“Il senso di questo testo si può esprimere con parole chiare e comprensibili a tutti: ognuno deve essere libero di amare chi desidera, senza per questo cadere vittima di odio e discriminazioni”, ha affermato la deputata PD Laura Boldrini nel corso del suo intervento in discussione generale alla Camera sulla proposta di legge Zan contro omolesbobitransfobia e misoginia, “perché nessuno deve essere fatto oggetto di violenza per le proprie libere scelte nella dimensione sessuale e affettiva”.
L'ex Presidente della Camera ha poi sottolineato che in questa proposta di legge c’è una novità rispetto a quelle degli anni passati: punta a combattere anche la misoginia, “perché sappiamo bene che le donne sono tra le più colpite dai crimini d'odio. L'odio verso le donne è frutto dello stesso clima culturale che alimenta la violenza verso le persone LGBT+, un clima che affonda le proprie radici nella matrice patriarcale della nostra cultura e della nostra società e che colpisce chiunque si allontani da quel modello. Questa non è una legge che tutela minoranze: questa è una legge che vuole introdurre nell’ordinamento pari dignità, protezione e sicurezza, perché la sicurezza non è quella che qualcuno invoca a ridosso delle campagne elettorali, dopo avere egli stesso seminato paura. Sicurezza è anche non doversi nascondere, non dover rinunciare, per colpa dei violenti, a vivere serenamente la propria identità. Ora abbiamo un’occasione importante, – ha concluso Boldrini, – che è innanzitutto quella di assicurare protezione e pari dignità a tante persone, ma anche quella di dare un altro seguito al principio di uguaglianza previsto all'articolo 3 della nostra Costituzione e di collocare l'Italia tra i Paesi più avanzati d'Europa e del mondo in materia di diritti, di libertà e di progresso civile. Questa occasione, stavolta, non dobbiamo assolutamente perderla”.