16/06/2023 - 17:24

Tweet di Nicola Zingaretti, deputato Pd
L’autorità anticorruzione ha certificato che il il 70% degli appalti del Pnrr non rispetta l’obbligo di occupare donne e giovani. Il governo deve subito attivarsi.

E per favore evitiamo il convegno sul perché i giovani non credono più nelle Istituzioni.

15/06/2023 - 15:04

“Sul blocco dei fondi di sviluppo e coesione siamo ben oltre qualsiasi limite di comprensibilità. Il Ministro Fitto continua a tenere il Mezzogiorno in ostaggio, senza nemmeno curarsi di dare una minima spiegazione. Lo sfogo unanime delle federazioni imprenditoriali pugliesi è sintomatico di un'insofferenza diffusissima nel tessuto economico del territorio e il rischio sempre più tangibile è che investimenti per miliardi di euro restino fermi al palo per il totale disinteresse del Ministro”.

Così Claudio Stefanazzi, Marco Lacarra e Ubaldo Pagano, deputati pugliesi del Partito Democratico in riferimento alla lettera inviata ieri dalle federazioni regionali di Confartigianato, Cna, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Casartigiani, Claai, Confapi, Confcooperative e Legacoop, al ministro per gli Affari Europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto.

“Se per tutti questi anni l’FSC ha accompagnato la nostra economia in un percorso di crescita costante, oggi il Ministro Fitto continua a tenere queste risorse nei cassetti del suo ministero, facendo un danno gravissimo a migliaia di imprese”.

“Il grido d’allarme del tessuto produttivo - concludono i dem - testimonia che tutti gli appelli che abbiamo lanciato finora non erano l’eco di un’ossessione dell’opposizione, ma una questione gravissima su cui Raffaele Fitto continua testardamente a non muovere un dito”.

14/06/2023 - 11:53

“Quale è lo stato dell’iter di adozione del decreto di riparto delle risorse del Fondo per la perequazione infrastrutturale da 4.600 milioni di euro? Il governo intende condividere con la Conferenza unificata le analisi metodologiche per ripartire al più presto le risorse e attivare gli investimenti necessari per colmare il gap infrastrutturale che determina un’ingiustificabile disparità fra le regioni del Mezzogiorno e del Nord del Paese e all’interno delle regioni stesse su trasporti, sanità, istruzione e settore idrico?”.

Sono le domande contenute nell’interrogazione rivolta al presidente del Consiglio, al ministro per gli Affari regionali e le autonomie e al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, presentata a prima firma dal capogruppo della commissione Ambiente, Marco Simiani e sottoscritta da numerose deputate e deputati del Gruppo Pd.

“Il precedente governo - si legge nell’interrogazione - aveva già sviluppato un lavoro preparatorio che individuava, tenendo conto degli interventi a valere sul Pnrr e sul Pnc, le principali criticità e gli indicatori di carattere tecnico per definire il riparto delle risorse in modo equo e tecnicamente robusto. Era stato predisposto anche uno schema di Dpcm da parte del ministero della Coesione che non ha potuto concludere il suo iter politico e amministrativo a causa della fine anticipata della scorsa legislatura. Considerata l’urgenza di ridurre il gap infrastrutturale tra Regioni e all’interno delle stesse è fondamentale riprendere rapidamente il percorso già avviato”.

14/06/2023 - 11:12

“Nella relazione inviata al Parlamento dal ministro Fitto sullo stato di attuazione del PNRR, per il ministero della Salute emergono elementi di criticità per quanto riguarda le aree 'Case di comunità (Cdc) e presa in carico della persona'; il 'Rafforzamento dell'assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (ospedali di comunità)' e 'Verso un ospedale sicuro e sostenibile'.  Si tratta di interventi importanti che valgono 4,6 miliardi del PNRR. Vorremmo finalmente una parola di chiarezza da parte del governo: sono in grado di realizzare tutte le case di comunità e gli ospedali di comunità? Ma, soprattutto, sono intenzionati a farli oppure non credono più nel progetto? Nella relazione non c'è una riga sulle 1350 case di comunità da realizzare. Ma se non si fanno Osco, Case di comunità e Cot come pensano di poter realizzare la riorganizzazione della medicina del territorio, che uno degli obiettivi strategici del PNRR e che si fonda sul principio della prossimità?” Così in una nota la deputata dem Ilenia Malavasi, componente della commissione Affari Sociali.

