“Aspettiamo l’esito della Conferenza Stato-Regioni, ma l’emanazione da parte del ministro Speranza delle linee guida che disciplinano, circoscrivono e declinano le molteplici attività sotto la voce ‘Telemedicina’ rappresenta l’entrata a pieno titolo della sanità digitale e dell’innovazione nel Servizio sanitario nazionale, una scelta fondamentale e ben sperimentata durante l’epidemia”.
Così la capogruppo dem in Commissione Affari sociali alla Camera, Elena Carnevali.
“Televisita (non prima visita), teleconsulto medico, teleconsulenza medico-sanitaria, teleassistenza per le professioni sanitarie e telerefertazioni e triage telefonico e le loro regole di erogazione e tariffazione - aggiunge la deputata dem - contribuiscono efficacemente all’attività di prevenzione, presa in carico della cronicità e rafforzamento della medicina territoriale e di iniziativa. Ora serve che l’infrastruttura digitale spesso assente o scarsa nelle aree interne o montane diverti patrimonio su tutto il territorio nazionale, se non vogliamo correre il rischio che gli strumenti e le prestazioni sanitarie di Telemedicina rappresentino soltanto una crescita delle disuguaglianze e non un vantaggio per contrastarle. Un’esigenza quanto mai necessaria nel nostro Paese”.