“Alle audizione in commissione di queste settimane sui decreti legislativi di riforma dello sport, ho sempre evidenziato che su questo tema sia auspicabile trovare la massima unità del mondo politico. Lo sport, per sua natura, deve essere autonomo dalla politica. Contemporaneamente la politica deve essere unita nel sostenere un settore straordinariamente importante per il Paese dal punto di vista sociale, economico e culturale. Per queste ragioni confido che nelle prossime ore il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, di concerto con il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, si faccia carico, con una norma o un decreto per garantire, attraverso il riconoscimento della pianta organica e del ruolo del CONI stesso, l'autonomia richiesta dal CIO in ossequio agli impegni contenuti nella Carta Olimpica”. Lo dichiara il deputato dem Andrea Rossi componente delle commissione Cultura alla Camera.
“Non è assolutamente ipotizzabile pensare - sottolinea il deputato dem - che gli atleti italiani non possano sfilare sotto la bandiera italiana alle Olimpiadi di Tokio o che in caso di vittoria non sia possibile suonare l’inno di Mameli. Ogni inutile polemica e ricostruzione fantasiosa lascia il tempo che trova. Questa problematica, purtroppo, si trascina dalla legge di Bilancio approvata nel dicembre 2018, con lo sostituzione di Coni Servizi con Sport e Salute SPA, e a oggi non ha trovato soluzione”.
“Qui - conclude Rossi - nessuno è sul libro paga di qualcuno. Stiamo lavorando da mesi per il bene dello sport e non per favorire una parte a discapito di un’altra”.