La deputata del Pd Patrizia Prestipino ha presentato un question time in commissione
“Se il Governo non intenda - per quanto di propria competenza - valutare la possibilità di revocare tutte le agevolazioni di cui eventualmente godono le maggiori società di calcio che hanno aderito al progetto della Super Lega e, altresì, ad intervenire presso le autorità sportive affinché la posizione dei club italiani sia definita in un contesto europeo coeso e condiviso.” Questa la richiesta “perentoria” formulata attraverso un question time in commissione della deputata del Pd Patrizia Prestipino, che senza giri di parole afferma: “il calcio è di chi lo ama, non di chi lo paga”. “Il sistema calcio – si legge nel testo dell’interrogazione- non è avulso dal sistema sport e anzi, spesso, ne ha utilizzato contesti, normative e finanziamenti come nel caso dei fondi di “Sport e Periferie” o dei finanziamenti per “Eventi Sportivi” e anche, tra gli ultimi provvedimenti, il riconoscimento del credito di imposta utilizzato prevalentemente dai grandi Club. Dietro questa proposta di super lega, scrive Prestipino, muore il processo che ha condotto gli stati membri a costituire l’Unione Europea, che ha sempre preso a riferimento, tra gli ambiti di maggior rilievo, quello dello sport e quello del calcio. “La Super Lega – conclude Prestipino- è un errore clamoroso, che testimonia la perdita di valori sociali che il mondo del calcio ha, viceversa, sempre espresso. Inclusione e meritocrazia sarebbero del tutto esclusi da questa anomala competizione a scapito solo di interessi economici.”