“Siamo di fronte - conclude Malavasi - a gravi criticità che rischiano di compromettere una delle missioni più importanti previste dal piano e che mira a promuovere un miglioramento del SSN, una più rapida presa in carico della persona, garantendo equità di accesso alle cure, rafforzamento della prevenzione e dei servizi sul territorio. Nelle settimane scorse, il ministero, rispondendo a una nostra interrogazione, aveva assicurato come non vi fossero elementi ostativi al raggiungimento degli obiettivi. Tuttavia, dalla relazione del governo emergono con chiarezza criticità, omissioni e debolezze che non consentono di realizzare gli obiettivi nei tempi previsti. Ho depositato, con i colleghi Furfaro e Girelli, l’ennesima interrogazione per sapere quali eventuali interventi normativi correttivi si vogliano attuare per recuperare i ritardi accumulati. Vogliamo conoscere in modo dettagliato quali sono le progettazioni che rischiano di saltare e su quali territori ricadranno. Riteniamo gravissimo che le risorse per migliorare il sistema sanitario siano sprecate in questo modo. Il governo non può continuare con le ambiguità, deve delle risposte al Paese”.

09/06/2023 - 16:39

La presunta “Agenda” del Ministro Valditara riteniamo, purtroppo, sia la stessa del suo collega di governo Calderoli, e lì la parola sud non c'è. Non basta fare un’agenda per rivendicare una serie di cifre e di risorse già stanziate da altri governi. Il nodo politico non affrontato è quale futuro si vuol costruire per il Mezzogiorno sapendo che l'istruzione è una leva fondamentale. I dati invalsi, infatti, sistematicamente, ci riportano un sistema formativo in cui le diseguaglianze diventano ereditarie. Su questo il Ministro continua a eludere risposte. Il combinato disposto del voluto rallentamento del Governo sul PNRR, della provocatoria cancellazione del reddito di cittadinanza e dell’assurdo ddl Calderoli, espone il Mezzogiorno, proprio sulla scuola, ad un pericolosissimo tsunami sociale. Il “segnale” per il Sud, di cui parla il Ministro dell’Istruzione non può essere una conferenza stampa, ma dire se intende avallare o meno la riforma Calderoli. La lotta alla dispersione scolastica e alla povertà educativa ha come premessa mantenere un Paese unito.

Così i deputati dem Marco Sarracino, responsabile Mezzogiorno del Pd, Irene Manzi, responsabile Scuola del Pd e Toni Ricciardi, vice capogruppo del PD alla Camera.

09/06/2023 - 14:18

"La premier Meloni riduce il dibattito sull'autonomia differenziata ad una bagarre fra gruppi dirigenti sbagliando completamente impostazione. A protestare non sono "classi politiche" ma innanzitutto le persone che vivono in territori che, con il ddl Calderoli, vedrebbero cristallizzate le diseguaglianze su materie fondamentali come sanità, istruzione, opportunità. Non si tratta di chi ha fatto bene o male il proprio lavoro, per quello saranno i cittadini a giudicare. Qui, ed è ciò che volutamente ignora la Meloni, sono in gioco i valori della nostra Costituzione soprattutto nei territori più fragili. Il Pd è e sarà in campo, per contrastare con forza un'idea di Paese sbagliata e divisiva. Per noi occorre, invece, rafforzare la coesione sociale e territoriale, proprio come previsto dagli obiettivi del Pnrr che invece questo Governo rischia di far saltare". Così il deputato e responsabile Sud e Coesione della segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino.

