“Scongiurare il ripetersi di un incidente come la domanda che, nel test universitario di Medicina, associava l’omosessualità alla malattia mentale e per accertare con tempestività le responsabilità di quanto accaduto”. Lo chiede Lia Quartapelle, deputata del Partito democratico, con un’interrogazione al ministro dell’Istruzione.
“Nel progress test organizzato dalla Conferenza dei Presidenti dei Collegi didattici dei Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia delle università italiane, tra le domande di Psichiatria, la numero 147 recita: ‘Quale delle seguenti percentuali rappresenta la migliore stima del verificarsi dell'omosessualità nell'uomo?’. Una tale domanda, all’interno dentro un test di psichiatria, associa implicitamente l'omosessualità alla malattia mentale, mentre sono 27 anni che questo che l’orientamento omosessuale è stato espunto dall’elenco delle malattie mentali”.
“La stessa ministra dell’istruzione Valera Fedeli ha riconosciuto la ‘gravità inaudita’ del fatto che sia stata inserita una simile domanda nel Progress test di medicina e chirurgia, aggiungendo che è incredibile e inaccettabile”, conclude.