“Il settore dell'acciaio è strategico per la manifattura nazionale, e la siderurgia italiana è la seconda siderurgia europea, con oltre 200mila dipendenti diretti e indiretti e 40 miliardi di fatturato. A Taranto per decenni la più grande acciaieria d'Europa ha prodotto danni inestimabili per il territorio e per la salute delle persone, e ancora oggi, nonostante la diminuzione dei livelli di produzione, il suo impatto sulla città resta insostenibile. A Taranto si consuma il dramma di dover scegliere tra il lavoro e la salute. La decarbonizzazione rappresenta l'unico punto di equilibrio tra esigenze altrimenti inconciliabili. Il precedente governo aveva assunto un impegno serio decidendo di riappropriarsi di un ruolo centrale nella prospettiva di rilancio e disegnando un piano di transizione. Abbiamo chiesto al governo quali azioni intenda attuare per garantire la riconversione green degli stabilimenti tarantini e di tutta Italia, e il pieno rilancio della siderurgia nazionale”. Lo ha detto Marco Lacarra, deputato Pd e Segretario del Partito Democratico in Puglia, intervenendo in Aula per il Question time.
Nella replica affidata a Gianluca Benamati, capogruppo Pd in commissione Attività produttive, è stato sottolineato come “accogliamo positivamente gli impegni del ministro Giorgetti per l'acciaio, anche se analizzeremo i fatti. La pandemia, con l'aumento delle difficoltà a reperire le materie prime e prodotti intermedi, con l'esplosione dei loro costi, minaccia oggi la ripresa. Questo è anche il caso dell’acciaio– ha proseguito Benamati - e in Italia il problema c'è ed è fondamentale. Lo scorso anno, pur avendo le potenzialità per essere un Paese esportatore, non siamo riusciti a soddisfare le richieste interne. Il tema dell’Ilva rientra in questo perimetro per la bassa produzione. Bene dunque che la società mista pubblico-privata parta, bene che si proceda velocemente. Noi crediamo che il ciclo integrale possa e debba essere valorizzato nel rispetto dell'ambiente e della salute dei cittadini. La realizzazione degli investimenti verso una produzione più sostenibile per l'ambiente, gli investimenti per corrette manutenzioni e il rispetto del lavoro devono essere stelle polari della nuova società. Taranto, così come gli altri ex poli pubblici Piombino e Terni, rappresentano oggi un valore per il Paese, anche se stanno vivendo momenti di difficoltà. Ricordo che occorre porre molta attenzione anche alla siderurgia da ‘forno elettrico’ fiore all’occhiello dell’Italia. Chiediamo al governo quindi di impegnarsi in un piano che a partire dai grandi fattori produttivi (energia, rottami ecc..) delinei una strategia di sviluppo anche alla luce del dibattito che si terrà presto a livello europeo. Noi ci siamo – ha concluso Benamati - perché consideriamo l'acciaio un punto fondamentale per il futuro del Paese ma questa non è una cambiale in bianco e riteniamo doveroso il coinvolgimento del parlamento”.