“Nella giornata di oggi depositeremo una proposta di legge ordinaria su cui chiediamo il consenso a tutti parlamentari. Si tratta dell’anticipo del controllo della Corte costituzionale dopo le prime centomila firme raccolte su un quesito”. Lo dichiarano il deputato del Pd Stefano Ceccanti, presidente del Comitato per la Legislazione e capogruppo Pd in I Commissione della Camera e il senatore Pd Dario Parrini, Presidente della Commissione Affari Costituizonali del Senato.
“Varie cause, a partire dalle semplificazioni introdotte nella raccolta delle firme, stanno portando ad un considerevole aumento delle richieste di referendum abrogativo. Di per sé la crescita della partecipazione, anche grazie all’eliminazione di ostacoli burocratici, è una ricchezza per il sistema, anche per sollecitare il Parlamento a rispondere a domande della società. Tuttavia questi cambiamenti – proseguono Ceccanti e Parrini- impongono anche un’attenta considerazione per possibili squilibri istituzionali. In questa fase finale della legislatura vale però la pena di concentrarsi su proposte a Costituzione invariata. Tra di esse vi può essere quella, anch’essa già da tempo al centro del dibattito, di anticipare il giudizio di ammissibilità della Corte costituzionale in modo da evitare una possibile frustrazione per grandi raccolte di firme che si possono però muovere fuori dai parametri costituzionali sanciti dall’articolo 75 della Carta e dalla giurisprudenza della Corte. La raccolta di centomila firme segnala già un consenso minimo sufficiente, tale da non inflazionare l’accesso alla Corte e nel contempo consente alla Corte di pronunciarsi con serenità, senza poter essere criticata di opporsi a richieste con grande consenso. In caso di giudizio positivo della Corte la raccolta poi proseguirebbe per la raccolta delle firme ulteriori”.