30/03/2023 - 14:22

“Salvini e la lega sul disastro del Pnrr sono doppiamente colpevoli, prima hanno fatto cadere il Governo Draghi rallentando l’attuazione del piano, poi per mesi hanno ingannato gli italiani, assieme alla nuova maggioranza, sulla realizzazione dei progetti. Il Partito del Carroccio, invece di chiedere scusa al paese, chiede addirittura le dimissioni del Presidente Anac, che aveva giustamente sollevato dubbi sulla capacità del nuovo Codice Appalti di prevenire corruzione ed illegalità negli affidamenti diretti per le opere pubbliche”: è quanto dichiara Marco Simiani, Capogruppo Pd in Commissione Ambiente ed Infrastrutture di Montecitorio.

30/03/2023 - 12:14

Entro il 2030 il 42,5% dell’energia consumata nella Ue proverrà da fonti rinnovabili. La decisione è frutto dell’accordo tra Consiglio Europeo e Parlamento europeo che prevede anche l’accelerazione delle autorizzazioni per evitare burocrazia e ostacoli che oggi ostacolano la produzione. Un’ottima notizia che purtroppo aggrava le preoccupazioni per i ritardi dell’Italia sul PNRR che doveva essere il volano della transizione ecologica con più di un terzo dei fondi disponibili dedicati all’ambiente. Ancora una volta mancanze e limiti del Governo mettono davvero a rischio lo sviluppo del paese. Mentre l’Europa corre.

Lo ha scritto su Facebook Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

29/03/2023 - 17:05

“Il ritardo per la costituzione della commissione bicamerale Antimafia non è più accettabile. A ormai oltre 6 mesi dall’avvio della Legislatura, facciamo appello alla presidenza della Camera e a tutti i gruppi parlamentari di mettere fine a questa serie di incomprensibili rinvii. Come è stato con chiarezza denunciato anche dalla Corte dei Conti, in un momento così delicato di forti rischi di infiltrazioni mafiose per progetti e lavori legati alle risorse del Pnrr e con le nuove norme che riformano, e secondo noi peggiorano, il codice appalti, serve che la commissione sia costituita e pienamente operativa”. Lo dichiarano i componenti designati dal Gruppo della Camera Partito democratico, Peppe Provenzano, Debora Serracchiani, Andrea Orlando e Anthony Barbagallo.

 

 

29/03/2023 - 15:43

Occorre conoscere al più presto quadro ricadute anche in Liguria
“Per i ritardi e le incertezze del governo l’Italia rischia di perdere un’occasione unica di rilancio. Sono allarmanti i dati resi noti dalla Corte dei Conti sullo stato di avanzamento del Pnrr, soprattutto a causa della mancanza di personale in grado di portare avanti i progetti. Paure confermate dalle parole dello stesso ministro Fitto che ammette che molti progetti non saranno realizzabili senza un cambio di passo. Se il governo non si dimostra in grado di gestire questa situazione, il rischio è che Regioni e Comuni, compresi quelli liguri, perdano dei finanziamenti preziosi per il rilancio del Paese su sanità, dissesto, transizione ecologica e innovazione. Non possiamo permetterlo. Dobbiamo impegnarci per mettere a terra progetti sostenibili e utili per lo sviluppo dei territori. Il governo riferisca al più presto in Parlamento e faccia chiarezza in modo dettagliato della situazione e come pensa di intervenire per evitare il peggio”.

Così la deputata del Partito Democratico Valentina Ghio.

29/03/2023 - 15:42

“Servono investimenti per le imprese e per creare lavoro. A  parte le chiacchiere e i proclami della destra, sui miliardi europei del Pnrr cominciano ad emergere i primi veri e seri problemi. Abbiamo chiesto al governo di venire in aula e dire subito verità, non tanto all'opposizione, quanto ai lavoratori, ai giovani, alle imprese”.

Così il deputato del Pd, Nicola Zingaretti.

29/03/2023 - 12:51

Sul Pnrr serve un’operazione verità. Per questo il governo deve venire in Parlamento e fare chiarezza su situazione e sui programmi, se esistono, per evitare di perdere queste risorse indispensabili alla modernizzazione del paese ed alla sua trasformazione. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza non ha colore politico, è un’occasione storica per l’Italia. Il governo ha il dovere di dire alle Camere cosa sta facendo e come intende agire per superare i ritardi.

