Con una delegazione di parlamentari del Pd ho partecipato oggi al presidio davanti al cantiere dove venerdì scorso a Firenze sono morti 5 operai. Abbiamo voluto esprimere la nostra solidarietà, ma anche ribadire l’impegno del Pd per affrontare l’emergenza della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Abbiamo chiesto al Governo di riferire in Aula ma soprattutto gli chiediamo di rivedere la pessima norma del subappalto a cascata che limita i controlli, riduce le tutele e prevede meno formazione. E soprattutto che regole più stringenti vengano applicate sia nel settore pubblico che in quello degli appalti privati.
Su questo tema così delicato e di tragica attualità, siamo pronti a collaborare con la maggioranza per dare risposte rapide ed efficaci: serve un patto imprese-lavoro-istituzioni che coniughi responsabilità e sicurezza.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
“Da questa piazza di Firenze arriva un grido di dolore che chiede a tutte le istituzioni del Paese, al Governo e al Parlamento in particolare, un impegno congiunto e concreto affinché tragedie come queste si possano evitare. Salute e sicurezza sul lavoro sono principi non negoziabili nei cantieri privati come in quelli pubblici” ha dichiarato Chiara Gribaudo, presidente della Commissione d’Inchiesta sulle Condizioni Lavoro della Camera dei Deputati, a margine della manifestazione Unitaria di CGIL, CISL e UIL indetta per oggi a Firenze.
“Veniamo a sapere per mezzo stampa che la Ministra propone di intervenire sulla normativa vigente, anche se non si capisce in che direzione. In realtà la normativa italiana è una delle più avanzate nel panorama europeo: il problema è che il Governo deve accelerare nell’emanazione di quei decreti attuativi del testo unico sulla sicurezza che consentirebbero l’introduzione della cosiddetta patente a punti. Insomma bisognerebbe abbandonare l’approccio del “lasciamo lavorare” e ragionare insieme su ciò che concretamente può sradicare il fenomeno delle morti sul lavoro - ha aggiunto la deputata dem - Prima di introdurre nuovi reati serve potenziare gli organi pubblici che si occupano di prevenzione e controlli e istituire una Procura Nazionale del Lavoro. Sono da respingere le soluzioni spot di fronte a quasi tre morti bianche al giorno, mentre dobbiamo chiedere che vengano investite risorse nell’Ispettorato Nazionale del lavoro, come è successo durante scorsa legislatura. L’Agenzia deve diventare pienamente autonoma e attrattiva per le professionalità del settore, penso ai medici del lavoro, affinché possano aumentare il numero di controlli effettuati quotidianamente”.
Protocollo Giubileo sia modello, no a massimo ribasso e subappalti a cascata
“Il governo rispondendo alla nostra interrogazione sui tragici fatti di Firenze non ha detto granché di nuovo. Abbiamo ribadito la volontà di collaborare per fermare le stragi sul lavoro perché nessuno vuole piantare bandierine. Ma esigiamo risposte chiare, non anticipazioni sui giornali senza che il Parlamento ne sia informato. Il Governo ha detto nella risposta di voler intervenire nell’ambito della legislazione vigente: benissimo, allora non si capisce perché non introduca la patente a punti. Con quella misura il committente del Cantiere di Esselunga non avrebbe potuto lavorare perché un anno fa a Genova era stato responsabile di non aver tutelato la sicurezza dei lavoratori. E allo stesso tempo estenda le regole del pubblico su sicurezza e salute anche al privato”. Così il capogruppo democratico, Artuso Scotto al termine del question-time in commissione lavoro alla Camera che riguardo ai cantieri del Giubileo ha aggiunto “Proponiamo che si adotti il protocollo di Roma per il Giubileo in tutte le città con il divieto del massimo ribasso e dei subappalti a cascata. Allo stesso tempo il Governo coinvolga i sindacati: non si può decidere su una materia così delicata al netto dell’opinione delle parti sociali. I tavoli non possono essere convocati a valle di decisioni già prese altrove”.
