“Invece di tifare Croazia e diffamare l’impegno umanitario e di contrasto al traffico di esseri umani delle missioni navali in essere, cosa aspetta il governo a mettere in campo un’iniziativa seria per la stabilizzazione in Libia e la difesa del nostro interesse nazionale? Oggi il ministro degli Esteri francese è atterrato a Tripoli e ha nuovamente ribadito che in Libia si terranno le elezioni entro dicembre. I processi di ricostruzione dell’unità nazionale dei paesi sconquassati dalle guerre civili, dall’Iraq alla Somalia, ci hanno insegnato quanto sia pericoloso pensare di rimarginare lacerazioni profonde solo attraverso i processi elettorali. Per non scivolare verso elezioni affrettate e rischiose, bisogna rilanciare un’iniziativa italiana a sostegno del dialogo nazionale libico e dell’iniziativa dell’inviato speciale Onu per la riconciliazione nazionale. Il governo si deve dare da fare, coinvolgendo la Francia, l’Ue, gli Stati Uniti e tutti gli attori regionali e internazionali. Non basta la convocazione di una fantomatica conferenza nella Libia ad ottobre. Serve un impegno diretto del presidente del Consiglio Conte e del ministro degli Esteri Moavero, perché lo spazio lasciato fin qua a Salvini è servito soltanto ad aumentare la conflittualità e a discreditare il processo di pace”.
Lo afferma Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri della Camera.