“Abbiamo la necessità di dare continuità a una strategia la cui efficacia ci viene riconosciuta come un esempio dall'Oms e che oggi è fonte di ispirazione per tutti gli altri Paesi, anche quelli che hanno sottovalutato o negato la portata di questa sfida. I dati epidemiologici evidenziano, da settimane, un nuovo progressivo peggioramento dell’epidemia, che ha già comportato anche un aumento del carico sui servizi sanitari. Ancor più serio e preoccupante è poi il quadro epidemiologico, con un andamento significativamente peggiorativo, negli altri Paesi europei. In tale contesto generale un eventuale allentamento delle misure, un cedimento alla richiesta per certi versi comprensibile, di acconsentire eventi e iniziative che comportano aggregazione in luoghi pubblici e privati, renderebbe concreto e immediato il rischio di un rapido ulteriore peggioramento epidemico e una crisi economica e sociale senza precedenti”.
Così il deputato dem, Luca Rizzo Nervo, intervenendo in Aula per dichiarare il voto favorevole del Pd alla risoluzione della maggioranza, presentata dopo le comunicazioni del ministro Speranza, sul nuovo Dpcm e la proroga dello Stato di emergenza.
“E’ evidente - ha detto Luca Rizzo Nervo - che la regolazione dei diversi ambiti della vita familiare, sociale, lavorativa ed economica del Paese deve informarsi a criteri di massima prudenza e prevenzione. Deve vedere un sempre più forte ed efficace coordinamento fra Esecutivo, Parlamento ed Autonomie Locali, e una capacità di adattamento delle scelte, di rapidità decisionale e di flessibilità della risposta al mutare delle situazioni. Sappiamo, e deve essere per noi una ossessione quotidiana, di dover preservare la continuità della scuola, accompagnarne una complessa ripresa piena di incognite, ma necessariamente e ad ogni costo da tutelare, garantendo quella continuità educativa prevalentemente in presenza che è condizione irrinunciabile. Per farlo - ha aggiunto il deputato dem - abbiamo bisogno di rinnovare quella alleanza fra scelte rigorose delle Istituzioni e responsabilità dei cittadini”.