“In Campania esiste un registro tumori, per adulti e per bambini, che tutti abbiamo sempre invocato. È un registro regionale, pubblico, senza conflitti di interesse, che sta lavorando da molti anni. Copre l’83% della popolazione regionale e 89 dei 90 comuni della Terra dei Fuochi. E’ accreditato dall’Associazione Italiana Registro Tumori e dall’Iarc, l’Agenzia internazionale per la Ricerca sul Cancro. Fatta questa doverosa premessa, ieri il governo è venuto in Campania ed ha proposto ad un’associazione di medici e pediatri di famiglia di realizzare uno screening sui tumori, ignorando che esiste già questo registro regionale. Perché? Qualcuno me lo deve spiegare, per favore. Posso capire che si voglia collaborare. Ne saremmo tutti felici, a partire dai cittadini che vogliono avere dati certi e non assistere a inutili passerelle. Ma non si può pensare di cominciare il lavoro da capo”.
Così il deputato Dem e pediatra Paolo Siani, componente della commissione Affari sociali della Camera e della commissione parlamentare per l’Infanzia e l’adolescenza.
“I medici sentinella - aggiunge Paolo Siani - che già svolgono un ruolo importante per le malattie infettive, potrebbero avere una loro utilità, ma solo se formati e ricondotti ad un coordinamento unico regionale. Su questi argomenti ci vuole metodologia epidemiologica, competenza, strumenti adeguati, standard di riferimento nazionali e internazionali, cultura, pazienza e serietà professionale. Non servono passerelle, né proclami. Queste sono cose serie. E mi aspetto che la politica faccia scelte serie e non di propaganda”.