“La Commissione per l’Infanzia e l’adolescenza ha iniziato, lo scorso 7 luglio, l’iter di approfondimento sulle pratiche della transizione di genere dei minori. Affrontare il tema è doveroso e giusto. Tuttavia ci preme far notare come la discussione fino a ora sia fortemente condizionata in senso oscurantista e non scientifico. Il vicepresidente della commissione, il senatore Pillon, in qualità di relatore, ha infatti invitato a essere auditi il dottor Luca Chianura, psicologo, psicoterapeuta, mediatore familiare, consulente in sessuologia e responsabile di psicologia clinica del Servizio di adeguamento tra identità fisica e identità psichica (Saifip) presso l'Istituto Metafora; Francesco Borgonovo, vicedirettore del quotidiano La Verità; la dottoressa Maddalena Mosconi, psicologa-psicoterapeuta, responsabile Area minori del Saifip presso l'Istituto Metafora; il professor Filippo Maria Boscia, medico, ginecologo e andrologo, professore di fisiopatologia della riproduzione umana all’Università di Bari e presidente dell’Associazione medici cattolici italiani (Amci). Dalla seduta è emersa, purtroppo, una narrazione dell’infanzia e dell’adolescenza trans fortemente patologizzante, nonché un forte stigma sociale nei confronti delle giovani persone con varianza di genere e delle loro famiglie. Nel corso degli interventi, abbiamo potuto ascoltare valutazioni e commenti unilaterali, che ci hanno lasciati esterrefatti. Affermazioni gravi e non fondate scientificamente come, a titolo d’esempio, ‘la somministrazione della triptorelina abbassa il quoziente intellettivo’; ‘l’approccio affermativo lede il diritto dei bambini a uno sviluppo normale e deve essere l’ultima spiaggia dopo aver tentato di riportare bambini e adolescenti sulla retta via’.
Così i componenti del Pd della Commissione Infanzia e Adolescenza, i deputati Paolo Lattanzio, Rosa Maria Di Giorgi e Paolo Siani e la senatrice Paola Boldrini.
“Non possiamo che prendere le distanze da questa narrazione unilaterale dell’infanzia e dell’adolescenza trans - aggiungono - che mette in pericolo l’esistenza stessa dei pochi centri, come il Saifip di Roma e il Careggi di Firenze, che accompagnano bambini e adolescenti con varianza di genere nel loro percorso. L’infanzia e l’adolescenza trans sono entrate da poco nel dibattito politico e sociale, proprio grazie al rinnovato interesse per le questioni legate all’identità di genere sollevate dal Ddl Zan. Mai come adesso vi è la necessità di scardinare e ribaltare una narrazione tossica dell’infanzia e dell’adolescenza trans e creare una società più accogliente ed equa nel rispetto dei diritti di ognuno. Per questo motivo chiediamo alla presidente, Lucia Renzulli, che vengano audite con urgenza anche le associazioni dei genitori delle giovani persone con varianza di genere e i medici che si occupano di queste famiglie per consentire alla commissione di riequilibrare il dibattito e dare voce anche alle associazioni e alle soggettività trans”.