"Nell'allegato al Def 'Strategie per le infrastrutture, la mobilità e la logistica' presentato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, non c'è nessuna risorsa per la realizzazione della strada Tirrenica nonostante gli impegni assunti dal governo in Parlamento con appositi atti di indirizzo (come il mio ordine del giorno alla Legge di Bilancio approvato il 23 dicembre scorso). Per sbloccare la situazione chiederò al Presidente della Commissione Ambiente della Camera di organizzare un'apposita seduta tematica in Prefettura a Grosseto". Lo dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio.
"E' francamente incomprensibile la politica degli annunci mancati del governo che continua a promettere di realizzare infrastrutture strategiche per la crescita del paese senza però individuare le risorse necessarie. Il Ministro Salvini, come peraltro oggi a Siena per l'inaugurazione dei lavori del lotto 9 della Siena - Grosseto, va soltanto a tagliare i nastri ad opere finanziate da altri governi", conclude Marco Simiani.
“Siamo al fianco dei lavoratori del settore autoferrotranviero che oggi scioperano per migliorare le condizioni di lavoro nel settore ferroviario. Siamo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali confederali che oggi scioperano a livello nazionale per richiamare ancora una volta l’attenzione del governo sulle condizioni di lavoro nel settore. Sosteniamo le richieste per un piano di assunzioni per le attività lavorative e una maggiore attenzione ai tempi di lavoro degli equipaggi dei treni. Crediamo sia indispensabile trovare tutti gli strumenti per rafforzare la sicurezza dei lavoratori preda di continue aggressioni del personale a bordo treno e delle stazioni e al contempo rendere efficiente il settore manutenzione andando avanti con i processi di internalizzazione adeguando gli organici. Crediamo non più rinviabile un piano per riqualificare riorganizzare e modernizzare un settore strategico e vitale del nostro Paese”. Così in una nota il vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera, Roberto Morassut.
“Arriva il decreto ‘Pappalardo’. Ricominciamo. Stesso progetto, stesso promotore. Come se nulla fosse accaduto”. Lo scrive su Twitter il vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera e deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
Abodi riferisca in Aula
“Nell'imbarazzante silenzio del governo nazionale e regionale, Palermo e la Sicilia sono stati tagliati fuori da Euro2032. Sono 10 gli stadi selezionati e l'Italia, ahimè, finisce a Bari. Palermo, quinta città d’Italia, è stata esclusa dalla lista - in cui figurano anche città e stadi più piccoli - pare anche per la difficoltà nell’essere raggiunta, per i collegamenti da e per l’Isola. Ancora una volta la mia regione paga il gap infrastrutturale che ben conosciamo, costringendo i siciliani all’emarginazione territoriale e oggi anche sportiva. Noi chiediamo che il ministro dello Sport Abodi venga a riferire in Parlamento su una scelta che offende Palermo e 5 milioni di siciliani”. Lo dichiarano il capogruppo PD in commissione Trasporti della Camera e segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, e Mauro Berruto, responsabile Sport Pd, che aggiungono: “è una decisione che è necessario rivedere. Non si può spaccare il Paese in due escludendo una città che fino a pochi mesi fa ha anche ospitato gare ufficiali della Nazionale.
“A proposito dell’anacronistico progetto del Ponte sullo Stretto abbiamo, tra le altre, una preoccupazione che non possiamo tenere celata, quella relativa alle infiltrazioni della criminalità organizzata. Il nuovo codice degli appalti infatti espone il sistema a nuove permeabilità attraverso l’introduzione degli affidamenti diretti con on soglie elevatissime e subappalti senza alcun limite. Lo abbiamo detto e continuiamo a sostenere, c’è il rischio che l'opera più attesa e sognata diventi lo scandalo più imbarazzante del Paese. Per queste ragioni il Partito democratico vota a favore della pregiudiziale.
