Tocca a Crimi e Abete assumersi responsabilità soluzione
“Nel momento cruciale della vita politica ed economica del Paese, cioè l’approvazione della legge di Bilancio, il mancato dialogo tra governo e l’editore di Askanews, costringe i giornalisti di una delle principali agenzie di stampa, quindi fonte primaria di notizie, allo sciopero”. Lo dichiara Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, a proposito dello sciopero di due giorni indetto dall’assemblea dei redattori di Askanews.
“Questa situazione – continua - esigerebbe una risposta immediata per almeno tre motivi: primo perché la delicatezza del momento, con una legge di Bilancio così complicata e a ridosso delle scadenze, non può permettersi di non contare su un’autorevole fonte primaria di informazione come Askanews. Secondo, perché in questi anni la gestione di Askanews da parte dell’editore ha già comportato la perdita di dieci giornalisti e cinque mesi di cassa integrazione al 50%. Terzo, perché parliamo di professionisti che con serietà e passione forniscono informazioni a tutti i giornali italiani e non meritano quindi un trattamento tale a tre giorni dal Natale”.
“Se ci sono incomprensioni o problemi tra l’editore Abete e il sottosegretario Crimi, devono essere risolte tra loro. Certo, non possono essere fatte ricadere su un gruppo di giornalisti che ha dato già prova di collaborazione e affrontato pesanti - e forse eccessivi - sacrifici”, conclude.