“Il gioco d'azzardo online rappresenta una grave minaccia per la salute pubblica e il benessere dei cittadini. Le conseguenze devastanti non riguardano solamente il giocatore, ma coinvolgono anche le famiglie, i luoghi di lavoro e l'intera società. Inoltre, come accertato da molteplici indagini condotte dall’autorità giudiziaria, rappresenta un veicolo per il riciclaggio di denaro sporco della malavita organizzata. È un fenomeno che richiede una risposta urgente e coordinata da parte delle istituzioni, con la codifica per tutte le modalità di gioco d'azzardo, sia online che fisico, la non compartecipazione a nessuna quota delle entrate statali e/o del margine privato da parte di ogni e qualsivoglia pubblica amministrazione locale, del servizio sanitario nazionale, del Terzo settore accreditato nel sistema di sicurezza sociale e delle prestazioni sanitarie, delle scuole e delle associazioni di volontariato. Occorre porsi l’obiettivo ambizioso di strutturare una normativa che favorisca un’idea del gioco, nelle sue diverse espressioni, come condizione ‘normale’ della vita delle persone, come divertimento episodico e non compulsivo. Una direzione di marcia neanche lontanamente raggiunta con questo provvedimento”.
Lo dichiarano i deputati democratici Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze, e Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera e primo firmatario della proposta di legge sul riordino della disciplina sui giochi pubblici, esprimendo il parere contrario alla delega al governo sui giochi e, allo stesso tempo, presentando un parere alternativo.
Mai più morti sul lavoro. Una delegazione del Gruppo Pd alla Camera, guidata dalla capogruppo Chiara Braga, sarà oggi a Firenze alle 16.30 al presidio di fronte al luogo dell’incidente dove sabato scorso sono morti cinque operai. Saranno nel capoluogo toscano Chiara Gribaudo, presidente della Commissione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, Simona Bonafè vicecapogruppo Pd, Emiliano Fossi deputato e segretario regionale del Pd Toscana, Marco Furfaro, capogruppo Pd Commissione Affari Sociali, Federico Gianassi capogruppo Pd Commissione Giustizia, e Arturo Scotto capogruppo Pd Commissione lavoro.
“Firenze si è svegliata venerdì scorso in uno scenario di guerra: la guerra della morte contro la vita, della sopraffazione e dello sfruttamento contro il lavoro, una situazione inaccettabile in una democrazia evoluta. Questo omaggio dell’Aula di Montecitorio alle vittime dell’ennesima strage non può limitarsi al sincero cordoglio: seguiremo con attenzione l’esito delle indagini, ma al dolore per le famiglie distrutte deve seguire l’impegno concreto per evitare altre tragedie. Serve una vera e propria rivoluzione copernicana degli attuali modelli di prevenzione e controllo. Ci sono regole che devono essere cambiate: stop ai subappalti selvaggi a cascata, stop a regole diverse tra cantieri pubblici e privati e l’introduzione immediata della patente a punti per le imprese edili sulla sicurezza. Il Partito Democratico si impegnerà per introdurre queste norme”.
Lo dichiara il deputato democratico, Federico Gianassi, intervenendo nell’Aula della Camera per la commemorazione delle vittime del crollo di Firenze.
Domani ministro al question-time in commissione
“La ministra Calderone avvii con urgenza il confronto con le parti sociali e con tutte le forze parlamentari per migliorare la condizione del lavoro nel nostro Paese, mettendo al centro il tema della sicurezza, prioritariamente dando attuazione alla patente a punti alle imprese edili ed estendendo le regole sugli appalti anche nei rapporti tra privati”. Lo chiedono Chiara Gribaudo, Presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, Arturo Scotto, capogruppo del Pd nella commissione Lavoro e i deputati democratici Emiliano Fossi, Mauro Laus, Marco Sarracino e Maria Cecilia Guerra che hanno presentato un’interrogazione parlamentare a cui domani la ministra del lavoro risponderà in commissione alla Camera. “La deregolamentazione avviata dal governo Meloni ha comportato meno tutele, maggiore precarietà, riduzione dei margini di flessibilità pensionistica e un sistematico allentamento delle regole in materia di sicurezza sul lavoro – sottolineano i dem, che chiedono al governo - una radicale revisione delle politiche finora attuate, il coinvolgimento delle parti sociali, puntando alla buona e stabile occupazione e a un significativo investimento nella sicurezza del lavoro”.
Il Governo faccia sua la proposta del Pd. Cancelli la vergogna dei subappalti a cascata ed estenda ai lavori privati le tutele su contratti edili, divieto di ribasso e parità trattamento previste per i subappalti pubblici. La sicurezza dei lavoratori viene prima di tutto”.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Tragedia Firenze poteva essere evitata*
“La tragedia nel cantiere Esselunga di Firenze era purtroppo evitabile. Da anni i sindacati chiedono l’attuazione dell’articolo 27 del testo unico sulla sicurezza sul lavoro e l'estensione della patente a punti in tutti i cantieri. Se fosse stata introdotta infatti la patente a punti in materia di appalti e subappalti nell’edilizia l’azienda Aep, Attività Edilizie Pavesi, che era già stata responsabile degli incidenti nel cantiere Esselunga di Genova non avrebbe potuto lavorare come Committente del cantiere. Questa purtroppo è la dura verità. Chiediamo alla Ministra Calderone di varare subito un intervento per introdurre questo strumento e generalizzarlo facendone un elemento di qualificazione di tutte le imprese che operano nei cantieri pubblici e privati. E' una norma semplice chiara e di civiltà”.
