"Dopo il lockdown, che ha colpito duramente il settore delle produzioni televisive anche per l'impossibilita' di lavorare in smart working, sarebbe ancora piu' importante che la RAI desse spazio alla creativita' italiana e al pluralismo che nasce dalla vera concorrenza tra produttori italiani di contenuti originali, a partire dalla definizione dei palinsesti autunnali". Lo afferma Andrea Romano, deputato PD e membro della Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera dei Deputati. "Invece, da quanto risulta alla stampa, pare che perduri in ambito RAI la scandalosa pratica del monopolio di fatto negli appalti esterni, con il colosso mondiale Banijay, leader di mercato a seguito della fusione con Endemol, che si sarebbe aggiudicato il circa il 70% degli appalti esterni Rai in termini di minuti prodotti, con un totale di 1.923 ore di trasmissioni in onda sui tre canali principali Rai 1, Rai2 e Rai3, lasciando le briciole alla concorrenza. Per questo ho presentato oggi una interrogazione parlamentare ai Ministri dell'Economia, dello Sviluppo Economico e dei Beni Culturali". "L'obiettivo - prosegue Romano - e' informare il Parlamento e dunque il paese sulle distorsioni nel mercato degli appalti esterni, sull'esborso di risorse pubbliche riservato alle due societa' monopoliste Banijay ed Endemol, sulle iniziative che sara' opportuno adottare per ristabilire un corretto regime di concorrenza tra aziende produttrici di contenuti originali. La cultura italiana vive anche e soprattutto della creativita' dei nuovi produttori di contenuti, a qualunque livello. La RAI, la piu' grande azienda culturale italiana, non puo' sottostare a logiche di monopolio che sono da sempre le peggiori nemiche dell'innovazione e dell'inventiva".