Il PD ha convintamente stimolato il dibattito sull'attraversamento stabile dello stretto di Messina. Lo abbiamo fatto convinti che la necessità di un attraversamento stabile sia ormai indifferibile per colmare il gap infrastrutturale tra Nord e Sud, per connettere il Mezzogiorno alla rete Ten-T e per garantire la connessione della rete ferroviaria siciliana con I’alta velocità del continente. Ma nel caso di un intervento così rilevante le perplessità non sono solo nel metodo - nella mancanza di confronto e di partecipazione delle scelte - ma vi sono anche evidenti violazioni di legge: urge secondo noi anche un dibattito con il coinvolgimento popolare così come da un decreto legislativo (50/2016) e da un DPCM 76/2018”.
Così il capogruppo PD in commissione Trasporti della Camera e segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, intervenendo in Aula sulle questioni pregiudiziali al decreto legge Ponte Stretto.
Dichiarazione di Anthony Barbagallo, capogruppo Pd commissione Trasporti Camera
“Il Pnrr è un’occasione unica per il nostro Paese. Ma c’è un buco nero che riguarda la trasparenza sui reali dati di attuazione dei progetti. Il Governo Meloni è inadempiente, anche da questo punto di vista, non rispettando quanto previsto dalla legge di bilancio 2021 che impegnava il governo a pubblicare i dati di attuazione finanziaria, fisica e procedurale di ciascun progetto. Così non è, sul sito www.italiadomani.gov.it l’ultimo aggiornamento risale a fine ottobre scorso. Un black-out informativo inammissibile su cui chiediamo chiarimenti urgenti all’Esecutivo”. Lo dichiara il capogruppo PD in commissione Trasporti della Camera e segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, che ha depositato una interrogazione urgente sulle criticità sull’attuazione del Pnrr “in seguito ad una analisi approfondita basata su un corposo dossier realizzato da Cleo Li Calzi, componente della segreteria regionale del PD Sicilia e coordinatrice del dipartimento regionale Pnrr. “La mancata e costante diffusione dei dati di attuazione – spiega Barbagallo – impedisce di avere la reale situazione sulla spesa. Desta quindi perplessità pure l’ultimo provvedimento del governo che modifica la governace del Pnrr accentrando ulteriormente i poteri nelle mani di Palazzo Chigi senza offrire una concreta soluzione alle criticità sollevate da Bruxelles. Per l’esponente Pd, “desta inoltre preoccupazione che nel settore strategico della Salute il tasso di avanzamento della spesa a marzo 2023 sia dello 0,5%. Inoltre - conclude Barbagallo- non c’è ancora traccia delle piante (oltre un milione e 700 mila) che avrebbero dovuto rigenerare e rendere più salubre l’aria nella 14 Città metropolitane, già nel 2022. Conosciamo i dati solo attraverso la Corte dei Conti. Da queste verifiche – come scrivono i giudici contabili - è emerso che ‘solo alcune Città metropolitane sono andate oltre la fase di progettazione e la quasi totalità di esse ha piantato in vivaio semplici semi, invece di collocare piante già cresciute nei luoghi prescelti”.
“L’aeroporto dell’Elba rappresenta uno strumento indispensabile per assicurare il diritto alla mobilità nell’isola e sostenere la crescita sociale, economica, occupazionale e turistica dell’intero territorio. Va sicuramente tutelata la sostenibilità ambientale dell’isola, che non è a rischio con questo intervento infrastrutturale, ma rifiutare a priori l’ampliamento della pista equivale a rinunciare alla mobilità aerea da e per l’arcipelago toscano.
Ritengo che la modalità di coinvolgimento diretto della popolazione riguardo a tale decisione andrebbe allargata a tutti i comuni dell’isola.
Nella scelta che faranno i cittadini, è fondamentale tenere a mente che già oggi l’aeroporto dell’Elba è un presidio a tutela del diritto alla salute e allo studio universitario e che impiega attualmente una quindicina di persone più l’indotto”. Lo dichiara il deputato dem Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente, in merito al referendum consultivo sull’ampliamento dell’aeroporto rivolto ai residenti che avrà luogo il 23 aprile.
