" È giunto il tempo degli slogan elettorali. Tra questi, brillano quelli che riguardano le pensioni: andiamo da azzeramento a cancellazione della legge Fornero. Detta così sembra facile, soprattutto da parte di chi, come Forza Italia l'ha condivisa e da chi, come la Lega, ha imposto con i suoi alleati di destra il legame tra innalzamento dell'età pensionabile e aspettativa di vita e il cumulo oneroso dei contributi, che noi abbiamo invece combattuto". Lo dichiara Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera.
" Si dimentica, così facendo - prosegue -che la legge Fornero è già stata significativamente modificata e che in questi 5 anni di legislatura 20 miliardi di euro sono tornati alle pensioni: 8 salvaguardie, Ape sociale e volontaria, prolungamento della sperimentazione di Opzione Donna, cumulo gratuito dei contributi, più flessibilità per i 'precoci, blocco dell'innalzamento dell'età pensionabile per i lavori usuranti e gravosi, accesso facilitato alla pensione per i lavori usuranti, cancellazione delle penalizzazioni dal 2018, allineamento della NO tax area dei pensionati a quella del lavoro dipendente, innalzamento della quattordicesima, miglioramento della normativa sull'amianto.Appunto 20 miliardi, anche frutto di una dura battaglia parlamentare e del confronto tra Governo e sindacati".
" È da qui -prosegue - che dobbiamo ripartire perché, in questo modo, se riconosciamo di aver fatto una parte del percorso, saranno necessarie meno risorse e si crea meno allarme tra i burocrati liberisti europei. In sintesi, noi vorremmo che nel Programma del PD ci fossero misure realistiche e riformiste sulle pensioni, tra le quali: rendere strutturale l'APE sociale e volontaria, consentire l'accesso alla pensione a tutti con 41 anni di contributi, ampliare le 15 categorie dei lavori gravosi, rallentare per tutti l'innalzamento dell'età pensionabile, impostare la realizzazione della pensione contributiva di garanzia per i giovani, attuare la nona e definitiva salvaguardia degli esodati, proseguire la sperimentazione di Opzione Donna".
"Noi ci basiamo sul proposte concrete e sul duro lavoro parlamentare e di Governo fin qui svolto e non su frasi a effetto", conclude.