Con la consueta arroganza, dopo una riunione a porte chiuse nella villa di Berlusconi, il centrodestra, a 55 giorni dalle elezioni regionali ha pensato ieri di sostituire Maroni, presidente uscente, con un altro candidato alla Regione Lombardia, per ora ancora fantomatico, come se avessero già la vittoria in tasca.
Con la stessa arroganza, oggi Maroni non ha spiegato il perché della sua scelta, lasciandosi furbescamente aperte tutte le porte per Roma.
Il centrodestra si dimentica però che la scelta su chi sarà il nuovo presidente della Regione Lombardia non la fa il solito caminetto di Arcore, ma la faranno gli elettori il 4 marzo.
Noi siamo ancora più pronti a raccogliere la sfida, perché come molti lombardi siamo stanchi di decisioni opache e furbizie che usano la Lombardia per carriere personali dirette a Roma. Al lavoro con ancora più convinzione perché in Lombardia si può #FareMeglio con Giorgio Gori.
Lo afferma Lia Quartapelle, deputata del Pd.