Dichiarazione di Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente della Camera
"Il Ministero dei Trasporti ha preso atto dei ritardi legati alla procedura di subentro di Anas alla società Sat nella realizzazione della strada Tirrenica ma ha assicurato che entro il mese di aprile verrà inviata la documentazione per elaborare il parere necessario al passaggio di consegne. Continueremo a vigilare sull'iter di realizzazione dell'infrastruttura ed in questa direzione, assieme al collega di Fratelli d'Italia Fabrizio Rossi, abbiamo chiesto ed ottenuto l'audizione di Anas alla Camera dei Deputati, che si svolgerà giovedì 13 aprile". È quanto ha dichiararo Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio, dopo aver discusso oggi in commissione la sua interrogazione sui lavori della strada Tirrenica.
Dichiarazione di Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti della Camera
“Stiamo esaminando un’opera, quella del Ponte sullo Stretto, progettata negli anni Novanta. E’ come se entrassimo oggi dal concessionario per acquistare un’automobile uscendone con una Fiat Duna. E per di più di tutto questo viene portato avanti dal Governo Meloni con la decretazione d’urgenza, incurante degli appelli provenienti dal Capo dello Stato ad usare con moderazione questo strumento. Perchè adesso serve soltanto a fare propaganda e assegnare posti di sottogoverno al ministro Salvini. Non siamo contro l’attraversamento veloce dello Stretto ma davvero non si comprende la ragione di questa accelerazione esautorando il Parlamento”. Lo ha dichiarato il capogruppo PD in commissione Trasporti e segretario del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, nel corso dei lavori congiunti delle commissioni “Ambiente, Territorio, Lavori pubblici” e “Trasporti, Poste e Telecomunicazioni” della Camera sull’esame del DL Ponte sullo Stretto.
“Alla luce di tutto questo proporremo l’audizione di alcuni docenti universitari - ha concluso Barbagallo - per dimostrare che non risponde al vero l’affermazione del ministro Salvini che il ‘ponte del 2001’ rappresenta l’opera più green ma che ci possono essere soluzioni più moderne, tecnicamente ed economicamente più sostenibili”.
“Il caro biglietti aerei da e per la Sicilia ha raggiunto limiti insostenibili. È insopportabile assistere agli annunci spot da parte di Salvini e Schifani e agli innumerevoli comunicati stampa da parte di autori vari del centrodestra, tutti con vari incarichi di governo che non risolvono assolutamente nulla. Siamo di fronte a un vero e proprio cartello che rende la Sicilia irraggiungibile, non solo dai turisti ma anche da chi vuole tornare in Sicilia a trascorrere la Pasqua. E la sindrome dell’annuncite colpisce anche il governo Meloni che alle nostre interrogazioni in Parlamento risponde con aria fritta. Dal canto suo il governo regionale non ha definito neanche le tratte per la continuità territoriale che, se attuata, darebbe autentica libertà di mobilità da e per la Sicilia e per i siciliani soprattutto”. Lo dichiara il capogruppo del PD in commissione Trasporti della Camera e segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo.
“Il caro biglietti aerei da e per la Sicilia ha raggiunto limiti insostenibili. È insopportabile assistere agli annunci spot da parte di Salvini e Schifani e agli innumerevoli comunicati stampa da parte di autori vari del centrodestra, tutti con vari incarichi di governo che non risolvono assolutamente nulla. Siamo di fronte a un vero e proprio cartello che rende la Sicilia irraggiungibile, non solo dai turisti ma anche da chi vuole tornare in Sicilia a trascorrere la Pasqua. E la sindrome dell’annuncite colpisce anche il governo Meloni che alle nostre interrogazioni in Parlamento risponde con aria fritta. Dal canto suo il governo regionale non ha definito neanche le tratte per la continuità territoriale che, se attuata, darebbe autentica libertà di mobilità da e per la Sicilia e per i siciliani soprattutto”. Lo dichiara il capogruppo del PD in commissione Trasporti della Camera e segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo.
