“Siamo alla quarta fiducia del Governo del cambiamento: un cambiamento talmente rilevante che fa assumere alla natura di questa richiesta le fattezze di un passato che evidentemente molti colleghi non conoscono”. Lo ha dichiarato in Aula Enrico Borghi, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito del Dl sicurezza.
“Questa – ha continuato - è una fiducia che viene posta senza che l'opposizione abbia fatto ostruzionismo. Anzi, in presenza del ritiro di tutti gli emendamenti del Partito Democratico e in presenza di una disponibilità di contenere il numero degli emendamenti al fine di un esame contenuto e con tempi certi. Perché, dunque, un provvedimento di questa natura? Questa è una fiducia contro i deputati del Movimento 5 Stelle. Per impedir loro di esprimervi, di tradurre in un libero esercizio di voto di questo Parlamento le opinioni espresse fuori da qui. Questa è una delle tante retromarce innestate dal M5S e che viene imposta ai suoi deputati nel quadro di un patto leonino dal quale stanno uscendo davvero malconci”.
“M5S sta retrocedendo sulla TAP, sui voucher, sul taglio delle spese militari, sull'Euro. Nelle ultime ore, fortunatamente, sta anche retrocedendo rispetto a una concezione un po' arcaica secondo la quale le colpe dei padri dovevano ricadere sui figli. M5S sta facendo come maggioranza un doppio errore e ci sarà una doppia smentita: il doppio errore risiede nel fatto che per i 5 Stelle questa fiducia, che viene fatta contro di loro, va contro le idee, i valori e le proposte che ha sin qui portato avanti nell'arco di tutta la precedente legislatura. Insomma, per un patto di potere si è venduto l'anima”, conclude.