"Convocare un tavolo di confronto con le direzioni aziendali e le organizzazioni sindacali, al fine di discutere le prospettive industriali della Magneti Marelli e le tutele occupazionali e contrattuali delle lavoratrici e dei lavoratori occupati in tutti i siti italiani del gruppo". Lo chiedono i deputati del Partito democratico Francesco Critelli, Andrea De Maria, Gianluca Benamati e Luca Rizzo Nervo, con un'interrogazione al ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro.
"La Magneti Marelli - spiegano - è una multinazionale italiana specializzata nella fornitura di prodotti e sistemi
ad alta tecnologia per l’industria automobilistica. Nel corso degli anni la Magneti Marelli, la cui fondazione risale al 1919, ha assorbito diverse
aziende, tra cui la bolognese Weber. Negli stabilimenti di Bologna e Crevalcore sono impiegati circa 1200 lavoratrici e lavoratori, operai
e impiegati, con un consolidato know how in materia di logistica, ricerca e produzione in particolar modo nel campo della mobilità sostenibile. Dopo varie riconversioni e trasformazioni la Magneti Marelli, finora appartenente al gruppo FCA, è divenuta una multinazionale che opera in 20 paesi su 4 continenti con 85 unità produttive e 13 centri ricerca e sviluppo. Nel mese di Ottobre 2018 si è concretizzata la cessione del gruppo alla giapponese Calsonik Kansei, operazione che vedrà la sua conclusione entro la metà del corrente anno. Ad oggi, non ha avuto luogo nessun incontro per discutere del futuro occupazionale e contrattuale
dei lavoratori".
"I tempi ristretti richiedono con urgenza un’iniziativa Istituzionale per dare risposte al futuro di migliaia di lavoratrici e lavoratori", concludono.