“È grazie all’impegno dei sindaci e alla nostra opposizione che il Governo ha dovuto fare un passo indietro sul blocco ai fondi per le periferie”.
- lo dichiara la parlamentare veneta Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico -
“L’accordo raggiunto tra governo e Comuni, per ripristinare un miliardo e seicento milioni per i progetti di riqualificazione delle periferie, è stato raggiunto in conferenza unificata, dopo uno strappo senza precedenti del governo e che ha costretto, per la prima volta nella storia, i comuni ad abbandonare il tavolo. È solo grazie alla determinazione degli amministratori locali, che avevano visto sottrarre importanti risorse per i più fragili, e al nostro lavoro in Parlamento, dove abbiamo svelato e denunciato il tentativo di fare cassa con i fondi per la rigenerazione urbana, che - sottolinea la deputata Dem- è stato bloccato uno scippo ai danni delle cittadine e dei cittadini. Nella mia regione, il Veneto, sono a rischio 99 interventi inseriti per un valore di oltre 264 mila euro e - sottolinea - solo a Verona sono in ballo 18 milioni di euro, senza i quali si fermerebbe il restauro e la riconversione a uso pubblico, a Veronetta, dell’ex caserma Santa Marta e di Palazzo Bocca Trezza”.
“Dopo quest’accordo non abbassiamo la guardia, ma - conclude Rotta - vigileremo affinché nella Legge di Bilancio sia presente una norma che consenta ai comuni di far partire le gare e impegnare la spesa anche se non hanno soldi da anticipare”.