Così Debora Serracchiani, deputata Pd

29/03/2023 - 12:44

“È andata così. Pazienza”. Sembra questo l’atteggiamento del Governo di fronte ai milioni di euro del Pnrr che l’Italia butterà nella spazzatura per colpa dei ritardi negati finora. Per mesi si è continuato a negare anche l’evidenza e chi lanciava l’allarme veniva tacciato di essere una Cassandra di sventura. Ora i nodi vengono al pettine e Fitto è costretto ad ammettere che molti progetti non si faranno e che i relativi soldi che dovevano arrivare dall’Ue saranno persi. Una resa, insomma. Nonostante qualche membro del Governo cerchi ancora di minimizzare sostenendo che il nuovo Codice Appalti sarà la panacea di tutti i mali. Non è così: le procedure di semplificazione sui progetti del Pnrr c’erano già. Se mai, serviva implementare il personale.

Il fatto è gravissimo perché priva l’Italia di risorse fondamentali per la ripresa. Risorse europee che non è possibile recuperare altrove. La previsione di crescita del Paese per i prossimi anni sarà rivista al ribasso. Chiederemo al ministro Fitto di venire in Aula a spiegare dove risiedono le responsabilità di questi incredibili ritardi e di un enorme spreco di opportunità. La possibilità di correggere il tiro, almeno in parte, c’è ancora. Si può andare a trattare con l’Europa per ottenere di sostituire i progetti incagliati con altri che siano in stadio più avanzato. Si può cercare di utilizzare i fondi per sostenere i Comuni che ne hanno bisogno per affrontare i forti rincari di energia e materie prime. Certo, però, servono volontà e soprattutto rapidità. Due cose che finora sono mancate completamente a questo Governo”.

Lo dichiara la deputata del Pd Antonella Forattini.

29/03/2023 - 10:30

“Ogni giorno apprendiamo notizie sempre più allarmanti sul Pnrr. Il Piano è fermo al palo. Il pagamento della terza rata è stato congelato e sui prossimi step del cronoprogramma di investimenti e riforme non c’è alcuna chiarezza da parte dell'esecutivo. Così come nessuna notizia arriva dal governo su eventuali modifiche che ha annunciato di voler apportare al Recovery Plan. Se a questo aggiungiamo anche il blocco da mesi dei Fondi di Sviluppo e Coesione al Sud, la situazione è davvero preoccupante. Il governo ha il dovere di informare il Parlamento e fare chiarezza su cosa sta facendo e cosa intende fare. Non gli consentiremo di sprecare questa occasione storica per l'intero Paese”.

Lo dichiara Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche Ue alla Camera.

29/03/2023 - 09:38

“Basta. Ogni giorno veline sul PNRR. Non si sa nulla di quello che accade ai singoli progetti. Non c'è trasparenza. ‘Colpa di chi c'era prima, colpa della UE’. Serve una sessione in Parlamento, il Pnrr è la missione nazionale, riguarda il futuro dell’Italia non di qualche ministro”. Lo scrive su Twitter il deputato dem Enzo Amendola, capogruppo Pd in commissione Esteri.

28/03/2023 - 18:37

“Lavoro e giovani non sono facce della stessa medaglia. È grave che un quarto dei nostri giovani non riesca a trovare una occupazione. I dati sono ancora più allarmanti quando il lavoro trovato risulta precario, intermittente ed instabile, con punte estreme nel Mezzogiorno. Il grido di allarme lanciato dai Vescovi italiani con il messaggio per la Festa dei lavoratori non può lasciare indifferenti ed impegna le istituzioni e la politica a profondere il massimo sforzo per dare quelle prospettive di certezza ma anche di dignità alle nuove generazioni. Per farlo serve una strategia che unisca sviluppo, giustizia sociale, lotta alle diseguaglianze, diritti. E’ dentro una crescita di qualità e sostenibile che si possono creare nuove opportunità di lavoro. L’era dei combustibili fossili e dell’esasperazione economicista fondata su sfruttamento e speculazioni deve chiudersi definitivamente. Senza nostalgie e con il coraggio di assumere decisioni conseguenti. Riguarda pure l’ambiente e i mutamenti climatici al centro dei richiami solenni di papa Francesco”.

