30/04/2025 - 11:45

Il lavoro è coesione e dignità. Per onorare la Festa dei lavoratori non servono spot o annunci. Il Governo approvi la legge sul salario minimo perché un lavoro mal pagato rende insicuri, fa crescere povertà e disuguaglianze e rende tutto il paese più debole.

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

 

29/04/2025 - 13:45

“Le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella non possono cadere nel vuoto. Quando il Capo dello Stato afferma che ‘le famiglie non reggono il costo della vita’, è un dovere della politica ascoltare e agire di conseguenza. Il Governo smetta di voltarsi dall’altra parte e approvi subito la nostra proposta sul salario minimo.”

Lo dichiara Chiara Gribaudo, vicepresidente nazionale del Partito Democratico, tornando a sollecitare l’esecutivo Meloni su una misura che da troppo tempo attende una risposta.

“La nostra proposta – continua Gribaudo – è chiara, concreta, urgente, sostenuta da milioni di lavoratori e lavoratrici poveri e da tutte le opposizioni.“

“Il Governo – conclude – ha scelto finora di affossare questa misura, accampando scuse e promesse mai mantenute. Ma il tempo è finito. Se davvero si vuole contrastare la povertà lavorativa e sostenere chi fatica di più, si cominci dal salario minimo. Le parole del Presidente Mattarella siano un monito per tutti.”

 

27/04/2025 - 15:06

"L’Eurostat conferma un dato già abbondantemente noto: il 10 per cento dei lavoratori a tempo pieno in Italia sono poveri. In alcuni casi poverissimi. Rispetto a Francia e Germania, dove le percentuali di povertà lavorativa sono nettamente inferiori, c’è un tabù che il governo Meloni non vuole rompere: si chiama salario minimo. Dopo due anni e mezzo di sabotaggio della proposta delle opposizioni chiediamo un ripensamento. Il no ideologico della destra a questa misura non solo non ha rilanciato una stagione di rinnovi contrattuali - sono quasi sette i milioni di lavoratori in attesa di rinnovo - ma ha allargato ulteriormente la fascia di occupati il cui potere d’acquisto è totalmente falcidiato. Chiediamo che il salario minimo torni di nuovo nell’agenda dibattito parlamentare: abbiamo raccolto oltre centomila firme come opposizioni per una legge di iniziativa parlamentare. E’ una vergogna che non sia stata ancora calendarizzata. Di cosa ha paura Giorgia Meloni?" Così in una nota il deputato dem Arturo Scotto, capogruppo PD in Commissione Lavoro, commentando i dati dell'Eurostat sulla povertà in Italia.

31/03/2025 - 11:48

"Ormai parlare di “frizioni” in maggioranza significa minimizzare. Da giorni è uno scontro continuo a mezzo stampa, social e tv tra Lega e Forza Italia, con la prima che per recuperare qualche consenso sta cercando di cannibalizzare l’alleato, attaccandolo continuamente e delegittimando i suoi stessi Ministri, e con Meloni e Fdi che in profondo imbarazzo non riescono a fare nessuna sintesi. In un Paese nel quale la povertà è in crescita, i salari si abbassano e le tensioni geopolitiche rischiano di travolgerci e scaricarci addosso dazi che metteranno in ginocchio decine di migliaia di imprese, i tre partiti di governo passano le giornate ad azzuffarsi e mantengono tre posizioni diametralmente opposte su pressappoco qualunque tema.
Così non si va avanti. Questa armata brancaleone fa male all’Italia e agli italiani".

Lo dichiara Marco Furfaro, deputato e membro della segreteria nazionale del Partito Democratico.

 

28/03/2025 - 10:39

“Sono scesa in piazza anche io a Torino, al fianco dei lavoratori e le lavoratrici e dei sindacati per lo sciopero dei metalmeccanici. È vergognoso che il settore non abbia ancora avuto un nuovo contratto nazionale, quando il vecchio è scaduto quasi un anno fa” così Chiara Gribaudo, vicepresidente nazionale del Partito Democratico, oggi a Torino al fianco dei sindacati per lo sciopero dei metalmeccanici.

“Queste persone chiedono diritti che ormai dovrebbero essere alla base di qualsiasi contratto di lavoro: salario, tutele, welfare, sicurezza, riduzione dell’orario - prosegue la deputata dem - Invece non si vedeva un passo indietro del genere da oltre vent’anni. Nel frattempo l’Italia è il Paese del G20 con i salari reali più bassi e la povertà, anche tra chi un lavoro ce l’ha, aumenta sempre di più. È solo ridando dignità e qualità al lavoro, abbandonando la propaganda e costruendo nuove frontiere dei diritti, che si cambia la situazione”.

