" L'esplosione dell'utilizzo dei contratti a termine non è in relazione diretta con l'abolizione dei voucher. Il vero problema, invece, consiste nella abolizione delle 'causali' che consentivano di limitare l'utilizzo dello strumento. Eliminate quelle, il tempo determinato è diventato, contemporaneamente, o un lavoretto o un lungo periodo di prova". Lo dichiarano Cesare Damiano e Luisa Gnecchi, Presidente e Capogruppo PD della Commissione Lavoro alla Camera.
"Le durate di quindici giorni, che sono quelle largamente prevalenti - spiegano - confermano la strada della precarizzazione. L'utilizzo triennale dello strumento, attraverso le proroghe, è diventato l'anticamera lunga della stabilizzazione".
" Il problema non è quello di passare da 36 a 24 mesi, che serve a poco, ma quello di rimettere le causali e di diminuire le proroghe. Inoltre, è consigliabile considerare i contratti a termine già stipulati validi per il triennio: in caso contrario c'è il rischio di vedere licenziato chi ha già alle spalle due anni di contratto a termine", concludono.