Lo ha dichiarato il deputato del Pd in commissione Bilancio alla Camera, Silvio Lai.

“Il dovere di accompagnare gli ultimi e di non lasciare indietro nessuno - aggiunge - passa per il diritto alla formazione e al rapporto più stretto tra scuola e lavoro. Un nesso ora insufficiente. Non ci si può attardare rinviando scelte necessarie che possano segnare la transizione ecologica utilizzando al meglio le opportunità che ci arrivano dal piano nazionale di ripresa e resilienza e dalle altre misure collegate che consentono di accedere a ingenti risorse europee. Preoccupa la possibilità, emersa in questi giorni, che possa venir meno la condizionalità all’occupazione di giovani e donne per i progetti finanziati dal Pnrr. Un tema che richiede immediata chiarezza da parte del governo Meloni. Non tradire le aspettative e le aspirazioni dei giovani ad un lavoro pagato correttamente, dignitoso e adeguatamente vissuto è l’unica strada per dare una prospettiva al nostro Paese. Non farlo - conclude - significa tradirli e accettare che i giovani fuggano dal nostro Paese e non per scelta ma per obbligo, come dimostra la recente indagine del Sole24ore sugli stipendi dei giovani italiani emigrati”.

28/03/2023 - 14:36

"L’utilità dell’intervento dell’assessore regionale alle Politiche del Lavoro, Pietro Quaresimale, nel replicare alla mia nota sul funzionamento dei Centri per l’impiego abruzzesi si comprende appieno se si considerano le domande specifiche riportate nel mio comunicato e soprattutto nell’interrogazione presentata al ministro del Lavoro,  domande che per comodità ripetiamo: quante sono le risorse umane effettivamente assegnate ai servizi per l’impiego? Quante sono le risorse umane assunte effettivamente? Quante quelle distratte dagli uffici originari e programmate verso strutture a prevalente impegno politico? Quanti sono i cittadini che si sono rivolti ai CPI? Come procede il piano degli investimenti attivato dal ministero in Abruzzo? In quanto tempo prevedete di utilizzare e rendicontare le risorse del PNRR (21.673.588 euro) dedicate ai servizi per l’impiego? Nella sua fumosa replica l’assessore regionale in scadenza non dà risposte ma si limita ad induzioni del tipo: se nessuno ci ha detto che stiamo sbagliando, significa che stiamo agendo bene. Lasciamo Quaresimale alle sue mirabolanti certezze, in attesa di ricevere risposte puntuali ai quesiti sopra elencati". Lo afferma in una nota il deputato abruzzese del Pd, Luciano D'Alfonso.

27/03/2023 - 12:46

Il deputato del Pd, Luciano D’Alfonso, ha presentato un’interrogazione a risposta in commissione al ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, al ministro del Turismo e al ministro della Cultura per sapere se ravvisino “l’urgenza di promuovere indirizzi cogenti al fine di velocizzare la messa a terra dei finanziamenti disponibili” per il comprensorio turistico di Passolanciano-Majelletta.

La vicenda inizia nel 2016 allorché la Regione Abruzzo, con delibera di giunta n. 229 del 19 aprile, nell’ambito del Masterplan Abruzzo – Patto per il Sud, ha approvato la strategia di interventi operativi verificati su base progettuale per lo sviluppo e la crescita della regione Abruzzo, con la quale sono stati finanziati interventi per 20,2 milioni di euro sulle infrastrutture funzionali alla valorizzazione turistica delle stazioni invernali Passolanciano-Majelletta.

Il 20 febbraio 2018 la giunta regionale da me presieduta ha individuato come priorità, con delibera n. 83, il completamento e la valorizzazione dell’accesso pescarese al versante occidentale della Majella – passando per la S.P. 64 – per un importo pari a 2 milioni di euro che consente il collegamento del sistema termale di Caramanico con la Majella, finanziamento approvato dal CIPE con delibera n. 12 del 28 febbraio 2018.

