“L’obbligo vaccinale ha funzionato e ha raggiunto l’obiettivo con il recupero delle coperture vaccinali a livelli di sicurezza in quasi tutte le regioni italiane. Questo è il dato macroscopico che però nasconde molte insidie. Infatti, se si guarda nelle micro-aree si scopriranno tante zone in cui la percentuale di vaccinati non è ancora giunta a valori di sicurezza. Sono per lo più le aeree delle periferie sia al Sud che al Nord del Paese. Alla scuola materna di Torre Annunziata, per esempio, erano il 23% i bambini non vaccinati (59 su 250). Queste fasce di popolazione dovrebbero tener ben presente i tecnici del ministero e la ministra Grillo quando pensano alla nuova legge sulle vaccinazioni. Togliere l’obbligo prima che l’anagrafe vaccinale sia attiva e funzionante su tutto il territorio nazionale, al Nord come al Sud, è un azzardo, che rischia di rendere vano un grande lavoro che ha visto i pediatri e i medici di famiglia in prima linea ma soprattutto rischia di rompere di nuovo il patto di fiducia tra medici e cittadini che è stato faticosamente recuperato. Tornare indietro senza essere sicuri che il sistema funzioni e che le coperture vaccinali non tornino sotto il livello di sicurezza è un azzardo che va contro ogni evidenza scientifica”.
Così Paolo Siani, pediatra e deputato Dem della commissione Affari sociali.