Governo: Pd, fare luce su appalti e sicurezza G7 cultura
Manzi: organizzazione fallimentare, delegazioni ancora non conoscono programma
Manzi: organizzazione fallimentare, delegazioni ancora non conoscono programma
“Il protocollo sugli appalti firmato oggi a Firenze dal Comune insieme a Cgil, Cisl e Uil è un segnale chiaro: la priorità si chiama sicurezza sul lavoro. All’indomani della tragedia dell’Esselunga a Firenze l’accordo siglato indirizza finalmente tutto il sistema dei lavori pubblici e privati nella direzione della difesa dei contratti comparativamente più rappresentativi, che vanno rispettati lungo tutta la catena degli appalti e dell’offerta economicamente più vantaggiosa chiudendo la stagione delle gare al massimo ribasso.
“Su lavoro e sanità il governo resta lontano, lontanissimo dai bisogni dei cittadini. Il confronto di questa mattina con il ministro Fitto è stato un altro buco nell’acqua, salvo la parziale retromarcia fatta in tema di minimi salariali per i lavoratori di appalti e subappalti di opere e servizi. Solo su questa questione, infatti, registriamo una timida apertura alle richieste del Pd e delle altre forze di opposizione per tornare al criterio dei contratti più rappresentativi invece che a quelli maggiormente applicati, come invece era stato inizialmente previsto.
Funzionari pubblici che discutono di appalti con imprenditori, un sottosegretario della Lega chiamato in causa per interventi normativi, parentele imbarazzanti. Come può Salvini pensare che non dovrà spiegare al parlamento che cosa succede negli appalti Anas? Un insulto, la sua alzata di spalle. Arroganza e presunzione non lo mettono al riparo da un coinvolgimento che prima che personale è politico.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
"Il tema di una adeguata retribuzione in grado di assicurare un'esistenza libera e dignitosa per il lavoratore e la sua famiglia, non a caso oggetto dell’articolo 36 della Costituzione, è oggetto di un acceso dibattito nel nostro Paese. Stiamo assistendo a una netta contrapposizione tra la proposta delle opposizioni, sostenuta da un ampio spettro di forze sociali e da una vasta letteratura, per l'introduzione anche in Italia del salario minimo legale e una aprioristica preclusione delle forze di maggioranza nei confronti di tale strumento giuridico.
“Oggi abbiamo avuto un incontro sulle politiche anticorruzione con la commissaria Ue agli Affari interni, Ylva Johansson. Insieme a lei erano presenti anche i presidenti delle commissioni Affari europei degli Stati nazionali. Sia io che il presidente di maggioranza, Giulio Terzi di Sant’Agata, abbiamo presentato l’Italia come modello anche per la scelta di istituire l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac). Il nostro Paese, anche per scelte come questa compiute tra il 2012 e il 2022, ha visto migliorare più degli altri Stati Ue l’indice di percezione dell’anticorruzione.
La Lega sferra un attacco scomposto e inaccettabile al Presidente dell’Anac per nascondere quello che il suo Governo cancella: concorrenza, trasparenza e qualità degli appalti. Questo Codice non ha nulla a che fare con gli obiettivi giusti di rapidità e semplificazione. È la solita ricetta della destra, insofferente alla legalità e senza nessuno scrupolo a sacrificare dignità e sicurezza del lavoro con il subappalto selvaggio.
Così Chiara Braga, Capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
"Dopo l’informazione Rai, la giustizia, gli artisti di Sanremo e la Guardia Costiera, ora la destra vorrebbe tentare di mettere il bavaglio anche all’Anac, considerata colpevole di aver espresso critiche, attraverso il presidente Giuseppe Busia, al codice degli appalti del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Anac che ha quale missione principale quella di prevenire la corruzione, promuovere la trasparenza e la cultura della legalità. Di tutto questo ha timore la destra? Dietro il paravento della velocizzazione ci sono altri interessi da tutelare?
“Oggi l’approvazione alla Camera del disegno di legge delega in materia di contratti pubblici segna un altro passo in avanti importante sulla strada delle riforme previste dal PNRR. Il Partito Democratico ha dato il suo contributo decisivo per rafforzare e migliorare ulteriormente il testo licenziato dal Senato, in particolare sul fronte della tutela della qualità e della sicurezza del lavoro.