09/06/2023 - 11:19

“Apprendiamo a mezzo stampa che progetti per 7,3 miliardi di euro destinati alla Sicilia verranno rimodulati. Stessa sorte due lotti della Palermo - Catania (Caltanissetta - Lercara e Enna - Caltanissetta) del valore di 276 milioni di euro che nel famigerato dossier inviato al ministro Fitto sono stati stralciati. Vorremmo sapere dal ministro Salvini come intende gestire le Infrastrutture del nostro Paese visto che vengono usati due pesi e due misure. Sembrerebbe proprio che questi fondi del Pnrr il governo non voglia usarli oppure usarli male. Ma la cosa che più stupisce e ci lascia sconcertati è l’inerzia dei deputati siciliani che non salvaguardano la nostra Regione, svendendola come stanno facendo con l’autonomia differenziata”. Lo dichiara la deputata siciliana del Pd, Stefania Marino.

09/06/2023 - 10:48

“Il ministro Matteo Salvini come Penelope: di giorno strombazza e annuncia progetti faraonici e infrastrutture in ogni dove, di notte invece stralcia, rimuove, rimodula, posticipa opere fondamentali di cui il Paese ha bisogno. A farne le spese stavolta, in un piano di rimodulazione sulle infrastrutture per complessivi 7,3 miliardi, anche due 2 lotti della tratta ferroviaria Palermo-Catania del valore di 276 milioni di euro, stralciati dalla relazione semestrale sul PNRR inviata dal ministero delle Infrastrutture a quello per gli Affari europei, Coesione, Sud e PNRR. Discutiamo di Ponte sullo Stretto ma intanto su questa tratta si continua a viaggiare con tempi medievali”. Lo dichiara il segretario regionale del PD Sicilia e capogruppo del PD in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo, che sull’argomento ha depositato una interrogazione ai ministri Salvini e Fitto.

08/06/2023 - 18:46

Codice appalti, Pnrr, Ponte sullo stretto. Oggi a Montecitorio l’allarme dell’Anac per deroghe e scorciatoie pericolose. Dal Governo Meloni solo ricette sbagliate per ridurre controlli, trasparenza e qualità. L’ennesimo allarme che non lasceremo cadere.

Lo ha scritto su Twitter Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

08/06/2023 - 17:41

“Il Decreto Siccità è un provvedimento incompleto, tardivo e che mortifica il Parlamento: sbagliato nei contenuti e nella forma. Il governo continua a considerare la mancanza d'acqua come una situazione emergenziale, mentre i cambiamenti climatici impongono politiche serie di programmazione, manutenzione dell'esistente e capaci di contrastare le perdite idriche che raggiungono oltre i 100mila litri di acqua al secondo".

 

Lo ha dichiarato Marco Simiani, capogruppo in commissione Ambiente alla Camera, intervenendo in Aula per esprimere il voto contrario del Gruppo Pd-Idp alla richiesta di fiducia posta dal governo al Decreto Siccità.

"Il decreto - ha aggiunto - è incompleto perché contro la crisi idrica il governo ricorre ancora una volta esclusivamente a commissari, a deroghe alle norme di tutela ambientale, a una nuova ondata di infrastrutture e cemento sul territorio. Mancano invece le risorse adeguate, il coinvolgimento degli enti territoriali e delle autorità di bacino e, soprattutto, il raccordo con i progetti presenti nel Pnrr. Il decreto è tardivo poiché i dati sulla siccità erano evidenti, mentre il provvedimento è stato bloccato per mesi dalle polemiche, tutte interne alla destra, sulla nomina del Commissario. Il decreto, infine, mortifica il Parlamento. Al Senato la maggioranza ha ritirato molti emendamenti pur di non far votare gli identici presentati dalle opposizioni. Alla Camera - ha concluso - l’atteggiamento è stato addirittura peggiore: la votazione di quasi 160 proposte emendative è infatti stata immediata, rapidissima e confusa”.

