“Bene la piena consapevolezza di G20 e Oms della necessità di rafforzare la programmazione della struttura sanitaria sul territorio e sulle linee di prevenzione con un’azione strutturata di ricerca sui vaccini a livello globale e locale. La battaglia ai virus non si esaurisce al covid-19, ma si estende alle future minacce epidemiche che riguarderanno la popolazione globale. È necessario quindi un ritorno ad una cultura vaccinale e un recupero del ruolo della medicina d’igene e dei ruoli dei dipartimenti di prevenzione sul territorio italiano. Credo serva quindi la costruzione di un’Agenzia Italiana per la prevenzione ai virus presso il ministero della Salute e L’Ististuto Superiore della Sanità con il compito di attuare, monitorare e verificare il rafforzamento dei dipartimenti d’igiene e prevenzione nelle singole regioni e con il compito di far seguire in modo strutturato stress test e simulazioni per verificare le rispondenze del territorio alle misure per prevenire e trattare infezioni e virus. D’altra parte, in un sistema federale come quello della sanità italiana, il ruolo forte dello stato si manifesta proprio nella lotta ai virus. La questione del già basso livello vaccinale della popolazione ci mostra che è un tema che lo Stato, alla fine, dovrà assumere su di sé, fornendo al territorio strumenti di indicazione e controllo. Rafforzare quindi investimenti in ricerca, sia su irccs, che su istituti zooprofilattici e centri di ricerca.” Così Beatrice Lorenzin ex ministro della Salute e deputata Pd.