La Capolista PD al Senato nella circoscrizione Estero-Europa ricorda i 185 minatori italiani rimasti vittime sotto le macerie
“A sessantotto anni dalla tragedia di Arsia, è bene continuare a mantenere vivo il ricordo. Per le vittime e per i loro cari. Non dimentichiamo il sacrificio compiuto dai nostri italiani emigrati nel mondo e costretti a fare i lavori più massacranti. I connazionali che hanno perso la vita in quello che, allora, era l’impianto estrattivo più grande d’Italia hanno pagato con la propria vita il diritto al lavoro. Alla salute. Alla ricerca di una vita migliore. Mantenere viva la loro memoria significa rispettare la nostra storia. E ricordare a tutti noi che siamo stati un popolo di migranti, prima che un Paese di immigrazione”.
“Io stessa ho avuto modo di confrontarmi con la comunità locale sulla cicatrice lasciata da questa tragedia. Tanto che questa estate ho presentato ad Arsia uno spettacolo dedicato all’analoga tragedia di Marcinelle, ‘262 vestiti appesi’, di Alessandra Idonea. Il rispetto delle culture fa parte della tradizione del Partito Democratico. Che lo ha dimostrato proprio nei territori colpiti dalla tragedia di Arsia, sostenendo le comunità italiane istriane e dalmate”.
Lo dichiara Laura Garavini, Capolista al Senato nella circoscrizione Estero-Europa, ricordando la tragedia mineraria di Arsia, oggi Rasa in Croazia, avvenuta il 28 febbraio 1940, nella quale persero la vita 185 minatori italiani e ne rimasero feriti 147.