“Quello alla Camera è un nuovo importantissimo provvedimento in materia di sperimentazione clinica di medicinali, per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute”. Lo dichiara Daniela Sbrollini, vice-presidente della Commissione Affari sociali della Camera.
“Si tratta – spiega – di nuovo provvedimento quadro, in linea con la stagione di recenti riforme nell'ambito della sanità targate Pd. Il testo, innanzitutto, contiene una nuova normativa per la ricerca scientifica, regole innovative che accelerano i tempi, per le procedure di autorizzazione sui nuovi farmaci, migliorando la competitività del Paese. L’altro tema centrale del disegno di legge è rappresentato dal riordino delle professioni sanitarie. Si individuano le figure dell’osteopata e del chiropratico, si modifica la procedura attualmente prevista per l’individuazione e istituzione di nuove professioni sanitarie. Il fine è di assicurare che tale individuazione possa avvenire sulla base di criteri oggettivi, in tempi ragionevolmente certi, con istanza anche dal basso. In maniera nuova e innovativa si è preferito definire una procedura che possa garantire tutti coloro che intendono ottenere il riconoscimento, anziché individuare discrezionalmente una o più nuove professioni sanitarie. Altro tema decisivo è quello della valorizzazione della medicina di genere, sia nella sperimentazione che nella diffusione nella pratica clinica. Con questa legge si vuole agevolare un nuovo modello per la medicina, per un servizio sempre più attento alle esigenze dei pazienti e delle famiglie e che contemporaneamente fa risparmiare risorse al Servizio sanitario nazionale.
Cambiano, finalmente, anche le regole dei meccanismi democratici per i ruoli chiave all’interno di queste categorie: con la nuova legge abbiamo introdotto il quorum per favorire una più ampia partecipazione, un ricambio generazionale e un equilibrio di genere”.
“Tutto questo lavoro è anche frutto dell’importantissimo lavoro della mia Commissione Affari Sociali e Sanità, caratterizzato in una prima fase da un ampio ciclo di audizioni e poi dall’analisi di oltre 300 emendamenti. Ora mi auguro che il Senato al più presto approvi definitivamente questa legge“, conclude.