«La definitiva approvazione da parte della Camera della riforma del Codice delle leggi antimafia è un provvedimento di grande rilevanza non solo nei suoi risvolti giudiziari, ma anche sul piano sociale e culturale». Lo dichiara Paolo Beni, deputato del Partito Democratico.
«Le modifiche introdotte nel Codice – prosegue Beni – daranno più forza al contrasto del fenomeno mafioso, potenziando le misure di prevenzione mediante il sequestro e la confisca dei patrimoni frutto di attività illecite per superare le attuali criticità e garantire una gestione più efficiente di quei beni. È particolarmente importante che il provvedimento affronti in modo specifico il delicato problema delle aziende e delle attività produttive sequestrate o confiscate, questione rilevante per gli evidenti risvolti occupazionali e sociali. Si attribuiscono compiti più precisi all'amministratore giudiziario, si introducono strumenti finanziari a sostegno delle aziende nel loro percorso di ritorno alla legalità, misure a tutela dei lavoratori, per il contrasto del caporalato, l'emersione dal lavoro irregolare e l'accesso agli ammortizzatori sociali. Un provvedimento quanto mai opportuno – conclude Beni – perché la pervasività delle mafie nei territori si contrasta anzitutto dimostrando che si può fare impresa e creare lavoro e sviluppo nella legalità».