08/06/2023 - 13:19

"L'Ocse scrive che l'Italia dovrebbe registrare una "crescita modesta" nel 2023 e 2024, con il Pil che rallenterà dal 3,8% del 2022 all'1,2% nel 2023 e all'1% nel 2024 e avverte che ritardi nell'attuazione Pnrr potrebbero ridurne ulteriormente la crescita. Occorre avvisare di questo la presidente Meloni che nei giorni scorsi aveva annunciato crescite trionfalistiche con l'Italia in testa alle graduatorie europee. Almeno 13 Paesi, secondo la Commissione, di contro, registreranno una crescita del Pil più alta di quella italiana: tra questi la Spagna, la Grecia, il Portogallo, i Paesi Bassi e la Polonia. Meloni poi omette di dire che, secondo la Commissione Ue, nel 2024 il Pil italiano crescerà dell’1,1 per cento rispetto al 2023. È l’aumento più basso di tutti e 27 i Paesi Ue, a pari merito con quello della Svezia. Servirebbe un bagno di umiltà alla presidente Meloni e soprattutto servirebbe sano realismo con l'attuazione del Pnrr sul quale prevalgono di contro silenzi e misteri". Lo dichiara Silvio Lai, deputato Pd, membro della commissione Bilancio di Montecitorio.

07/06/2023 - 17:02

Dichiarazione di Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti della Camera

“Non siamo per nulla soddisfatti della risposta del governo per quanto riguarda il Piano nazionale aeroporti”. Così il deputato Pd Anthony Barbagallo, capogruppo in commissione Trasporti,  replicando al ministro Salvini nel corso del Question time di oggi alla Camera. Il Pd aveva chiesto al governo, con la deputata Oiudad  Bakkali, “poiché il sistema aeroportuale è un anello fondamentale per lo sviluppo e la crescita sociale ed economica dei territori e dell'intero Paese, garantendo la mobilità dei cittadini e delle merci, quale fosse la strategia che intende sviluppare”. Per Barbagallo “nella risposta del ministro Salvini manca una visione, una strategia d’insieme del sistema degli aeroporti italiani. Il Piano – ha aggiunto l’esponente del Pd- dovrebbe proprio garantire lo sviluppo del trasporto aereo e del sistema aeroportuale. Ma non sono indicate per nulla le risorse, né  vi è una specifica linea d’intervento del Pnrr per sostenere la realizzazione. Come Partito democratico – ha aggiunto Barbagallo- saremo particolarmente vigili sui percorsi di privatizzazione. Restano drammaticamente senza risposte il tema del “caro voli” nonostante le direttive europee in materia di concorrenza e di aiuti di Stato. Scarsi e insoddisfacenti – ha precisato Barbagallo- i riferimenti del Piano alla transizione ecologica , alla sostenibilità ambientale e alla digitalizzazione . Resta il tema della mancata valorizzazione di alcuni scali importanti del Mezzogiorno come  Comiso, Lamezia, Crotone, Reggio Calabria e Pescara. Infine, il Pd manifesta una grandissima preoccupazione per i numerosi lavoratori che in maniera duratura e stagionale interessano gli scali. Si tratta – ha concluso Barbagallo- per lo più di persone fragili, donne e over 50, e  di loro non c’è traccia nel piano mentre andrebbero tutelati per primi”.

07/06/2023 - 12:32

“Questo provvedimento su un tema importante e strategico quale è il rafforzamento della capacità amministrativa delle Pa è totalmente inadeguato. Il piano di assunzioni è totalmente insufficiente se il fine è quello di disegnare un futuro diverso per il nostro Paese verso il Pnrr.

Non viene data energia a tutti quei progetti che ci permettono di rendere il Paese più innovativo, più sostenibile, per offrire ai nostri giovani quelle opportunità che spesso tristemente cercano all’estero.

