"Sulle questioni dell'edilizia giudiziaria non convincono le varie ipotesi di trasferimenti. Per mantenere tutti i servizi attuali a Bari ci sono sia i fondi che le possibilità tecniche e logistiche. Non condivido l'ultima proposta, formulata dall'on. Sisto, in ordine al trasferimento del tribunale di Sorveglianza dal capoluogo a Modugno e tanto meno quella di trasferire la sezione lavoro". Lo afferma Liliana Ventricelli, deputata del Partito Democratico, che in una costante interlocuzione con gli uffici del ministro Andrea Orlando segue da mesi le vicende relative all'edilizia giudiziaria di Bari e della Città metropolitana.
"Sulla funzione del Tribunale di Sorveglianza - aggiunge l'on. Ventricelli - condivido la presa di posizione della Camera penale di Bari che ne chiede il mantenimento a Bari. Non va sottovalutata l'importanza di questi uffici giudiziari che hanno il ruolo fondamentale di esercitare il controllo sull'esecuzione della pena in carcere, nonché le misure alternative alla detenzione, importanti anche per il mondo del volontariato e di molte realtà associative. A Bari bisogna procedere celermente, senza trovare scorciatoie di trasferimenti. La Città metropolitana ha ricevuto 300mila euro dal governo per far realizzare ad Invitalia uno studio di fattibilità sulla realizzazione della cittadella giudiziaria nelle caserme Milano e Capozzi.
"Intanto - aggiunge Ventricelli - come soluzione transitoria si è appena conclusa la ricerca di mercato per trovare spazi per archivi, 17 aule d'udienza, 8 camere di sicurezza, per le sezioni penali del Tribunale più ulteriori spazi per la Procura. Se la Conferenza permanente lo richiede, anche per la sezione Lavoro il Ministero può avviare la ricerca di un immobile, lasciando inalterati i servizi. Credo che sarebbe urgente percorrere questa strada, piuttosto che ipotizzare trasferimenti di uffici a Modugno. Infine - conclude l'on. Ventricelli - ricordo la disponibilità dimostratami dal ministro Orlando che ha ritenuto di doversi confrontare con l'avvocatura barese, non appena l'ordine sarà ricostituito, su queste questioni, prima di rispondere alle sollecitazioni provenienti dagli uffici giudiziari".