“La manifestazione di oggi, in Piazza Don Bosco, delle organizzazioni sindacali CGIL e UIL e delle categorie dell’edilizia, è una forte risposta dei lavoratori contro il Codice degli Appalti sostenuto dal Governo e da Salvini. Una iniziativa forte che parla a tutta la società: alle imprese, ai cittadini dei quartieri popolari, al mondo ambientalista, agli operatori e ai professionisti. Per uno sviluppo diverso. Per un’attuazione delle opere pubbliche sicure nella sicurezza del lavoro. Per uno sviluppo sostenibile in cui trovino spazio nuove politiche abitative, un moderno regime dei suoli, il rispetto del lavoro, dell’ambiente, della concorrenza nella trasparenza. Ci opporremo duramente al ‘Codice Salvini’, un tuffo nel passato che farà male all’economia e al Paese. Serve una nuova legge generale sul governo del territorio che superi la nostra legislazione vecchia e inefficace e occorre un Codice degli Appalti che garantisca davvero gli interessi pubblici. Su queste linee lavoriamo e lavoreremo in Parlamento”. Così in una nota il vicepresidente della commissione Trasporti della Camera, Roberto Morassut.
"Dopo l’informazione Rai, la giustizia, gli artisti di Sanremo e la Guardia Costiera, ora la destra vorrebbe tentare di mettere il bavaglio anche all’Anac, considerata colpevole di aver espresso critiche, attraverso il presidente Giuseppe Busia, al codice degli appalti del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Anac che ha quale missione principale quella di prevenire la corruzione, promuovere la trasparenza e la cultura della legalità. Di tutto questo ha timore la destra? Dietro il paravento della velocizzazione ci sono altri interessi da tutelare? Perché si vuole rendere il sistema degli appalti pubblici più vulnerabile? I primi atti di questo governo confermano che la strada scelta è ben altra rispetto al rigore e al rispetto delle norme, per buona pace degli appetiti della criminalità organizzata. Per questo abbiamo aderito alla manifestazione del primo aprile promossa dalla Cgil decidendo di stare al fianco delle parti sociali e dei sindacati per chiedere che sul codice degli appalti, come sul Superbonus, questo governo risolva i problemi che ha creato". Lo afferma in una nota il deputato dem Silvio Lai, della commissione Bilancio.
“Oggi, lungo la linea merci Casilina, si è verificato un incendio su vagoni diretti sulla Roma - Formia attraverso il Parco degli Acquedotti e il Mandrione. È urgente un chiarimento di RFI su cosa si intenda davvero fare per la realizzazione della Cintura Merci Sud. Per la sicurezza dei cittadini e la tutela del patrimonio ambientale e storico archeologico è impossibile immaginare un quadruplicamento delle linee esistenti. Va invece realizzata finalmente la Gronda Ovest da Ponte Galeria a Campo Leone, come previsto dal Prg di Roma e dalle intese preliminari a suo tempo sottoscritte.
Chiediamo chiarezza ad RFI anche sulla sicurezza dei lavori attualmente in corso presso la Stazione Tuscolana, che stanno sollevando disagi per la popolazione per rumori e polveri. Su questi temi, nonostante le ripetute sollecitazioni, RFI continua a non dare risposte chiare. Servono dispositivi di mitigazione, barriere antirumore. Servono investimenti a tutela della salute dei cittadini”. Così in una nota il vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, Roberto Morassut.
Oggi in commissione Trasporti della Camera è stata approvata l'indagine conoscitiva sulla continuità territoriale, fortemente voluta dal Partito democratico per colmare i ritardi presenti in alcune aree del Paese. Sarà lo strumento per capire perché ancora oggi ci siano grandi difficoltà nei collegamenti da una zona a un'altra dell'Italia e le ragioni per cui si determina un caro biglietti, soprattutto per quanto riguarda i voli aerei, che non ha nessun riscontro negli altri paesi europei. Bene quindi l'indagine conoscitiva, saremo molto vigili e attenti ad analizzare le varie questioni legate alla continuità territoriale, non ultimo il numero di tratte che determinerà il ministero dei Trasporti e la vicenda legata agli aiuti di Stato.
Così il capogruppo del Pd in commissione trasporti della Camera Anthony Barbagallo.