Dopo le sollevazioni degli amministratori del comprensorio della Majella a gennaio 2022, in merito ai ritardi negli appalti dei lavori di valorizzazione turistica delle stazioni invernali di Passolanciano-Majelletta, la Regione ha assicurato le prime gare d’appalto. Il 4 febbraio 2022 l’assessore al Turismo della giunta regionale in scadenza ha promesso: “Entro agosto i lavori del sesto lotto del progetto di valorizzazione turistica di Passo Lanciano verranno appaltati”. Ma nulla è accaduto.

“A 1500 giorni dall’arrivo della giunta Marsilio, che ha ereditato 22,2 milioni - commenta D’Alfonso - non si capisce quali siano i problemi per i quali gli appalti per la messa in cantiere delle opere infrastrutturali stentano a partire. Cos’è che blocca la Regione e l’Arap dal far partire i lavori? L’appalto va fatto immediatamente, anche in ragione dell’attuale aumento dei prezzi dei materiali, che incide notevolmente sul valore delle risorse rese disponibili dal Masterplan Abruzzo: si tenga conto che ogni milione di euro, se inutilizzato per un anno, perde mediamente il 20-25% della sua capacità realizzativa”.

22/03/2023 - 11:43

“Viviamo in una fase storica delicata, dopo una pandemia devastante, una guerra drammatica e un’emergenza energetica con l’impennata del costo della vita. In questa situazione, il nostro Paese avrebbe potuto pagare un prezzo altissimo. Se siamo riusciti a reggere è perché l’Italia era ed è fortemente ancorata all'Euro ed all'Ue, e questo grazie al Pd e alle forze progressiste che hanno tenuto la barra dritta anche quando qualcuno di voi, con i suoi amici di Visegrad, provava ad allontanarci dai nostri Partner. Oggi che siete al governo vi rendete conto di quanto fossero sbagliate le vostre posizioni. Siamo commossi e piacevolmente colpiti. Ora, anche per le crisi delle banche Svb e Credit Suisse, bisogna ratificare subito la riforma del Mes. Basta con bugie e fake news. Se fosse stato per voi, inoltre, il Pnrr non sarebbe neppure esistito, oggi è patrimonio dell’intero Paese. Avete poi il dovere di rendere permanente un meccanismo come Sure per difendere l’occupazione in caso di crisi. E come ha già fatto la nostra segretaria Schlein, vi ribadiamo che è giunto il tempo di attuare nel nostro Paese le previsioni sul salario minimo, quelle che peraltro avete votato anche voi, entusiasti, in Europa”.

Così il vice presidente del Gruppo Pd, Piero De Luca, intervenendo in Aula alla Camera sulle comunicazioni del presidente del Consiglio in vista della riunione del Consiglio Ue.

“Occorre - ha aggiunto - rafforzare il ruolo dell’Ue quale attore internazionale, a partire dalla drammatica emergenza in Ucraina dovuta alla grave, ingiustificata e illegittima, aggressione decisa da Putin. Noi siamo stati da subito dalla parte dell’Ucraina, delle libertà, dei diritti fondamentali, essenza stessa della nostra integrazione europea. Siamo in presenza di vere e proprie azioni criminali e non è un caso che la Corte dell’Aia abbia emesso un mandato di arresto contro Putin. Questo sostegno è,la premessa per ottenere il cessate il fuoco e una soluzione diplomatica per una pace giusta. Rafforzare l’Ue vuol dire, infine, porre rimedio anche alle incapacità sul fenomeno immigrazione. Non è certo una soluzione la soppressione della protezione speciale o dichiarare guerra alle Ong. Le immagini di Cutro hanno segnato un punto di non ritorno. Ancor più devastante è stata la vostra reazione: colpevolizzare chi parte e fugge da guerre, violenze o persecuzioni. Servono politiche di vicinato, canali umanitari, una Mare nostrum europea. Così come è giunto il tempo di superare il Regolamento di Dublino. Una modifica bloccata voi a Bruxelles insieme ai vostri colleghi sovranisti. Speriamo - ha concluso - che anche su questo abbiate cambiato idea”.