Così il capogruppo del Pd nella commissione Lavoro della Camera, Arturo Scotto.
Scotto: è emergenza, subito decreto del governo
“Penso sia urgente un decreto del Governo che equipari le norme per sicurezza e salute previste per i cantieri pubblici anche per i grandi lavori nel settore privato. Dopo la tragedia del cantiere Esselunga di Firenze, dove emergerebbe una giungla di subappalti e di tipologie contrattuali, è urgente mettere ordine e dare un segnale chiaro a chi risparmia sulla vita dei lavoratori e delle lavoratrici. È un’emergenza, il Governo dia una risposta immediata ed efficace e noi faremo la nostra parte”.
Così il capogruppo del Pd nella commissione Lavoro della Camera, Arturo Scotto.
“Quella che Firenze vive oggi, è una delle più gravi stragi sul lavoro di sempre in Toscana. Ci stringiamo intorno alle famiglie delle vittime, auguriamo che i feriti possano guarire al più presto e speriamo per i dispersi. Questo pomeriggio saremo davanti alla prefettura, al presidio dei sindacati e abbiamo rivolto l’invito a esserci a tutti i nostri iscritti. Ovunque ci giriamo nelle nostre città, tutto ciò che vediamo, case, strutture e infrastrutture, è frutto del lavoro di operai, una grande categoria di lavoratori a cui dobbiamo maggiori tutele. Le deve la politica tutta, senza distinzioni. Serve mettersi davvero intorno a un tavolo con i sindacati, ascoltarli e apportare tutte le modifiche legislative e gli stanziamenti che servono. Occorre, in primis, che il governo sia parte attiva di questo percorso, pertanto stiamo intraprendendo iniziative parlamentari in queste ore. Non ci sono altre soluzioni. Ce lo dicono i numeri drammatici delle morti sul lavoro. I contorni della strage di Firenze saranno definiti dalle autorità competenti. Ma ormai, da anni, i sindacati ci evidenziano quelle che sono le criticità. Servono investimenti per dotare il sistema di controllo di più personale, vigilanza su contratti regolari e attinenti alle mansioni, condizioni di lavoro che consentano il rispetto delle regole, formazione, limiti ai subappalti”. Così il deputato dem Emiliano Fossi, componente della commissione Lavoro e segretario del Pd Toscana.
Scotto capogruppo Pd in commissione Lavoro di Montecitorio chiede informativa urgente Governo
“Chiediamo informativa urgente del Governo sui fatti di Firenze. Oggi morire sul lavoro è inaccettabile. Piangiamo per l’ennesima volta questa immensa tragedia che uccide il lavoro e indebolisce la libertà e la democrazia di questo paese. Si, perché un paese dove il lavoro non conta nulla anche la democrazia e la libertà non contano nulla. A Firenze ancora una volta muoiono operai in un cantiere edile. I numeri sono ancora incerti, ma il bollettino parziale parla di morti e feriti e dispersi. La sicurezza del lavoro è la prima vera emergenza di questo paese. Pensate a questi padri di famiglia che stamattina sono partiti da casa per fare il proprio mestiere e si trovano sotto le macerie a lottare tra la vita e la morte. Che paese è quello in cui tre persone al giorno muoiono su un cantiere? Qui non si può più scherzare. Non possiamo saltare da un incidente all’altro, da un morto all’altro. Serve un investimento straordinario sul lavoro, sulla sua qualità, sulla sua sicurezza, sui suoi diritti fondamentali. Non si può più accettare che gli appalti siano al massimo ribasso risparmiando sui materiali e sulle condizioni di lavoro. Il Governo venga a riferire in Parlamento quanto prima”. Lo dice intervenendo in Aula Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro di Montecitorio.
