Dl Covid, Rotta alla Lega: Non si possono giocare due parti per il proprio tornaconto
La presidente Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici: "Il momento è serio"
La presidente Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici: "Il momento è serio"
“Al capogruppo leghista al Senato Romeo, che ha dichiarato di essere contrario alla calendarizzazione della legge contro l’omofobia, già approvata alla Camera, vorrei spiegare che una cosa è l’agenda di governo e altra cosa è l’agenda delle iniziative parlamentari sulla quale non ci sono ovviamente vincoli di maggioranza. Consiglierei, inoltre, alla Lega di abbandonare la strada dei ricatti su questi temi. Il Partito democratico non accetta ricatti, e su questa legge, come abbiamo già detto, andremo avanti.
“In queste settimane abbiamo coltivato qualche dubbio sull’autenticità della conversione sulla via di Bruxelles da parte di Salvini e della Lega. Sappiamo bene che per anni la Lega di Salvini ha lottato per un’Italia che uscisse fuori dall’Europa e addirittura fuori dall’Euro. Noi come democratici, a livello nazionale ed europeo abbiamo tenuto la barra dritta e recuperato, già con il precedente governo giallo-rosso un protagonismo in Europa che si era perso nei mesi precedenti.
“Segnali di navigazione non tranquillissima del governo dal versante Lega: si fa il gruppo sovranista in Ue, ci si astiene sulla conversione del decreto Covid costruito sulla linea della prudenza che Draghi ha fatto propria. Ci tocca ancora a noi tirare la carretta...”.
Così il deputato dem Enrico Borghi, della presidenza Pd a Montecitorio, sul suo profilo Twitter.
“Il riformismo si fa sui contenuti e non contro gli avversari. Sogno una sinistra che si affermi per la propria capacità ed identità, e non perché urla ogni volta all'uomo nero”.
Lo ha dichiarato Enrico Borghi, della presidenza Pd a Montecitorio e membro del Copasir, in occasione di una intervista con Fabio Martini de “La Stampa” svoltasi nel pomeriggio sulla piattaforma social di Base Riformista.
“È un bene se grazie a Mario Draghi, in meno di 24 ore Salvini sia passato dal più radicale antieuropeismo, all’europeismo che lavora per la svolta ambientale e per una gestione dei fenomeni migratori che non soffi sull’odio e sulla paura. La Lega abbandonerà le posizioni di Orban e sosterrà anche nel parlamento europeo la coalizione Ursula?”
Lo scrive su Twitter il deputato del Pd Alberto Losacco.
“L’ennesimo attacco omofobo da parte di esponenti della Lega, questa volta a un programma Rai, dimostra in maniera lampante quanto ancora sia presente nella politica e nella società un sentimento di avversione nei confronti delle persone gay e transgender. Le minacce e la violenza di cui vengono fatti oggetto nella vita di tutti i gironi, e le polemiche pretestuose e strumentali di gran parte della destra, ci ricordano che la strada dell’effettiva parità è ancora lunga e non priva di ostacoli.
“La Lega al Senato sta provando a impedire la cancellazione definitiva dei decreti Salvini, usando addirittura la violenza. Un questore e un commesso sono finiti in infermeria. Siamo di fronte a veri e propri atti di squadrismo. Ma non passeranno”.
Così il vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, Michele Bordo, su Twitter.
“Il voto di oggi del Parlamento europeo che approva il Bilancio dell'Unione europea per i prossimi anni e il programma straordinario del Next generation Eu, è un passaggio storico fondamentale, decisivo, per la costruzione della nuova Europa, un'Europa solidale, vicina ai problemi e alle esigenze dei cittadini, e attenta al rilancio economico-sociale dell'intero continente. Dalla crisi si esce tutti insieme, uniti, per ripartire e rifondare il progetto di integrazione comunitaria con ancora più forza.
“Dispiace doverlo dire, ma le parole e i comportamenti dell’esponente della Lega Claudio Borghi ormai assomigliano più a siparietti da avanspettacolo che a posizioni politiche su cui discutere. E se non fossimo in mezzo a una pandemia, cercando di fronteggiare le emergenze sociali ed economiche che il covid ha causato, verrebbe da sorridere a questa ennesima sortita fuori luogo.