Su vaccini e sulle scelte che devono essere fatte in merito alla campagna vaccinale dobbiamo fidarci della scienza, evitando che la politica sposi o addirittura enfatizzi l’emotività e la logica da tifoseria”. Lo ha dichiarato stamattina l’on. Enrico Borghi, membro della segreteria nazionale del Pd e responsabile sicurezza, intervenendo in diretta televisiva al programma “Aria Pulita” sull’emittente La7Gold.
“Il fatto di avere un organismo come l’EMA che certifica la correttezza dei vaccini è una garanzia per la salute di tutti i cittadini, ed è meglio un controllo in più che uno in meno. Per quel che riguarda lo Sputnik russo, verso il quale la Lega ha una sorta di strabismo di Venere, la situazione è molto chiara: il vaccino russo attualmente non è sul mercato, perché non ancora certificato. Quando i produttori russi avranno aperto i loro siti produttivi all’EMA, e avranno dimostrato che la produzione di quel vaccino è conforme agli standard di sicurezza e di garanzia che viene richiesto per tutti gli altri vaccini, le autorità sanitarie sapranno cosa fare. La soluzione agli approvvigionamenti, come giustamente sta facendo il Presidente Draghi, non sta comunque nell’invocare miracolistici vaccini russi o cinesi che allo stato non esistono ma nell’intensificazione del coordinamento UE, oltre che nell’evitare che ogni Regione proceda in ordine sparso”.