La vice presidente: siamo in commissione, sul territorio e tra i banchi. Giudicateci per tutto il nostro lavoro
“Una polemica sul nulla, che punta a delegittimare il lavoro del Parlamento immotivatamente. Una polemica che l’informazione rilancia ogni qualvolta ritenga - a suo insindacabile giudizio - che un argomento più di altri debba interessare al Paese e dunque ai suoi rappresentanti nelle istituzioni”.
Lo dice la vice presidente della Camera, Marina Sereni, commentando le notizie di oggi sui media nelle quali si è dato risalto all’aula di Montecitorio vuota durante la discussione generale del provvedimento sul testamento biologico.
“Chiunque conosca davvero l'attività della Camera - spiega - sa che tutte le discussioni generali, tutte anche quelle sui provvedimenti più significativi, coinvolgono un numero molto limitato di colleghi che, insieme al/ai relatore/i, hanno seguito il provvedimento in commissione e sono stati indicati dai gruppi per prendere la parola in quella fase. Il lavoro nascosto e delicatissimo, di cui molto raramente troviamo traccia sui giornali, è una parte essenziale dell'attività dei deputati così come l'impegno a mantenere le relazioni e i contatti con i cittadini del territorio di riferimento”.
“L'Aula è invece il momento cruciale quando, dopo la discussione generale che si può seguire come tutti i nostri lavori anche sul web o leggendo i resoconti stenografici, si passa all'esame degli articoli e degli emendamenti. Così succede ogni settimana e non soltanto quando i cronisti e/o i commentatori guardano una foto e scrivono o parlano davanti a una telecamera. Essere giudicati per il nostro lavoro dai media è il sale della democrazia – conclude - ma denigrare le istituzioni e chi momentaneamente ne fa parte facendo di tutta l’erba un fascio, è alimento all’antipolitica e al qualunquismo. E, sinceramente, non se ne sente alcun bisogno”.