“Il rapporto presentato dall'Osservatorio Caritas di Firenze sulla povertà educativa conferma, purtroppo, i timori che negli scorsi mesi ci avevano portato a criticare anche aspramente le politiche del Governo Conte 2 che era stato troppo ‘timido’ sulla riapertura delle scuole. Come immaginavamo, con buona pace del suo ruolo di promozione dell’uguaglianza sostanziale dei cittadini, la mancanza della scuola in presenza, l’uso massivo della didattica a distanza, non ha fatto che acuire il dislivello tra le classi sociali, le difficoltà dei bambini e dei ragazzi, penalizzando in maniera pesante i soggetti più fragili e più bisognosi di sostegno. Anche altre indagini, presentate in Commissione Infanzia e Adolescenza del Parlamento ci hanno messo di fronte a dati preoccupanti. La scuola deve rimanere aperta, gli strumenti ci sono e il fatto che col rientro in classe il numero degli studenti in quarantena sia sostanzialmente limitato (un centinaio di classi in tutta la regione Toscana, e ritengo che questo sia il trend nazionale) ci conferma nel fatto che la strada intrapresa sia quella giusta. Rivedere il meccanismo delle quarantene, riducendole in caso di persone vaccinate e limitandole ai soli alunni positivi, come chiesto anche dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, sarebbe un ulteriore tassello per ‘normalizzare’ la gestione dell’epidemia. Da parte nostra lavoreremo nelle commissioni competenti e in Aula affinché si continui a destinare alla scuola l’attenzione che merita soprattutto in questo periodo. Basta con la strumentalizzazione. Tutti insieme per tenere i ragazzi a scuola. E su questo, come Pd, non potremo fare sconti”.
Così la capogruppo dem in commissione Cultura alla Camera, Rosa Maria Di Giorgi.