“Un’inaudita velina del Ministero dell’Interno, nei toni e nel merito, vorrebbe rassicurarci sul fatto che il candidato della Lega al comune di Ferrara, Stefano Solaroli, non sarebbe più in possesso di una pistola con la quale avrebbe fatto un video diffuso in rete e poi ritirato. Una difesa d’ufficio davvero imbarazzante per il Viminale, ci chiediamo se imposta dal Ministro e capo della Lega Salvini oppure diffusa per eccesso di zelo. Sta di fatto che il video, ripreso dai principali siti di informazione nazionale, anche se datato ritrae quello che oggi è un candidato del partito di Governo e che non si può liquidare, senza prenderne le distanze, con una nota del Viminale e un buffetto sulle guance. Il problema non è se la pistola sia ancora in possesso del candidato Solaroli, il problema è che in questo paese qualcuno pensi che per conquistare più consenso ci si debba far vedere con la pistola in mano”.
Così il deputato democratico, Emanuele Fiano.