26/03/2025 - 19:31

"I dati Istat confermano una triste realtà: mentre cresce il numero degli occupati, aumenta anche il lavoro non di qualità, caratterizzato da bassi salari e orari ridotti. Una situazione che colpisce in particolare i giovani con contratti precari e le donne, spesso costrette a uscire dal mercato del lavoro a causa della difficoltà di conciliazione tra vita privata e professionale. Il problema è ancora più grave per i monogenitori, prevalentemente donne, che affrontano sfide enormi per garantire il sostentamento della propria famiglia. Invece di celebrare acriticamente un incremento dell’occupazione, il governo dovrebbe interrogarsi sulla qualità dei posti di lavoro creati e adottare politiche serie contro la precarizzazione". Così la deputata dem Cecilia Maria Guerra, responsabile nazionale Lavoro del Partito Democratico.

"Il rischio di povertà ed esclusione sociale – prosegue l’esponente dem - riguarda il 23,1 per cento della popolazione italiana, con una crescita preoccupante del numero di individui in famiglie a bassa intensità lavorativa: nel 2024 il 9,2 per cento degli italiani si trova in questa condizione, pari a quasi 3,9 milioni di persone. Dati che evidenziano una tendenza allarmante e che certificano il fallimento delle politiche di questo governo. Dal decreto Primo Maggio in poi, la maggioranza ha sistematicamente promosso misure che incentivano la precarietà e il lavoro povero. Questa non è la strada per costruire un Paese più equo e inclusivo".

"Lavoro povero – conclude Guerra - significa famiglie povere e un Paese povero. Il Partito Democratico continuerà a battersi per un mercato del lavoro che offra dignità e stabilità, con salari adeguati e condizioni giuste per tutti i lavoratori e le lavoratrici. Chiediamo al governo di invertire la rotta e mettere al centro delle sue politiche il diritto a un’occupazione dignitosa e sicura".

 

26/03/2025 - 17:25

"Secondo Onu da un lato e Istat dall’altro, siamo oggi non solo il Paese con il peggior crollo dei salari reali di tutto il G20 e con una conseguente perdita del potere d’acquisto dell’8,7% tra il 2008 e il 2024, ma anche quello in cui cresce la quota di coloro che vivono a rischio di povertà o esclusione sociale, che è passata dal 22,8% del 2024 al 23,1% di oggi. Due dati drammatici e impietosi che dimostrano una realtà evidente: il Paese è palesemente in una profonda crisi che non fa che peggiorare. L’assurdo, in questo, è che non solo il Governo nega l’evidenza, ribaltando totalmente la realtà, ma anche che anziché intervenire per fronteggiare la povertà fa tutto ciò che è in suo potere per aggravarla: ha cancellato il reddito di cittadinanza, tagliato il welfare, bloccato il salario minimo e trasformato i diritti in privilegi per pochi.  In un Paese dove un quarto della popolazione rischia la povertà e la distanza tra chi ha tanto e chi ha poco continua ad aumentare, servirebbero investimenti straordinari sul lavoro, sul salario minimo, sul sostegno alle famiglie. E invece ci ritroviamo con una politica economica che protegge i forti e abbandona chi è più fragile. Apra gli occhi Giorgia Meloni. Al Governo c’è lei e la sua responsabilità è intervenire per frenare questo dissesto sociale, non aggravarlo".

Così Marco Furfaro, deputato e membro della segreteria nazionale del Partito Democratico.

 

26/03/2025 - 13:27

“La favola di Giorgia Meloni è stata smascherata per quella che è: propaganda. La realtà, purtroppo, presenta un quadro ben diverso da quello raccontato dal suo Governo e i dati ISTAT pubblicati oggi ci dicono che nel 2024 il reddito delle famiglie italiane è diminuito in termini reali e che le diseguaglianze di reddito si stanno allargando”. Così Chiara Gribaudo, vicepresidente nazionale del Partito Democratico, in merito al report pubblicato questa mattina dall’ISTAT in cui si attesta che nel 2024 il 23,1% della popolazione in Italia è a rischio povertà.