“Il governo ha risposto oggi all’interpellanza urgente che abbiamo presentato come Gruppo del Partito Democratico, sul terzo fallimento dell'appalto per la realizzazione del nodo ferroviario del Pigneto a Roma, da parte di Rfi. Registriamo positivamente l'impegno del sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Tullio Ferrante, di garantire i tempi stabiliti per la realizzazione dell'opera entro il 2025, entro il Giubileo. Ci lasciano perplessi la vaghezza delle modalità operative attraverso le quali garantire tale obiettivo. Siamo quasi a marzo 2024 e la qualità dell'opera, in un quadro di sicurezza del lavoro e di sostenibilità dei cantieri, in un quartiere densamente popolato, non possono essere trascurati. Continueremo a vigilare sulla credibilità degli impegni oggi assunti dal governo e per suo tramite da Rfi”. Così i deputati dem Roberto Morassut, vicepresidente della commissione Trasporti e Andrea Casu, della presidenza del Gruppo Pd. L’interpellanza, a prima firma Morassut è sottoscritta, insieme ad Andrea Casu, dai deputati Pd Bakkali, Barbagallo, Ciani, Ghio, Madia, Mancini, Stumpo, Zingaretti e Di Biase.
“Approvato emendamento per il sostegno dei portuali nelle minori giornate di lavoro. Un risultato che va incontro alle richieste delle Compagnie portuali per fronteggiare la crisi”
Siamo soddisfatti dell’approvazione degli emendamenti del Partito Democratico, di cui uno a prima firma della deputata Valentina Ghio, che proroga il sostegno ai lavoratori portuali in caso di minore giornate di lavoro (ex articolo 199). Un risultato che va incontro alle richieste delle compagnie e delle società che operano nell’ambito portuale per compensare la situazione di crisi, iniziata con la pandemia e che continua ancora oggi con la Guerra in Ucraina e la crisi nel Mar Rosso. Un passo importante che evita il rischio di una crisi occupazionale che avrebbe colpito centinaia di lavoratori. L’ex articolo 99 prevedeva per gli articoli 17, fornitori di lavoro flessibile a chiamata da parte degli art.16 e Art.18, 90 euro per ogni giornata in meno di lavoro. L’approvazione dell'emendamento al Milleproroghe che stanzia due milioni di euro a questa voce, anche se nell’emendamento ne avevamo chiesti tre, è un passo significativo nella direzione giusta, anche se siamo consapevoli che non è una misura sufficiente e non può essere l’unica. Occorre fronteggiare a tutto tondo gli effetti della crisi del Mar Rosso che sta investendo i nostri porti, mettendo in atto misure a vari livelli, passando anche dall’inserimento del lavoro portuale operativo tra i lavori usuranti per assicurare una maggiore sicurezza sul lavoro e maggiori tutele e dall'accoglimento delle richieste del cluster portuale nel percorso di rinnovo del contratto nazionale”, così così i deputati e le deputate PD Ghio, Barbagallo, Bakkali, Casu, Morassut, Ubaldo Pagano, Simiani e Serracchiani.
“Abbiamo voluto visitare gli stabilimenti di Fincantieri per conoscere gli standard di sicurezza che tutelano oggi la salute dei lavoratori di questo comparto e discutere delle iniziative informative e formative per eguagliare i diritti tra dipendenti diretti e lavoratori delle ditte appaltanti. Le ricadute in termini occupazionali ed economici sulle comunità territoriali della cantieristica navale sono davvero importanti e per questo, insieme alle rappresentanze parlamentari della Liguria, continuiamo a monitorare con attenzione gli sviluppi del settore” ha dichiarata Chiara Gribaudo, presidente della Commissione d’inchiesta sulle condizioni del lavoro in Italia della Camera dei deputati, al termine della missione parlamentare che ha fatto tappa negli stabilimenti di Muggiano, di Riva Trigoso e al Cantiere Navale di Baglietto.
“La politica deve fare i conti con il fatto che la manodopera straniera nel nostro paese è crescente e che occorre un serio processo di integrazione anche lavorativa per evitare un abbassamento dei diritti e degli standard di sicurezza di tutti. Basti pensare che la comunità bengalese della Spezia è passata da circa 400 persone nel 2011, ad oltre 1.100 registrate nel 2021. Su questo fronte sono fondamentali gli sforzi delle istituzioni e del terzo settore per informare e formare, nella propria lingua, i lavoratori e le lavoratrici delle comunità straniere che rischiano altrimenti di finire vittime di fenomeni di caporalato, sfruttati dalle ditte appaltatrici” – prosegue la Presidente Gribaudo - “Il protocollo per il contrasto ai fenomeni di sfruttamento lavorativo firmato dalla prefettura di La Spezia, INL, dall’ASL, da Confindustria e dai sindacati, e voluto dall’allora Ministro Orlando, ha già prodotto risultati importanti sul controllo degli appalti. Un modello che deve essere ripreso per le grandi aziende partecipate dello Stato”.