scaricano e lo guardano come fossero davanti a un film porno". Così inizia su X Laura BOLDRINI, deputata del Partito democratico e presidente del Comitato permanente sui diritti umani nel mondo. "Ci rendiamo conto, sì o no - prosegue l'ex presidente della Camera -, di quanto sia misogina e patriarcale una società come questa, che tollera la violenza sessuale contro una ragazza e arriva perfino a giustificarla? Ci rendiamo conto, sì o no, che le misure securitarie e il ricorso all'esclusivo aumento delle pene non servono a niente se non si attua un cambiamento culturale non più rimandabile? Strillare di 'galera buttando via la chiave' e di 'castrazione chimica' può fruttare un po' di facile consenso politico, ma non risolve assolutamente nulla". Per BOLDRINI, infatti, "se non si porta l'educazione sentimentale nelle scuole, se non si formano i giovani al rispetto verso l'altro sesso e se non si insiste sulla parità di genere come presupposto per vivere tutti e tutte meglio, questo orrore continuerà a riprodursi". "Se non ci muoviamo al più presto, odio, violenza e misoginia troveranno sempre più terreno fertile. La costruzione di un nuovo modello di società è una priorità assoluta su cui dobbiamo impegnarci in fretta e uniti. Uomini e donne insieme", conclude l'esponente dem.

05/07/2023 - 17:37

Il ministro #Sangiuliano ha dichiarato oggi alla Camera che «la parità di genere è tra le priorità» del suo Ministero e che su questo tema «sono chilometri avanti a voi e non accetto lezioni da nessuno». Parole forti, impegnative e assai presuntuose. Peccato che manca un piccolo particolare: se davvero la parità di genere fosse una priorità del suo Ministero, avrebbe immediatamente chiesto le dimissioni di chi lo rappresenta come sottosegretario, e cioè quel Vittorio #Sgarbi che con il turpiloquio e le frasi misogine ha offeso non solo le lavoratrici del #Maxxi, ma milioni di donne italiane. E invece neanche un accenno, nessuna assunzione di responsabilità. Dopo quanto accaduto, le belle dichiarazioni non contano nulla. Se non si passa dalle parole ai fatti si perde ogni credibilità e autorevolezza, ed è quello che sta accadendo al ministro Sangiuliano e alla presidente #Meloni.

Così su Twitter la deputata democratica Laura Boldrini.

07/04/2023 - 17:20

“Ringrazio Elly Schlein per la scelta di confermarmi come responsabile delle Politiche dello sport per il Partito Democratico. Un grande partito come il nostro, principale forza di opposizione, ha il dovere di occuparsi con grande attenzione di un tema così sensibile, a maggior ragione alla luce delle imminenti riforme, quella che porterà lo sport nella nostra Carta costituzionale e quella che finalmente riconoscerà la dignità e i diritti di lavoratrici e lavoratori sportivi. Nascerà un dipartimento che guiderò con orgoglio e che si occuperà di sport in relazione a lavoro, salute, ambiente, parità di genere, disabilità, enti locali. Ci occuperemo dello sport di vertice come di quello per tutti, con un’attenzione particolare al Sud del nostro Paese. A breve proporrò alla segretaria i nomi delle persone a cui sto pensando per far nascere questo dipartimento”.

Lo dichiara il deputato dem, Mauro Berruto.

04/04/2023 - 14:05

Dichiarazione di Alessandro Zan, deputato Pd

“Sono dei dilettanti allo sbaraglio. Questo governo non ha mai creduto al Pnrr e  assistiamo  solo a delle improvvisazioni, mentre corriamo  il pericolo di perdere 19 miliardi di fondi che rischiano di essere gettati letteralmente al vento”. Così il deputato del Partito Democratico Alessandro Zan, intervistato da Radio Immagina. Per Zan , l’atteggiamento della premier Meloni è  “arrogante poichè si è presentata  dicendo subito che bisognava rifare tutto da capo, conseguendo un inevitabile ritardo nell’approvazione di questi progetti che sono  fondamentali per la crescita infrastrutturale, digitale e per quanto riguarda il versante della giustizia  del nostro paese”. “L’Italia – ha proseguito Zan- presenta gap enormi , basti pensare a quello di genere, con il più alto tasso di disoccupazione femminile in Europa. Per non parlare del gap salariale, dove le donne, a parità di mansione, guadagnano  meno degli uomini”. Secondo l’esponente Pd, “il Pnrr serve proprio  a portare l’Italia ad essere un paese avanzato mentre  la destra al governo perde solo tempo, avvitata nelle proprie divisioni .  Il Pd – ha ribadito Zan- chiede che il ministro Fitto venga a riferire in parlamento  e metta tutti i problemi sul tavolo. Noi, responsabilmente, come opposizione siamo disponibili a dare una mano ma non gettiamo via questa occasione unica e decisiva per ammodernare l’Italia”.

