“Tutelare l’insegnamento della nostra lingua nel sistema scolastico della Francia, intervenendo in sede diplomatica per evitare che l’italiano venga penalizzato”. Lo chiede Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, con un’interrogazione al ministro degli Esteri e dell’Istruzione.
“Ampia eco – spiega - sta avendo un appello lanciato da Jean-Luc Nardone, professore a Tolosa e presidente degli italianisti francesi, in merito alla richiesta al Governo francese di rivedere alcune scelte in materia di istruzione che rischiano di penalizzare fortemente la lingua italiana. Tale documento è stato sottoscritto da molti docenti francesi, ma anche da importanti personalità della cultura italiana come riportato anche dagli organi di informazione, tra cui gli scrittori Andrea Camilleri, Gianni Biondillo e Antonio Moresco, l’attore Ascanio Celestini e la regista Emma Dante, gli storici Luciano Canfora e Carlo Ginzburg, gli studiosi di linguistica Paolo Fabbri e Raffaele Simone. Il punto cruciale è la diminuzione dei posti messi a concorso per l’insegnamento dell’italiano nelle scuole. Per il 2019 i posti previsti per insegnare nei licei sono soltanto cinque”.
“Per il Capes sigla che sta per certificato di attitudine al professorato per l’insegnamento di secondo grado, che abilita alla docenza nelle scuole medie, si è passati da 28 a 16, mentre i posti, erano 35 nel 2016, 2015, 2014, e addirittura 64 nel 2013 questo nonostante la richiesta di studiare l’italiano da parte dei ragazzi non stia affatto diminuendo”, conclude.