“È l’esempio lampante del fallimento delle politiche economiche e sociali portate avanti da questa destra. Un fallimento che si accompagna all’andamento generale dell’Italia e da cui Meloni non può più nascondersi. Servono strategie chiare e rispetto per tutte le famiglie italiane che necessitano di un cambio di rotta. È la dimostrazione che i dati riportati dal Governo come un successo sull’occupazione in realtà parlano di occupazione povera, che le persone sono povere nonostante lavorino e che va quindi affrontato seriamente il tema dei salari. È solo di pochi giorni fa il report che dimostra che l’Italia è l’ultimo Paese tra quelli del G20 per i salari. Forse il Governo dovrebbe fare un mea culpa: la legge sul salario minimo va approvata subito” conclude la parlamentare dem.

 

26/03/2025 - 11:26

“I dati Istat confermano la perdita poderosa di potere d’acquisto dei lavoratori e delle famiglie. Siamo in coda rispetto al resto dell’Europa dove invece i redditi sono stati protetti. Il governo non può girarsi dall’altra parte. E’ il loro fallimento. Un lavoratore su 10 a rischio povertà lavorativa è il 23 per cento a rischio di indigenza. E hanno ancora la faccia tosta di dire No al salario minimo! Lo facciano discutere subito in Parlamento”.

 

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

25/03/2025 - 14:56

Bisogna alzare gli stipendi ai lavoratori

“I dati diffusi dall’Oil, ci ripropongono la drammaticità della questione salariale nel nostro paese. Una questione rilevantissima sotto il profilo dell’equità, perché condanna alla povertà tante persone che pure lavorano, e segna differenze profonde e inaccettabili fra italiani e stranieri, fra donne e uomini, fra giovani e meno giovani. Ma altrettanto rilevante sotto il profilo dell’efficienza, perché ci rimanda l’immagine di un paese che cerca di essere competitivo non pagando i lavoratori, specializzandosi in settori a basso valore aggiunto, non valorizzando adeguatamente i titoli di studio, incapace quindi di reggere alla sfida della ricerca e della innovazione.  Giorgia Meloni, nell’agosto di due anni fa, ci aveva detto che lei è per la contrattazione non per il salario minimo, ma il suo governo propone sistematicamente norme che indeboliscono i sindacati più rappresentativi e favoriscono la fuga dai contratti più tutelati, magari attraverso procedure di appalto e subappalto. Si oppone poi all’introduzione di un salario minimo legale che, nei paesi in cui è presente, ha posto un argine alla caduta del potere d’acquisto dei salari più bassi a fronte dell’inflazione. Favorisce quindi, anche per queste vie, lo sfruttamento e la svalutazione del lavoro e il declino economico del paese”. Lo dichiara Maria Cecilia Guerra, deputata Pd e responsabile nazionale Lavoro.

 

20/03/2025 - 18:21

“Abbiamo assistito a un grande momento di televisione e di cultura con l’intervento di Roberto Benigni, capace di raccontare con passione e profondità il valore del Manifesto di Ventotene. Le critiche di Mollicone sono ridicole e verrebbe da ridere, se non fosse che parliamo del presidente della Commissione Cultura della Camera. La maggioranza ha chiaramente perso la misura, e il revisionismo storico promosso da Giorgia Meloni ne è la conferma. Ora Mollicone prova solo a cavalcare l’onda per strappare qualche attimo di visibilità, attaccando uno dei documenti fondanti dell’Europa unita con argomentazioni prive di qualsiasi fondamento. Raccontare il Manifesto di Ventotene non è un atto di parte, ma un dovere per chiunque creda nei valori della democrazia e della libertà. L’ossessione della destra per la riscrittura della storia è ormai sotto gli occhi di tutti, e il tentativo di screditare un’opera di straordinaria visione politica la dice lunga sulla povertà di idee di chi oggi guida la cultura del nostro Paese.” così la capogruppo democratica anella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi.

07/03/2025 - 10:51

"In Italia, la povertà assoluta coinvolge oggi circa 2,2 milioni di famiglie, pari a 5,6 milioni di persone, che non hanno risorse sufficienti per beni e servizi essenziali. Un fenomeno che colpisce tanti giovani, anziani e famiglie numerose. Le misure adottate in passato, pur con dei limiti, hanno sostenuto molte persone, mentre il governo attuale ha operato tagli significativi, lasciando senza aiuti chi, pur avendo una casa di proprietà, vive con una pensione minima e resta comunque in condizioni di povertà." Così il deputato Paolo Ciani, vicepresidente del Gruppo Pd-Idp alla Camera, intervenuto sui canali social dei deputati democratici.

