“La questione del cumulo di cariche e relativi compensi manda così in confusione Susanna Ceccardi che, dopo essersi auto-assolta rispetto ai rilievi mossi, è riuscita nell’impresa di dire nel giro di pochi giorni una cosa a un quotidiano e il suo opposto a un altro”. Lo dichiara Lucia Ciampi, deputata del Partito democratico, a proposito delle dichiarazioni della parlamentare europea leghista riportate su La Nazione di oggi e sul Tirreno del 28 giugno scorso.
“Su un giornale – spiega – la Ceccardi ha detto di aver abbandonato l’incarico di consulenza con il Viminale da settimane; su un’altra testata, la stessa Ceccardi ha dichiarato di prendere ‘un buon stipendio ma equivalente a quello di funzionario’. Davanti a una contraddizione così vistosa, la prima considerazione fare è che le ricostruzioni della ex sindaca di Cascina sono cangianti, da adattare alla testata a cui si rivolge. La seconda, è capire quale delle due versioni sia quella vera. La reticenza sulla cifra percepita fa suppore che la Ceccardi continui a collaborare con il Viminale, altrimenti che bisogno avrebbe di non rivelare l’importo del suo incarico?”.
“Se ne deduce che la Ceccardi, nonostante lo stipendio da parlamentare europea, non abbia alcuna intenzione di rinunciare alla sua consulenza. Glielo chiediamo ancora una volta: ritiene giusto tenersi lo stipendio europeo e insieme quello di una consulenza che, considerato il suo impegno a Bruxelles, sarà anche complicato portare avanti?“, conclude.