Dichiarazione On. Flavia Piccoli Nardelli, capogruppo Pd in Commissione Cultura.
“Lo voglio ricordare innanzitutto ai genitori: nel momento in cui abbiamo deciso di garantire insieme il diritto allo studio e diritto alla salute abbiamo anche messo in conto la complessità di portare avanti una sfida di questa portata”. Cosi l’on Flavia Piccoli Nardelli, capogruppo del Pd in commissione Cultura, nel corso del dibattito sull’informativa del ministro Azzolina in merito alla riapertura dell’anno scolastico. “E’ del tutto evidente, ha proseguito l’esponente del Pd - che il tema della riapertura delle scuole non riguarda solo il nostro paese . Le chiusure hanno coinvolto quasi un miliardo e mezzo di studenti in più di 190 paesi e laddove le scuole sono tornate ad operare attraverso la didattica in presenza, si sono verificati vari casi di contagio che hanno costretto a quarantene e nuove chiusure.” “Solo in Italia però – ha rivendicato Piccoli Nardelli - le due esigenze, il diritto allo studio e quello alla salute, sono state messe sullo stesso piano con identica forza”. Per Piccoli Nardelli si deve “sempre tenere presente quanto sia importante parlare di autonomia responsabile delle scuole in vista delle riaperture. Esiste tuttavia un problema strutturale – ha precisato - : quello del reclutamento degli insegnanti, già affrontato nella passata legislatura con la “buona scuola”, poi cancellato dal successivo ministro leghista. Ma creare ordine e assicurare un sistema uniforme di reclutamento è una esigenza indifferibile per questo paese, che ha bisogno di riscrivere le regole di accesso al ruolo”. “Solo tenendo conto di questo – ha inoltre aggiunto Piccoli Nardelli- potremmo valutare la riapertura delle nostre scuole con necessario senso della misura, perché si tratta di un impegno che richiede un patto tra istituzioni locali e nazionali, tra famiglie e scuole . Il contrario di ciò che sta avvenendo proprio in questi giorni.” Concludendo il suo intervento, la capogruppo del Pd in commissione Cultura ha evidenziato che “la scuola è diventata soprattutto terreno di scontro, eppure parliamo della più importante infrastruttura sociale ed educativa per ogni paese . Di uno straordinario e indispensabile bene comune. Per gestire il futuro, il partito democratico chiede un forte investimento su scuola e giovani, non esiste altra strada. Cosi come non esiste altra strada per accompagnare la riapertura della scuola assicurare tutti, di ogni schieramento politico, il proprio sostegno e il proprio aiuto a questo obiettivo.”