"È necessario invertire questa rotta – ha concluso Ciani – e tornare a misure universalistiche che tengano conto della reale condizione delle persone. La povertà non si combatte con criteri rigidi ed esclusivi, ma con strumenti che garantiscano dignità e sostegno a chi è in difficoltà. Secondo l'ISTAT, 4,7 milioni di famiglie hanno ridotto le visite mediche, specialistiche e di prevenzione. Tra queste, 700.000 vivono in povertà assoluta, ma molte altre sono famiglie che, pur non essendo formalmente povere, hanno rinunciato a curarsi per mancanza di mezzi. In un Paese con un sistema sanitario pubblico universalistico, questo è un segnale allarmante e inaccettabile. Chiediamo un cambio di passo immediato: misure strutturali di contrasto alla povertà e un sistema sanitario accessibile a tutti. Non possiamo lasciare indietro nessuno".

 

13/02/2025 - 16:11

Oggi con due emendamenti a firma PD e Noi moderati - e dopo le nostre proteste per il mancato finanziamento in legge di bilancio - è stato finalmente ripristinato il fondo al contrasto della povertà educativa fino al 2027. Dopo la grave decisione di cancellare un fondo così fondamentale, che ha raggiunto più di mezzo milione di bambini e ragazzi fragili, finalmente il governo fa marcia indietro. La battaglia ora è fare in modo che diventi finanziato stabilmente: è uno strumento essenziale nella lotta alle diseguaglianze e alle marginalità, frutto del lavoro di sincrono tra fondazioni di origine bancaria, terzo settore e istituzioni. Un fondo che ha garantito la realizzazione di progetti importanti sia nelle periferie metropolitane più complesse sia nelle aree interne. Per questo noi come partito Democratico abbiamo anche depositato un disegno di legge sul rafforzamento della comunità educante e lavoreremo affinché alla camera e al senato prosegua il suo iter. Il contrasto alla povertà per noi passa inevitabilmente dagli investimenti in welfare, educazione e istruzione che sono l'unico strumento da rafforzare per non lasciare indietro nessuno. Lo afferma Marco Furfaro capogruppo PD in commissione affari sociali e membro della segreteria nazionale.

 

05/02/2025 - 18:00

“Che fine ha fatto la delega che nel dicembre 2023 il governo Meloni si è preso sul salario minimo? Dobbiamo cercarla a 'Chi lo ha visto?' per sapere la verità? Cinquecentomila giovani hanno lasciato il nostro Paese negli ultimi anni nella vostra indifferenza a causa dei bassi salari e le poche opportunità. Una generazione precaria che va via perché è costretta a farlo, non per volontà. La vostra risposta è stata il silenzio. Quindi davanti a questi dati, dovete dirci perché siete contrari all'introduzione del salario minimo e cosa vi hanno fatto 4 milioni di lavoratori che nonostante siano occupati si ritrovano in condizione di povertà? Se per voi è tutto normale, per il Pd non lo è. È un'ingiustizia e la combatteremo”. Così il deputato dem Marco Sarracino durante il question time alla ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone sul salario minimo.

05/02/2025 - 15:08

“Il libro racconta uno spaccato importante della nostra società, con un’analisi accurata delle forme di povertà causate da varie ragioni spesso intrecciate, attraverso tredici storie che ci parlano del tema della perdita del lavoro, della malattia, dei disastri naturali e di altri imprevisti che si concatenano tra di loro e portano a condizioni di povertà. Un’emergenza contro la quale lo Stato purtroppo interviene solo con misure di emergenza e non strutturali. Ne deriva un impoverimento alimentare drammatico che colpisce soprattutto i ceti meno abbienti, che non è vero che mangino meglio dei ricchi”.

Così il capogruppo Pd in commissione Agricoltura alla Camera, Stefano Vaccari, alla presentazione del libro “La spesa nel carrello degli altri. L’Italia e l’impoverimento alimentare” di Andrea Segre’, fondatore della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare - Campagna Spreco Zero, e Ilaria Pertot, docente Centro Agricoltura, Alimenti, Ambiente dell’Università di Trento. All’evento nella Sala Berlinguer del Palazzo dei Gruppi parlamentari partecipano oltre gli autori: Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera; don Andres Bergamini, parroco della Beata Vergine Immacolata di Bologna; Mauro Lusetti, presidente Conad; e Sara Ferrari, deputata Pd della commissione Ambiente.

 

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