“Questa maggioranza non vuole che il Parlamento si occupi delle periferie italiane perché ha paura che questo accenda un riflettere sui loro problemi”. Lo ha dichiarato Andrea De Maria, deputato del Partito democratico, nel corso della discussione in Aula sull’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sullo stato delle periferie italiane.
“La discussione su questa commissione bicamerale – ha spiegato – è un’occasione persa. Istituendola, avremmo potuto continuare il lavoro iniziato nella precedente legislatura ma la maggioranza ha voluto scegliere altrimenti. E’ un’occasione persa perché la commissione si sarebbe potuta occupare di tre aspetti riguardanti le periferie italiane: approfondire sul campo la loro situazione; esaminare proposte legislative che rendessero più efficaci gli interventi per affrontare i problemi delle zone più svantaggiate delle nostre città; infine, avrebbe potuto vigilare sulle iniziative che governo sta assumendo o, meglio, non sta assumendo. La nostra attività di vigilanza avrebbe potuto far sì che quel tema venisse affrontato. Come poteva aiutarci a mettere insieme delle politiche coordinate. La maggioranza, però, fa una scelta diversa. E non per la prima volta che decide a svantaggio delle periferie. Penso alla lotta che, con il nostro sostegno, ha dovuto intraprendere l’Anci perché non venissero cancellati del tutto i bandi”.
“La ragione di questa scelta sta nel fatto che questa maggioranza si occupa di periferie quando si tratta di prendere voti. Quando si tratta di risolvere i loro problemi, invece, scompare. E questo perché c’è la volontà che delle periferie italiane non si parli, che si nasconda la polvere sotto il tappeto. Come Pd non smetteremo di prendere iniziative in tutte le sedi per aiutare le periferie, e monitorare e denunciare quello che fa o non fa il governo” ha concluso.