DDL sicurezza: Pd, Governo modifica codice antimafia. Perché i prefetti potranno ridimensionare le interdizioni?
Gianassi e Mauri: Delmastro non ha voluto spiegare, lo faccia Nordio
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Mai in nessuna emergenza e mai nessun esecutivo aveva finora derogato al codice Antimafia. Il governo del cambiamento invece rivendica per sé questo vergognoso primato. Con la cancellazione dell’obbligo delle norme Antimafia nel decreto Genova, l’esecutivo pentaleghista manda un messaggio gravissimo, quanto chiaro: si spalancano le porte alle imprese che operano nell’illegalità e al contempo si penalizzano quelle pulite.
"Il Capo dello Stato ha promulgato la riforma del Codice Antimafia e questa è una notizia importante, perché le nuove normative sono uno strumento per combattere meglio le mafie e per garantire una gestione più trasparente ed efficace dei beni confiscati. Al tempo stesso condividiamo il richiamo del Presidente al Governo, per monitorare l'applicazione del provvedimento e le eventuali criticità, come del resto anche il gruppo del Pd aveva chiesto, presentando l'ordine del giorno - accolto dal Governo - che sottolineava questa necessità”.
"La riforma del Codice antimafia, varata dalla Camera e diventata legge, costituisce un passo in avanti decisivo nel contrasto alla criminalità organizzata e della corruzione". Lo dichiara, in una nota, la deputata del Pd e segretario della commissione Giustizia della Camera, Vanna Iori.
“Il nuovo codice antimafia è un traguardo importante per quanti combattono quotidianamente la criminalità organizzata”. Lo afferma Elena Carnevali, deputata del Partito Democratico, per commentare l'approvazione alla Camera del nuovo Codice antimafia.
"Oggi abbiamo approvato una legge importante: il nuovo codice antimafia, uno strumento che mette ordine alle molte iniziative di contrasto e repressione alla criminalità organizzata. Si tratta di un provvedimento che da una parte colpisce le imprese illecite, dando maggiori strumenti a investigatori e magistrati; dall’altra prevede misure economiche di sostegno alle imprese stesse affinché continuino la propria attività anche dopo la confisca o il sequestro. Un modo per tutelare le persone oneste che vi lavorano.
La Deputata PD saluta l’approvazione definitiva del provvedimento alla Camera, diventato ora Legge
“La legislazione antimafia va affinata costantemente, per essere il più possibile adeguata al contrasto al crimine organizzato, anche alla luce della sua costante evoluzione. Approvare il Nuovo Codice Antimafia, oggi, significa ridare slancio alle leggi contro il crimine organizzato, vuol dire rafforzare la lotta alle mafie e renderla più consona ai tempi moderni.
«La definitiva approvazione da parte della Camera della riforma del Codice delle leggi antimafia è un provvedimento di grande rilevanza non solo nei suoi risvolti giudiziari, ma anche sul piano sociale e culturale». Lo dichiara Paolo Beni, deputato del Partito Democratico.
“L’approvazione del nuovo Codice Antimafia offre una grande spinta alla lotta e al contrasto contro le mafie e il crimine organizzato”. Lo ha affermato Walter Verini, capogruppo del Pd nella commissione Giustizia, mentre si attende il voto definitivo della Camera.
“Da anni associazioni della società civile, magistrati e forze dell’ordine, insistono e chiedono al Parlamento di approvare un nuovo codice Antimafia.