16/03/2023 - 16:43

“Chissà se il governo Meloni, anche di fronte alle evidenze, continuerà a dare del Superbonus una valutazione che si discosta totalmente dalla realtà. Quanto è emerso stamani alla Camera con l’audizione dall'Ufficio parlamentare di bilancio attesta che le agevolazioni edilizie hanno rappresentato una importante occasione di sviluppo per il Paese, con particolare riferimento al Sud, oltre che l'occasione di rigenerazione degli immobili rendendoli finalmente sostenibili ed efficienti sul versante energetico. In particolare il Superbonus ha avuto positivo riscontro per tutti i cittadini e non solo per quelli più ricchi, quando sono state introdotte lo sconto in fattura e la cessione del credito, ha riattivato tutto il sistema delle piccole e medie imprese artigiane in edilizia, ha permesso di raggiungere gli obiettivi di risparmio energetico previsti dal Pnrr. La maggiore spesa che lo Stato dovrà affrontare, che pure esiste, è stata già coperta dal governo Draghi e non ha prodotto alcun buco di bilancio. Il governo non può pensare che i cittadini abbocchino ai ‘raccontini del buco di bilancio da 120 miliardi’ chiudendo di colpo una misura che comunque raddoppia gli investimenti fatti. Con quali altre spese vuole sostituire il bonus edilizio il governo?”.

Così Silvio Lai, deputato dem della Commissione Bilancio.

“Quali sono - aggiunge - gli investimenti a cui l’esecutivo guarda con lo stesso moltiplicatore e con gli stessi risultati in termini di lavoro e di risparmio energetico? A quale altro sistema, oltre le squadre di calcio di serie A, deve fare qualche ‘favore’ il governo per chiudere la misura in questo modo, con il rischio di produrre contenziosi, fallimenti di imprese e crisi nei diversi settori produttivi delle costruzioni? Nel frattempo, per capire la direzione del vento di questo Governo, dal Senato arrivano notizie di maggioranza di una possibile proroga del Superbonus per le case unifamiliari e non certo per gli immobili popolari. Il ministro Giorgetti - conclude - venga in Aula a riferire delle favole raccontate e delle omissioni su questo tema’.

15/03/2023 - 16:22

Dichiarazione di Ubaldo Pagano, capogruppo Pd commissione Bilancio

“Non avevamo grandissime aspettative ma nemmeno che il Ministro Fitto mancasse di rispondere a pressoché tutte le domande che gli abbiamo posto.”
Così Ubaldo Pagano, Capogruppo PD in Commissione Bilancio a Montecitorio, a margine dell’audizione del Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, in merito alla Relazione sullo stato di attuazione della politica di coesione europea e nazionale - Programmazione 2014-2020.
“Abbiamo fatto semplici domande su aspetti fondamentali delle politiche di coesione e il Ministro che ne è responsabile e che oggi vuole stravolgerne la Governance non ha saputo dare nessuna puntuale risposta. Come ad esempio sapere che fine faranno  le risorse già destinate alla realizzazione di tanti progetti al Sud che non saranno impegnate entro fine anno o cosa si intende fare con gli investimenti per le grandi imprese che danno i risultati maggiori in termini di più occupazione e ricadute per i territori su cui si attuano,  ed in particolar modo nel Mezzogiorno,  se è vero che il Ministro ha ricevuto risposte negative nelle sue recenti visite a Bruxelles per presentare la sua riforma che accentra a livello nazionale la gestione dei fondi strutturali. Abbiamo infine chiesto  come si concilia la centralizzazione voluta da questo Governo, se i dati ci dicono esattamente l’opposto, ossia che le Regioni sanno spendere molte più risorse (e meglio) di quanto non facciano le amministrazioni centrali. Ed ultimo, quando porterà in CIPESS la delibera della quota FSC 2021/2027 delle Regioni meridionali,  già pronta ed approvata in Conferenza delle Regioni lo scorso giugno.”
“Troviamo stucchevole – conclude Pagano – che  Fitto si lamenti del malfunzionamento delle politiche di coesione degli ultimi tre cicli di programmazione quando lui stesso ha contribuito, da Ministro in passato, alla situazione attuale. Oggi ci aspettavamo risposte che non sono arrivate e non può che restare amarezza per i tutti i nodi e le contraddizioni che restano da sciogliere. Speriamo sia stata solo una falsa partenza.”

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