“Come mai la televisione di Stato, che percepisce dai cittadini italiani un congruo canone annuo, non ripropone nell’anniversario della morte di Peppino Impastato ‘I cento passi’, film di grande valore pedagogico dedicato alla sua figura?” Lo dichiara Michele Anzaldi, deputato Pd e componente in Commissione Vigilanza Rai.
“Sono passati 39 anni – spiega - dalla morte di Peppino Impastato. Venne ucciso nello stesso giorno del delitto Moro ma la sua fine fu messa in ombra dalla tragedia nazionale di quei giorni, e la sua storia rimase per lo più ignota a molti. Oggi però sappiamo tutti cosa realmente successe, e lo sappiamo grazie al film ‘I Cento Passi’, diretto da Marco Tullio Giordana. Ce lo ricordiamo tutti, un film bellissimo, che ha ottenuto premi importanti e riconoscimenti in tutto il mondo. Allora mi domando perché un film così bello, addirittura prodotto da Rai Cinema, non venga trasmesso stasera da nessuna delle principali emittenti Rai. Si tratta di una storia che può aiutare i giovani e i meno giovani a capire la mafia e a non dimenticare quello che è stato nella speranza che non accada più. Forse la Rai ritiene di assolvere al meglio la sua funzione di servizio pubblico proponendo, come nell’aprile 2016, la dubbia e intervista a Porta a Porta di Salvatore Giuseppe Riina, figlio del capo dei capi di Cosa Nostra, in coincidenza con la pubblicazione del suo libro?
“Fortunatamente però esistono anche delle realtà alternative che assolvono egregiamente il loro compito di divulgazione e di megafono di verità e di esigenze sociali, come al tempo fu la radio per Peppino. Una di queste è Tv2000 che stasera trasmetterà ‘I cento passi’, un’emittente italiana e nazionale al cui vertice, incredibile ma vero, c’è un ex direttore Rai, Paolo Ruffini”, conclude.