“Il ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, ha perso una nuova occasione per tacere. Questa volta, a dire il vero, non sa neanche di cosa parla. Si nasconde dietro il Codice degli appalti per nascondere incapacità e malafede. Basta ricordarsi quali erano le proposte M5s nella scorsa legislatura, proprio durante la discussione sul Codice degli appalti: chiedevano sempre di più, ogni giorno alzavano l’asticella, e le regole sulla trasparenza per lo non erano mai sufficienti. Adesso invece, ai tempi del ‘governo del cambiamento in peggio’ viene cancellato addirittura l’obbligo di gara e il rispetto delle norme antimafia. Non solo bloccano il Paese, ma rischiano di farci tornare indietro di anni. Il ministro Toninelli è a conoscenza che per il secondo anno consecutivo il settore dei bandi chiude in forte crescita grazie anche a un’impennata di gare rilevata a dicembre. Secondo i dati dell’osservatorio Cresme Europa Servizi, lo scorso anno sono stati promossi 23.674 bandi per un importo di 29,761 miliardi: rispetto al 2017, quando erano stati pubblicati 18.498 avvisi per 23.674 miliardi, il numero di procedure cresce del 28% e quello degli importi del 25,3%. Toninelli non usi, dunque, il Codice degli appalti come foglia di fico per coprire la sua incompetenza e la volontà di M5s e Lega di porre fine a controlli e legalità fermando gli investimenti nel Paese”.
Così Chiara Braga, capogruppo Pd in commissione Ambiente alla Camera.