Le scelte anche di questo decreto sono insufficienti: le assunzioni riguardano prevalentemente le forze di polizia e nemmeno tutte. Ma negli altri settori? Le assunzioni riguardano i vertici. E la base? Troppe lacune e troppi settori vengono tralasciati. Questo decreto ancora una volta va contro i richiami del Presidente della Repubblica di non ricorrere alla decretazione d’urgenza in continuazione non avendone nemmeno i presupposti e poiché limita l’esercizio di democrazia da parte del Parlamento, e lede la fiducia dei cittadini nei confronti non solo del Governo ma della politica tutta. Questo decreto è insufficiente sia nel merito che nella linea di lavoro e per queste ragioni facciamo convintamente opposizione”. Lo ha detto in Aula il deputato del Pd, Silvio Lai, dichiarando il voto contrario del Pd al decreto Pa.

07/06/2023 - 11:51

“L’Istat condiziona il miglioramento nelle stime sul Pil a due questioni: realizzazione del Pnrr, e aumento delle retribuzioni nei rinnovi dei tanti contratti scaduti (che coinvolgono il 55% dei lavoratori). Identifica come fattore di rischio per la crescita la situazione dell’agricoltura in Emilia Romagna a seguito dell’alluvione. Di fatto conferma l’agenda per il governo che da tempo il Partito Democratico propone: non tagliare il Pnrr, adoperarsi perché i contratti siano rinnovati, a partire da quelli pubblici, nominare subito il commissario per la ripresa nei territori colpiti da alluvioni e frane”.

 

Lo dichiara la deputata Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro del Pd.

07/06/2023 - 11:40

“Sette mesi e 15 giorni sono passati dall’insediamento del governo Meloni senza che nessuna riforma organica attesa dal Paese o promessa in campagna elettorale sia stata messa in cantiere. Sono stati approvati invece 25 decreti-legge e votate 17 questioni di fiducia. Siamo partiti dal considerare un’emergenza i Rave party e siamo arrivati alla pretesa di affrontare i temi del lavoro e della Pa con decreti-omnibus, abominio giuridico e politico. La nostra critica non è dovuta all’assenza dei requisiti di necessità ed urgenza. Anzi sono mesi che chiediamo al governo di occuparsi seriamente del Pnrr, considerato una palla al piede più che un’opportunità. Solo con il rafforzamento della Pa saremo in grado di spendere bene i soldi del più grande piano di investimenti dai tempi del Piano Marshall. Invece il governo ci consegna un decretuccio che nasconde l’abominio di un ennesimo grave strappo istituzionale sul potere di controllo concomitante della Corte dei Conti”.

Lo ha detto la vicepresidente del Pd, Chiara Gribaudo, intervenendo in Aula nella discussione generale sul Decreto Pa.

“Siamo in ritardo - ha aggiunto - nella spesa dei 4,6 miliardi di euro per la realizzazione di 250mila asili nido, nell’erogazione delle borse di studio. Abbiamo perso l’occasione di individuare le risorse per ridurre l’eccessivo ricorso ai contratti precari o a tempo determinato nella PA, e di colmare la differenza di attrattività tra pubblico e privato e la mancanza di profili professionali e tecnici. Sono stati bocciati sia il rinnovo del contratto collettivo nazionale 2022-2024 del pubblico impiego, che il piano straordinario di assunzioni. Questo decreto non copre invece il turnover, non abbassa l’età media della PA, non affronta il tema della precarietà degli oltre 400mila lavoratori con contratti flessibili e dei 63mila lavoratori e lavoratrici precari della sanità. Il governo ha trovato qualche risorsa per risolvere i problemi della dirigenza, ma non ha pensato alla base: non è riuscito, ad esempio, a reperire le risorse per portare dal 10 al 30% il tetto alla deroga di spesa in sanità delle Regioni. Il Pd - ha concluso - non può che votare contro l’ennesimo, inutile e dannoso decreto omnibus”.

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