“Un altro passo avanti verso l'Europa del futuro. Ciò che sta avvenendo nell’Unione europea rappresenta una svolta storica, impensabile fino a qualche mese fa. Il piano annunciato oggi dalla Commissione è molto positivo e coraggioso non solo nelle sue dimensioni finanziarie, ma soprattutto per la prospettiva ambiziosa che offre rispetto al futuro percorso di integrazione comunitaria. I fondi per il programma di Recovery Plan, denominato Next Generation Eu, saranno raccolti tramite il bilancio aumentando temporaneamente il tetto delle risorse proprie al 2% del reddito nazionale lordo, e utilizzando il rating creditizio della Commissione per prendere in prestito le risorse sui mercati finanziari. Si tratta di un passo storico perché si reagisce a una crisi con strumenti fiscali davvero non convenzionali e operando un cambio di paradigma importante. Diciamo la verità, la lezione della Brexit e l’assalto della demagogia sovranista hanno spinto ad una reazione forte ed inedita in risposta all’emergenza Covid-19. Si è avvertita finalmente la necessità di dare risposte adeguate, comuni e solidali, a problemi condivisi. È arrivata una scossa notevole a una politica dell'Unione che appariva appannata e priva di strategia per il domani”.
Così Piero De Luca, capogruppo dem in commissione Politiche europee alla Camera.
“Oggi infatti - aggiunge il deputato dem - grazie soprattutto al ruolo determinate dell’Italia, alla sua forza morale, politica ed economica di Paese fondatore, ci troviamo a poter utilizzare per uscire dall'emergenza programmi di intervento eccezionali, Sure, Bei e Mes, a beneficiare di un’azione forte e determinata della Bce, e a poter attingere dal Recovery Fund a 750 miliardi di euro, di cui 500 miliardi a fondo perduto e 250 di prestiti. L'Italia peraltro dovrebbe essere lo Stato a beneficiare della maggiore quantità di queste ultime risorse in campo. Bisogna quindi proseguire lungo questo percorso. Per aiutare e sostenere cittadini, famiglie e imprese comunitarie serve più Europa, lo abbiamo sempre detto. Ora avanti, concentrati verso i prossimi appuntamenti per approvare definitivamente gli strumenti proposti dalla Commissione e riavviare davvero il cammino verso gli Stati Uniti d’Europa”.