13/03/2023 - 14:04

“Insieme alle deputate e ai deputati del Partito Democratico nella Commissione Affari Esteri della Camera Enzo Amendola, Lia Quartapelle, Fabio Porta e all’onorevole Andrea Orlando ho sottoscritto una lettera in cui esprimiamo profonda preoccupazione per il processo in corso presso la Corte Costituzionale turca relativo alla chiusura del partito di opposizione Peoples' Democratic Party (HDP).
La messa al bando dell'HDP significherebbe una nuova grave violazione della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, poiché i sette partiti della tradizione politica su cui si basa l'HDP sono già stati chiusi in passato e questo sarebbe dunque, l'ennesimo vulnus del diritto alla rappresentanza politica in Turchia, poiché al partito democraticamente votato da milioni di persone non sarebbe più consentito di partecipare alla competizione politica.
In coerenza con i valori che guidano la nostra politica, esprimiamo tutta la piena solidarietà a difesa dell'esistenza del Partito Democratico dei Popoli (HDP). Nel suo programma e nelle sue politiche, infatti, l'HDP si batte per una Turchia democratica e pluralista in cui le persone vivano in libertà e giustizia, per una società in cui prevalga l'uguaglianza. La parità di genere, il rispetto dei diversi gruppi etnici e religiosi e la salvaguardia dell'ambiente sono aspetti importanti per i quali il partito si batte e che sentiamo come nostri. Chiediamo la fine del processo in corso la cui finalità esclusivamente politica viola la Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU). Per tutte queste ragioni auspichiamo una Turchia democratica in cui tutti i partiti politici possano essere rappresentati e svolgere apertamente la loro attività”.

Ad affermarlo in una nota la deputata del Partito Democratico Laura Boldrini.

21/02/2023 - 20:18
Dichiarazione dei deputati Pd in Commissione Ambiente Marco Simiani, Chiara Braga, Sarà Ferrari, Augusto Curti e Christian Di Sanzo

Il  nuovo codice appalti  votato oggi dalla maggioranza in commissione ambiente non  convince né nel merito e nè nel metodo. Perché riteniamo davvero  grave l’atteggiamento della maggioranza che ha voluto comprimere i tempi per l’approvazione di un testo che costituisce uno degli obiettivi centrali del Pnrr.  In un contesto legittimo di semplificazione, il testo votato dalla maggioranza contiene evidenti criticità, a partire dalla riduzione dei compiti dell’Anac, per passare all’indebolimento delle disposizioni di contrasto alle frodi, alla corruzione, al conflitto d’interessi nello svolgimento delle procedure e a presidio della concorrenza, della tutela del lavoro e della parità di trattamento tra operatori. In sostanza, qui si vuol far passare la semplificazione per una deregulation a discapito però della qualità delle opere e della tutela del lavoro e della sicurezza. Perché la sicurezza è un tema per noi rilevante e nel nuovo testo  non vengono introdotte misure finalizzate alla valorizzazione della qualità della progettazione e viene, viceversa, cancellato uno degli obiettivi fondamentali come la compatibilità geologica, geomorfologica e idrogeologica. Non si prevede inoltre l’introduzione di pratiche di valutazione d’impatto ex post delle opere pubbliche e in tema più stringente di tutela e sicurezza sul lavoro emergono preoccupanti carenze con riferimento alla manodopera necessaria alla realizzazione dei lavori, dei servizi e delle forniture, a partire dalle disposizioni sull’appalto a cascata, per passare alle infrazioni contributive e retributive che non sono più causa di esclusione automatica di un operatore  dalla partecipazione a una procedura d’appalto. Si tratta, in sostanza, di un testo che fa fare passi indietro nei rapporti tra Pa ed Enti del Terzo settore e al principio di applicazione dei contratti collettivi nazionali. E poi siamo fortemente preoccupati per  la mancata inclusione del principio della parità di genere, inserito soltanto nell’ambito dei soggetti con disabilità: un arretramento preoccupante e pericoloso rispetto alle vecchie norme come se l’occupazione femminile e l’equità di genere non fossero una priorità del nostro Paese.”

21/02/2023 - 19:22

Dichiarazione dei deputati Pd in Commissione Ambiente Marco Simiani, Chiara Braga, Sarà Ferrari, Augusto Curti e Christian Di Sanzo

Il  nuovo codice appalti  votato oggi dalla maggioranza in commissione ambiente non  convince né nel merito e nè nel metodo. Perché riteniamo davvero  grave l’atteggiamento della maggioranza che ha voluto comprimere i tempi per l’approvazione di un testo che costituisce uno degli obiettivi centrali del Pnrr.  In un contesto legittimo di semplificazione, il testo votato dalla maggioranza contiene evidenti criticità, a partire dalla riduzione dei compiti dell’Anac, per passare all’indebolimento delle disposizioni di contrasto alle frodi, alla corruzione, al conflitto d’interessi nello svolgimento delle procedure e a presidio della concorrenza, della tutela del lavoro e della parità di trattamento tra operatori. In sostanza, qui si vuol far passare la semplificazione per una deregulation a discapito però della qualità delle opere e della tutela del lavoro e della sicurezza. Perché la sicurezza è un tema per noi rilevante e nel nuovo testo  non vengono introdotte misure finalizzate alla valorizzazione della qualità della progettazione e viene, viceversa, cancellato uno degli obiettivi fondamentali come la compatibilità geologica, geomorfologica e idrogeologica. Non si prevede inoltre l’introduzione di pratiche di valutazione d’impatto ex post delle opere pubbliche e in tema più stringente di tutela e sicurezza sul lavoro emergono preoccupanti carenze con riferimento alla manodopera necessaria alla realizzazione dei lavori, dei servizi e delle forniture, a partire dalle disposizioni sull’appalto a cascata, per passare alle infrazioni contributive e retributive che non sono più causa di esclusione automatica di un operatore  dalla partecipazione a una procedura d’appalto. Si tratta, in sostanza, di un testo che fa fare passi indietro nei rapporti tra Pa ed Enti del Terzo settore e al principio di applicazione dei contratti collettivi nazionali. E poi siamo fortemente preoccupati per  la mancata inclusione del principio della parità di genere, inserito soltanto nell’ambito dei soggetti con disabilità: un arretramento preoccupante e pericoloso rispetto alle vecchie norme come se l’occupazione femminile e l’equità di genere non fossero una priorità del nostro Paese.”

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